mercoledì 25 novembre 2020

fatevi i gatti vostri n 1672 " Vietato a minori " by Zanza

A raccontà mi fatti personali sul blogghe mi sembra un po' buffo, mi pare un po' una di velle cose ala De Filippi o tipo vell' altra, peggio ancora, la D' Urso e simili ma in fondo voi tutti che leggete sete nostri amici e avete condiviso connoi gioie e dolori e così, anche se un l' avevo ancora detto a nessuno, né a Dino, ne a Sama e nemmeno ala mi mamma e ala mi mama, che ci sperava avessi trovato n' omo, scrivo du righe, così mi sfogo ed esorcizzo la rottura di coglioni che mi causano certe situazioni.

Con questo ragazzotto mi ci trovavo bene e mi pareva anche lui fosse der medesimo avviso. 

S'era affiatati come se ci si conoscesse da tempo e un era né nvadente né protagonista sia ner dialogo che a letto, du cose che mi rendano l' omini poco sopportabili a meno che non siano de soggetti estremamente particolari come Dino e Dante che sono è verò protagonisti e insopportabili  ma hanno un tocco d'arte che li rende ar contempo anche adorabili. Eppoi  lorolì oramai so du vecchi bavosi che  ni ci vole r pappagallo accanto ar letto per piscià. Il Ciampi ci tiene un  boccale della birra dismesso dal bancone del barre. Così le rievocazzioni dele su bravate e com'erano ganzi si possano anche règge.

Dunque, dopo tanti anni di monachesimo, nterrotto da qualche sporadica e infelice prova di letto ero tornata a sentimmi a posto e sembrava che la mi macchina fra le zampe e la centralina n capo  funzionassero a regime. Una cosa sola in questo menagino mi rompeva di morto ma dimorto le palle: ir fatto che io a lulilì der mi Cispia niene avevo detto sì ma na vorta sola da prencipio quando ancora un s'era intimi e poi m' ero zittata.

Collui nvece m'ero assoggettata a sentì tutti i discorzi dela casa che aveva comprato e dela donna che lo aveva lasciato quando oramai erano lillì pe sposà e quanto ni bruciava r culo allui che  leilì avesse già da tempo na relazione e di come s'era sentito svotato nel cuore e nella voglia di andà avnti. "Boia dé poretto" pensai la prima volta e siccome so una che quando na cosa mi và a genio une sto a guardà r pelo nell' ovo, m' ero infilata in quello che doveva esse ir su letto matrimoniale, m' ero guardata le poppe nelo specchio indove s'erano specchiati loro due e guasi pe spregiom 'ero asciugata la topa er culo cole lenzola che aveva scerto lei. Ala fine pe tirallo sù di morale oltre a tutti i numeri da circo equestre che gl' avevo nzegnato perché come omo era piacente ma di fantasia nisba... gli avevo anche detto che se una un sapeva apprezzà un ber ragazzo come lui un meritava un cazzo. 

Eppure   guasi tutte le vorte che s'andava a casa sua ripigliava ir ritornello: guardava l' armadio e diceva "accidenti a me e quando l' ho comprato!" Si rivortava alo specchio e mi chiedeva "Te lo butteresti via?" E io comprensiva: "O dai è n' armadio no? Serve pe tenecci la roba. Lo specchio unnè brutto a me un mi fa ne cardo ne freddo mica ci daevi fa un romanzo sopra". 

"Hai ragione"  mi diceva e riattaccava l' operazioni interrotte. Siamo andati avanti diverso tempo così, si stava bene nzieme, ma se devo esse sincera si stava bene  a tavola perché s'avevano li stessi gusti e a letto perché nostri corpi eran combinati ala perfezione ma pel resto bimbi mia!

Un potevi parlà di politica, di cinema, di cazzeggi vari, nemmen di musica perché pareva di giocà col morto!  L'ho portato a na seratina al barre che ci sonavano Samatta e Dino e hanno fatto de pezzi da favola cor Saxxe e r piano e mi ciondolava da tutte le parti. Qualunque cosa ni dicevi su qualunque argomento ti rispondeva "eh sì eh già" "eh hai ragione". 

Un giorno siccome m' aveva dato le chiavi di casa sua so entrata n quarto d'ora  prima di lui e, coll' idea di  fanni na sorpresa,  gli volevo scrive un bigliettino sull' uscio di camera der tipo:

"fai pianino perché so cor un altro"  

e fammi trova tutta gnuda a letto cor guanciale fra le gambe.

