lunedì 16 aprile 2018

fatevi i gatti vostri n. 923 "profumo di donna" il compleanno di Amedeo (audioracconto di Dante)

Nel 1969  uscì il romanzo di Giovanni Arpino "il buio e il miele"  nel 1974 Dino Risi ripropose il tema del romanzo nel film Profumo di donna e ne affidò il ruolo di protagonista a Vittorio Gasman, che lo affrontò in maiera talmente superba da vincere  per la sua interpretazione: il festival di Cannes, il David di Donatello. il globod'oro, la grolla d'oro e il nastro d'argento e sfiorò l' oscar con una nomination che ebbe molti sostenitori. Nel 1992 Al pacino chiamato a interpretare il protagonista in Scent of a woman di Martin Brest
vinse l'oscar come migliore attore e il golden globe. Analoghi riconoscimenti per la regia andarono a Risi nel 75 e a Brest nel 92.
Forse è per questo che ho intitolato così l'audioracconto che presento oggi. Perché spero di aver rivestito di un aura  teatrale un momento che mi ha  imposto riflessioni profonde, non semplici, non indolori.
Nei miei raccontini cerco di esorcizzare i fatti troppo crudi della vita e di trovare vene di comico misto magari a tragico anche in quei fatti che sarebbero semplicemente cronaca di dolore e di sofferenza. 
Piuttosto che alla fantasia pura preferisco affidarmi ad una "fabula" che trae sostanza da fatti realissimi accaduti a me o a persone che conosco o delle quali ho sentito dire. Poi nell' esercitare la parola o la tastiera aggiungo, tolgo, commento prendendomi la libertà che è concessa a chi si cimenta nel paziente lavoro del narrare.
Non è stato facile raccontare la serata di compleanno di Amedeo ma ho cercato di farlo col sorriso, aiutato in questo dalla tragicomica umanità di Zanzara e di Samatta.
Ad Amedeo faccio solo una raccomandazione: 
"Per piacere, visto che gli argomenti sono scabrosi e che faccio riferimento anche a loro non farlo ascoltare alla tu mamma e alla tu zia
patto fra  uomini ok?"

Buon Ascolto Dante  

 “Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi i miei dolori, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi là dove sono caduto io e rialzati come ho fatto io.” Luigi Pirandello.




7 commenti:

  1. Gente mia, qua nessuno ha la palla,di vetro, francamente capire com'era la situazione non era tanto facile. Non c'è motivo che vi sentiate in colpa per non esserci riuscite, secondo me. Invece mi sembra che abbiate affrontato tutti la situazione con molta classe, e sono convinta che la vostra notevole empatia e il vostro calore umano abbiano fatto bene a Amedeo, o come diavolo si chiama - che in effetti ha usato un modo un po' complicato per rapportarsi con voi, ma a questo punto è davvero impossibile fargliene una colpa.

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  2. Sono senza parole. Avevo intuito qualcosa e qualcosa di materno mi era scattato anche se tlvolta era davvero indisponente. la sofferenza di Amedeo è coraggiosa proprio perché per sfuggire alla compassione usa il registro della aggressività nella sua comunicazione. Delicatissimo il modo scelto per trattare il tema. IL fatto che le due ragazze decidano all' unisono di regalare il profumo di donna a quest'anima sofferente mi ha fatto piangere
    l'offerta dei seni è un gesto materno di enorme forza. Amedeo non conoscerà forse i sapori e gli odori del sesso ma ha avuto il privilegio di accostarsi alla donna in un modo che la maggior parte degli uomini ignora. Odiava quelle donne che gli erano legate e in un attimo le donne lo hanno incluso nel loro mondo con la maniera più dolce e intensa.
    Capolavoro d'amore.
    Patty

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  3. Scusate volevo scrivere NEGATE non LEGATE ma forse il lapsus ha un suo senso
    Patty

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  4. E niente. Mi piace saperti a Venezia, con Holly e i gatti.
    Non riesco a scrivere null'altro di decente.

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  5. Recentemente ho assistito a un convegno su disabilità e sessualità e vorrei spendere due parole di carattere clinico sull'argomento. Dalle descrizioni, la patologia del giovane parrebbe la Duchenne. Ritenuta terribile e con prognosi infausta per lunghi anni, è di recente stata riconsiderata anche alla luce di nuovi farmaci che hanno allungato e migliorato la vita dei pazienti. Probabilmente il catetere, presente, testimonia solo una problematica nell'area urogenitale ma di solito, nei distrofici la capacità sessuale, quanto a erezione (la distofia affligge i muscoli e il pene non è un muscolo ma una struttura basata su corpi cavernosi) raramente è compromessa a patto che ci sia un sufficiente afflusso di sangue.
    Purtroppo molte famiglie di questi pazienti ritengono le loro pulsioni sessuali un problema in più. In realtà i problemi non sono tanto legati alla dinamica di un possibile coito (le donne pur con una assistenza totale possono addirittura affriontare il parto) quanto all' estrema difficoltà si trovare un partner e di rapportarvisi. Toccante è, infatti, l'espressione di quel bisogno di contatto con una donna più che il desiderio di attuare un rapporto sessuale vero e proprio. Il gesto di Zanzara e Samatta è stato di una dolcezza incredibile e quandanche avessero sottovalutato il pericolo di tale azione sulla sfera psicologica sono certa che per lui non c'era niente di che essere ignorati.

    Con affetto e vivissima stima
    Anna Ferrari

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    1. scusate ho saltato una parola "per lui non c'era niente di peggio che essere ignorati"
      a.f.

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    2. Cara Anna, mi fa piacere leggere le tue note tecniche, spero diano speranza ad Ame. Noi, come immaginerai non siamo state a guardarlo. Ci siamo spogliate perché sentisse la pelle e l'odore. Io non lo avrei pensato ma Samatta suscita sempre emozioni forti qualunque cosa faccia e la sua idea m'è piaciuta. Penso che il contatto fisico lo eccitasse perché ha un certo punto ha detto che il catetere gli faceva male. Speriamo che tu abbia ragione.
      Zanza

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