venerdì 13 novembre 2020

fatevi i gatti vostri n 1663 "la zia ama le storie d' amore"

Potrebbe sembrare che la zia Holly prima pescatrice poi trasportatrice lagunare, da sempre barcaiola e femminista non radicale ma convinta, abbia un carattere duro e piuttosto scevro da sentimentalismi niente di più diverso crede nell' amore e da una vita lo dimostra, con me e Bobby con Dante coi gatti.

Questa mattina l' hanno chiamata all' ufficio dei trasporti marittimi e non è riuscita a scrivere nulla così io ho fatto le consegne al suo posto, aiutata dallo zio e adesso vi giro il film che aveva scelto per il post odierno. Lo troverete in rete nel primissimo pomeriggio intanto ecco la recensione di mymovies

Buona Giornata

Dani


UN NUOVO "GIOVANE HOLDEN" PER UNA STORIA D'AMORE IRRISOLTA E SFACCETTATA.
Recensione di Edoardo Becattini
sabato 6 agosto 2011

George è un adolescente solitario, dotato di una sensibilità che lo porta a tormentarsi sui grandi perché della vita. A scuola, passa il tempo a riempire di schizzi e disegni i libri di testo durante le ore di lezione e a fumare qualche sigaretta in cortile nelle ore libere, rischiando così di compromettere il diploma e la possibilità di andare al college. A turbare questa sua solitaria quiete da giovane misantropo, arriva un giorno Sally, una compagna di scuola affascinata da quei modi schivi, riservati e ingenuamente ribelli, che vede in lui un animo più affine rispetto a quello di tutti gli altri suoi amici ricchi e viziati. L'emarginazione volontaria di George comincia così lentamente a sciogliersi, man mano che sente crescere i suoi sentimenti per Sally.
C'è un potenziale giovane Holden in ogni angolo di Manhattan. Del romanzo di Salinger, per quanto non esista nessuna versione filmica ufficiale, conosciamo ormai una quantità di libere trasposizioni perlopiù provenienti dai cataloghi del Sundance. L'arte di cavarsela è una di queste: ennesima variazione dell'adolescente inquieto e senza prospettive sullo sfondo dello skyline newyorkese, che solo negli ultimi anni abbiamo riconosciuto in Igby goes downL'amore giovane o Fa' la cosa sbagliata. Come i protagonisti di queste storie, George è un giovane scapigliato perso nella sua sensibilità e nella sua acerba incapacità di esprimersi, la cui insofferenza per le regole non è dovuta tanto a un senso di innata ribellione, quanto a un nostalgismo precoce che gli fa vivere con indifferenza il mondo circostante e gli scopi della vita. Oltre a Holden Caufield, c'è quindi un po' del nobile fatalismo del Bartleby di Melville, dell'abulia esistenziale dei personaggi di Camus, più un insieme di suggestioni letterarie, artistiche e filmiche di varia natura.
La formula standard del romanzo di formazione e della storia d'amore fra il platonico e il tormentato vengono perciò rispettate, così come quell'aria da film indipendente americano che guarda all'esistenzialismo europeo, citando esplicitamente "Lo straniero" o la versione di Zazie nel metrò diretta da Louis Malle. L'opera prima di Gavin Wiesen non si sforza quindi di andare in senso contrario rispetto agli stereotipi del cinema indie-teen. Anzi, come il suo protagonista, rimane inerme alle circostanze e asseconda tutti i cliché del genere, in particolare quelle scelte musicali che obbligano ad avere gli Shins, Leonard Cohen o qualche brano melodico di musica rock sempre in sottofondo. Tuttavia, dove Wiesen "se la cava" meglio è nella costruzione dei personaggi. Per quanto il titolo possa suonare infelicemente arrogante per un film che parla di adolescenti benestanti che vivono nei quartieri alti di Manhattan, L'arte di cavarsela tiene sospeso il proprio sguardo verso la vita agiata della borghesia newyorkese fra l'empatia e la critica. A cominciare dallo stesso George, in questo microcosmo scolastico e familiare dell'Upper West Side vivono figure al contempo affascinanti e fastidiose. È un universo senza buoni o cattivi, dove emergono tanto le vacuità e i fallimenti che l'indole più dolce dei vari caratteri, tanto il loro lato meschino e viziato che quello con meno asperità. Una New York popolata di adulti che accumulano divorzi e traslochi, troppo indulgenti e troppo libertari, e di adolescenti viziati ma sensibili, ognuno con grosse turbe sentimentali. Personaggi irrisolti e sfaccettati come lo è il film di Wiesen. Ma, in fondo, come lo è anche l'adolescenza


5 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff. I nostri lettori possono commentare seguendo le consuete modalità.
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    Redazione: Holly Venezia on line dalle ore 16:00 alle 17:00

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  2. E come non dar ragione a 'sta zietta che nonostante la vita vissuta al contrario delle convenzioni ha capito cosa conta e lo ha saputo trasmettere. A me genitori e zii e parenti co tutto il bene che voglio loro m' hanno riempito la capoccia de stronzate. Avenne de zie così!
    Baci Patty

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  3. Seguo con fiducia queste indicazioni di Holly che per il momento mi hanno regalato piacevoli pomeriggi. Cosa ci riserberà il domani? Attendo con immutata fiducia
    Un affettuosissimo saluto ad Holly non affetta da presenzialismo sul blog ma indubitabile collante della più simpatica compagine della rete.
    Giovanni Martinelli

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  4. Vero questa serie a sé stante imperniata sulle selezioni di Holly risulta assai gradevole anche a me.
    Un abbraccio

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  5. Ma aono l'unica che non lo vede sullo scaffale? 😭😭😭

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