Gli avevo già fatto scherzi del genere e ci rideva ma un so sicura che li capisse. Nzomma vado a cercà un foglietto e un lo trovavo. A un certo punto nela libreria appoggiato ai volumi dell' inciclopedia da bimbo che un so a che cazzo gli servisse se non ad evocare melensi ricordi d'infanzia, ho visto un quaderno a quadretti. Giuro e stragiuro che messo lì accanto a quell' inciclopedia ho penzato fosse un quaserno dell' elementari conservato ala stessa maniera di que volumi stantii. Così mi so detta " se un l' ha empito sfilo la pagina der mezzo così un fo danni".  Nell' aprillo ho visto che era tutto scritto cor una grafia minuta e ordinatissima e ho fatto quello che un dovevo, ho prencipiato a lègge. Un erano temi.

 Cara G, Cara G, cara G, cara G 

ho bestemmiato senza tenemmi per niente  perché era pieno di lettere a sta G 

che io vi  riporto come iniziale  ma che  era il nome della su ex e vergato per intero. Ho sperato fosse roba vecchia ma quer torzolo c'aveva messo anche tutte le date e dimolta  era roba scritta anche durante il periodo che stava con me.

"Sei andata via ed è calto il sipario sula mi vita".

"In camera nostra c'è sempre il tu odore anche se ci vado ormai cor un altra...."

Ho ribestemmiato peggio di Dante incazzato

"Brutto pezzo di merda! Cor un altra??? Lei è Cara G e io sarei n' anonimissima altra??? Ma vattelo a pigliànnelculoté e tutti i coglioni come té caata!

Mai mezza parola su me, solo in fondo  du fogli strappati, du mesi di un calendario e dei pallini accanto ai giorni. Ho fatto ala svelta a rendemi conto: aveva segnato le volte che s'era fatto l' amore 

L'amore? Ma che so scema?

No diobono sesso  e basta e reso ardito dala sottoscritta sennò sarebbe stato na mosceria ncredibile , l'amore è n'altra cosa per me.

Avevo toccato roba che un era mia e mi sentivo come na verma lo scrivo ar feminile perché donna sì mi sentivo e offesa e parecchio. Ho rimesso aposto tutto ma quando è arrivato ho cacciato via la rabbia che mi bolliva dentro e boba bona coll' occhi bassi come fa Samatta quando ripiena di corna quarcheduno gli ho detto :

"Ascoltami, e so mbarazzata a dovetti dì sta cosa, parecchio mbarazzata ma so che hai tanto sofferto con G e un me la sento di non esse sincera con te"

"L' ho visto sbiancare: "c'hai un altro?" m'ha chiesto.

"A esse sincera so diversi"  purtroppo certe abilità s'imparano sul campo e no su libri di scuola. Mi dispiace, siamo stati bene, mi sei piaciuto ma un me la sento di pigliatti pel culo".

Non ha nemmeno lottato un pochino. Non m' ha nemmeno chiesto: "ma mi voi un pochino di bene? " "non ha nemmeno detto come avrebbe detto Dantino: vabbé sei mpo' maiala ma si pole continuà a ruzzà nzieme quando ti va uno come me ndo lo ritrovi?

Niente zitto come na bòtta. Perdente nato e piagnone! Te le meriti le troie come G.

Nela su mente s'era formata un immagine chiara: era stato a letto cor un tegame che va con tutti ma almeno ora poteva riprende a scrive quer cazzo di diario senza dovè fa riferimenti a "un altra".


A parte tutto non rinnego la storiella che s'è avuto, ci so stata bene sarei ipocrita come la vorpe dela favola di Fedro. Magari sarebbe durata nfine a Natale, di più un credo, meglio così ora che il motore fra le zampe è rifatto, la testa va daccordo cor motore, vole dì n'ho fatto il rodaggio co n'autostoppista poi l' ho sceso e so pronta per lunghi viaggi con Sama e con Dani.


Quanto al filme lo avevo ma in versione cell. si vede anche al pc e in tv ma un so quanto sia definito del resto unè che dovete contà i peli der culo de protagonisti. Pel resto un credo ci sia niente di scandaloso, una storia credibile, qualche bella ragazza, un ragazzotto cola faccia da antelide e cor un pisello formato famiglia, qualche sega, qualche pompino, un po' di topa, un po d'anal, n triangolo. Niente sopra le righe, niente di novo sotto r sole, un menù da trattoria alla bona insomma, che difficilmente  pole turbare l' animi e le coscenze. 

Scriviamoci vietato a minori ma mi sa che i minori ormai fanno dimorto peggio e  di più trasgressivo vesto vì ni sembrerebbe roba da educande. 

Commento da my movies e filme sul su palco fin da ora

Baci a tutti 

Zanza


UNA STORIA DI  "SESSUALITÀ 
SENTIMENTALE" CHE SFOCIA NEL 
SIPARIETTO  MELODRAMMATICO 
STILE FOTOROMANZO.
Recensione di Paola Casella
venerdì 22 maggio 2015

Murphy ha sposato Omi con un matrimonio riparatore, poichè Omi è rimasta incinta della loro figlioletta durante un rapporto non protetto. Quel rapporto occasionale è stato la causa della drammatica rottura fra Murphy e il suo grande amore, Electra. La mattina del primo dell'anno la madre di Electra telefona a Murphy e lo informa di non avere più notizie della figlia, ed essere preoccupata perchè la ragazza soffre di tendenze suicide. Nell'arco di 24 ore Murphy ripercorrerà con la memoria le tappe della sua folle passione per la sua ex anima gemella, cercandone il perdono.
Gaspar Noé, che nel precedente Irréversible aveva filmato a lungo lo stupro della protagonista interpretata da Monica Bellucci, non è nuovo alle provocazioni, e questa volta ha deciso di raccontare una storia di "sessualità sentimentale", come la descrive lui stesso nel film: una storia di quelle che, secondo Noé, si raccontano troppo raramente al cinema perchè la censura impone che la componente esplicitamente erotica di una relazione rimanga nascosta allo sguardo degli spettatori.
In Love Noé non nasconde proprio niente: masturbazioni, eiaculazioni verso il pubblico (che in 3D fanno un certo effetto), penetrazioni filmate dall'interno di una vagina, triangoli, fellatio, cunnilingus e chi più ne ha più ne metta (ovunque). L'intento dichiarato è raccontare con cruda onestà l'ossessione sessuale fra due corpi che si amano, quello sotteso è fare scandalo a tutti i costi.
Peccato che, quanto a cruda onestà fra due corpi che si amano, Love è stato battuto sui tempi, e di gran lunga superato in valore artistico, da, fra gli altri, La vita di Adele, che proprio l'anno scorso a Cannes vinse la Palma d'Oro. Peccato anche che la trama di Love sia una serie di siparietti melodrammatici stile fotoromanzo (o b-movie soft porn), messi lì ad intervallare le scene di sesso, e la storia resti inerte (mentre tutto il resto continua freneticamente a sollevarsi).

5 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
    ===============================================================================
    Le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff. I nostri lettori possono commentare seguendo le consuete modalità.
    *****************************---==oOo==---*************************
    Redazione: Zanza Livorno on line dalle ore 19:00 alle 24:00

    RispondiElimina
  2. Mah. Immagino che, in qualità di diarista, dovrei ricordarti che non è molto giusto giudicare qualcuno per quel che scrive sul diario, ma se dai le chiavi di casa a qualcuno buonsenso vorrebbe che certa roba fosse nascosta con gran cura, e in effetti anche lamentarsi dell'ex non è sempre il massimo della finezza. Insomma, direi che un pochino se l'è cercata, ecco. Ti senti tanto perdente? E mo' ti perdo io.
    E vabbé, altro giro, altra corsa.

    RispondiElimina
  3. Io mi reputo scorrettissia frugo nelle giacche leggo i cellulari apro i cassetti e spesso ci sono rimasta malissimo ma meglio una rivelazione bruciante che una bruciante incu. insoma ci siamo capite. Ho iniziato a leggere pensando ma quanto mi dispiace! Ho finito ridendo. Tu hai questa grande capacità di parlare della morte e della vita, dell' amore e del sesso con un certo distacco. Forse è stata la durissima esperienza giovanile e la necessità di sopravvivere. Il tuo modo di chiudere quella storia è da manuale per ragazze. Anche io non riesco ad infierire più di tanto su sto poro cojone attaccatt all' immagine di una ex che, penso, con ampia ragione, lo ha abbondantemente cornificato. Capisco anche che per un po' ti mancherà quell' affiatamento fisico che avevi incontrato. Misteri della vita, comunque inutile perder tempo con un demente con un discreto corpo. E vero non giocava a fare il macho ed è cosa raruccia ma purtroppo i maschi hanno due grandi fazioni nelle quali dividersi, i machi e i piagnoni. Bisogna frugare con attenzione nel mezzo per trovare qualche scampolo accettabile.
    Un grande bacio covid free
    Patty

    RispondiElimina
  4. Il racconto delle vicende di Zanza mi ha colpito soprattutto per la qualità del resoconto. Eccellente, le toscanissime espressioni sono quanto di più appropriato per rendere il lettore partecipe. Mi sembrava di essere li a vedere le sue espressioni mentre leggeva il diario. Ho già scritto che Zanza è degna erede di Dante nello sceneggiare i fatti che narra. Quanto alla vicenda in sé mi interessa meno, non perché non mi senza vicino a Zanza ma perché di schermaglie amorose non mi intendo. Certo che giustamente Zanza osserva che non c'è stato un cenno di reazione di difesa non voglio dire di un amore ma almeno di una piacevolissima relazione. Non chiedeva un eroe tutto muscoli, non chiedeva un uomo orgoglioso della sua mascolinità credo mezza parola di un Leopardi malato e ingobbito le sarebbe bastata ma il livello era quello e il comportamento è stato coerente con lo spessore umano che c'era sotto.
    Ruberei la chiusa alla collgea Murasaki: altro giro altra corsa.
    Un abbraccio affettuoso
    Giovanni Martinelli

    RispondiElimina
  5. Eccomi alle rosse pagine di questo post. Peraltro il rosso domina sempre anche per il background,
    a luci rosse il film, direi di sì e mi parevano posticce anche le espressioni sui volti degli impegnati nei molti e variati coiti. Ovviamente non sono un autorità in materia dato che di espressioni genuine conosco al massimo le mie o quelle del consorte. Gradevolissimo il modo in cui hai raccontato questa vicenda che sono certa non è stata digeribilissima. Concordo con Patty sulla chiusa da manuale. Sul diario...ti tiro le orecchie, chi sbircia quello che non dovrebbe sbirciare assai spesso scopre ciò che non vorrebbe. Ma siamo donne e se personalmente sono vicina al monito etico che ti lancia Murasaki comprendo sorridendo anche la spudorata franchezza di Patty in merito alle indagini. Del resto pensa abbia detto al marito non dimenticarti mai bigliettini o cose compromettenti in tasca perché io leggo tutto. Chiaro che devi pensare o di essere una bugiarda perfetta quando si tratta di te oppure non devi scivolare proprio mai. Nel caso tuo però la sorte è stata benevola avevi gran credito da incassare, e ti ha tolto di mezzo una persona inadeguata. Concludo con una esempio personale sul superamento delle cose passate, come sai Giacomo ha perso 20 anni di lavoro, la sua piccola azienda, e alcune centinai di migliaia di euro che si erano ormai capitalizzate in immobili e macchine. Chiaramente è anche disoccupato, difficile dirgli: non ci pensare o non parlarne e ne parliamo spesso talvolta anche attraverso la porta del bagno tranne in camera perché li ho attaccato un biglietto con scritto: qui si dorme e ogni tanto.....
    Un abbraccio torno al lavoro che sono in ritardo
    Anna

    RispondiElimina

Il tuo commento è il benvenuto, ci fa sentire bene e ci incita a scrivere ancora GRAZIE
___________________________________________________
Se non hai un tuo profilo puoi commentare come ANONIMO scegliendo tale opzione dal menù a tendina (per conferirgli maggiore personalità puoi aggiungere la tua email)
Se non desideri comparire come ANONIMO hai a disposizione un altro modo semplice: apri una tua pagina qualsiasi su un host gratuito. Dopo aver scritto il commento seleziona la voce URL dal menù a tendina che ti viene proposto. Potrai inserire la tua firma o un tuo nickname e confermarlo scrivendo nella riga sotto l' indirizzo del tuo URL. I tuoi commenti saranno personalizzati e firmati. Un ulteriore modo, forse il più elegante di tutti, ma un po' più complesso è quello di aprire un blog, anche se non hai intenzione di pubblicare. Blogger ti guida passo passo alla creazione e ti farà aprire un account google. I passi sono parecchi ma se tu avessi difficoltà ti aiuteranno i nostri redattori o gli affezionati lettori.
_________________________________________________
COMMENTI PRIVATI: indirizzare a esserinoebalena@gmail.com
_________________________________________________