sabato 31 ottobre 2020

fatevi i gatti vostri 1650 " Balena e il pensierino della sera "


Sono le 6.20 e devo già  correre. Oggi giornata pesante. Tutti paventano il lockdown alla stregua di Francia e Germania e gli ordini per far magazzino nelle farmacie hanno maggior consistenza. 

Consegnamo milioni di mascherine. Per fortuna pesano poco. Credo sia l ultima sfuriata poi in regime di chiusura caleranno i consumi e le farmacie venderanno quanto hanno in pancia. 

Per noi ci saranno ancora giornate da non far pari col gasolio e non avremo sussidi perché  i trasporti lagunari son categoria troppo anomala per rientrare nei piani previsionali della stanza dei cervelli. 

Balena  ieri sera prima di addormentarsi in mezzo alle due gemelline ci ha raccontato questo:

Cuesta aveva istata la istoria di cuatro lomini et esi avevino nominassione: Onniuno Auancuno Ciàschiduno et Nisuno

ciera de laboro da faciere et  Onniuno aveva la sucuressa che Quancuno lo avaria faciuto

Ciàschiduno avarebe potito facierlo ma Nisuno lo fecie. Al cuncludimento Ciaschiduno inculpette Quancuno

pecché Nisuno ava faciuto quelo che Onniuno avarebe potito faciere.

Cuesta ava istata la previdizzione del Gato Dogie Serenisimo Balena in torno di come il gubierno talliano ammasserà eso viris covido

Ho una gran paura che il gattone vaticinante ci abbia preso in pieno e in attesa che serrino tutto prepariamo una vastissima scorta di films per le nostre giornate in casa.

Intanto, a richiesta di Patty, ecco già in cineteca un bel film del 1977, il commento è tratto integralmente da my movies

Buon week end

Dani

LA SERA DELLA PRIMA

Myrthe è un'attrice di successo non più giovane che si trova ad affrontare sulla scena un personaggio molto simile alla sua realtà di donna affermata che non accetta la vecchiaia e l'insuccesso. La crisi che segue è accentuata dalla morte di una giovanissima ammiratrice, nella quale Myrthe identifica la propria giovinezza irrimediabilmente perduta. Per liberarsi da questa ossessione la donna ricorre persino all'aiuto di un esorcista che "uccide" il fantasma della ragazza morta. Una volta sul palcoscenico, l'attrice inventa a soggetto il proprio personaggio invece di ripetere un testo che in qualche modo potrebbe ancora danneggiarla: solo così Myrthe accetta l'inevitabile "viale del tramonto". 

Recensione di Stefano Lo Verme

Myrtle Gordon è un'affermata attrice di mezza età impegnata nelle prove di una nuova commedia, La seconda donna, in un piccolo teatro di provincia, in attesa del debutto a New York. Una sera, all'uscita dal teatro, una sua giovane e fervida ammiratrice, poco dopo averle chiesto l'autografo, rimane uccisa in un incidente stradale; sconvolta, Myrtle precipita in una profonda crisi personale.
Quinta collaborazione fra il regista e sceneggiatore John Cassavetes, autore di punta della New Hollywood, e sua moglie Gena Rowlands, La sera della prima è un altro intimo ritratto al femminile dopo il precedente Una moglie, oltre che un sentito omaggio al mondo del teatro e alla figura dell'attore. Ancora una volta, la Rowlands si cala nei panni di una donna frustrata e nevrotica, con problemi di alcool ed incapace di fare i conti con l'età che avanza: la sua protagonista, Myrtle Gordon, è infatti un'attrice quarantenne all'apice del successo ma vittima delle proprie tendenze autodistruttive, che sembra ricalcata su quella Margo Channing resa immortale da Bette Davis nel più grande film sul teatro mai realizzato, Eva contro Eva.
Myrtle si trova in un momento cruciale della propria vita privata e professionale: sta provando una nuova pièce, La seconda donna, scritta dalla commediografa Sarah Goode (Joan Blondell), ma sul palcoscenico ha difficoltà ad immedesimarsi nel suo personaggio (una donna di mezza età sola e alla deriva, proprio come lei). Nel frattempo, la tragica morte di una giovane ammiratrice la getta in uno stato di perenne inquietudine, mentre le allucinazioni in cui vede il fantasma della ragazza non cessano di tormentarla. Le prove in teatro si trasformano così in un gioco al massacro in cui realtà e finzione si intrecciano inesorabilmente, e in cui la recita stessa diventa un modo per dar sfogo a rancori e tensioni fra la diva e i suoi colleghi: il regista Manny Victor (Ben Gazzara) ed il suo partner sulla scena, l'attore Maurice Aarons (Cassavetes), al quale in passato era stata legata da un rapporto sentimentale. Con La sera della prima, Cassavetes confeziona un solido dramma dal vago sapore bergmaniano, caratterizzato da dialoghi taglienti e dalla continua alternanza fra la rappresentazione in palcoscenico e ciò che accade dietro le quinte, nella "vita reale". In questo senso la parte conclusiva del film, con la sera della prima a Broadway, sintetizza alla perfezione la riflessione di Cassavetes sulla vita e sul teatro: Myrtle, sotto gli effetti di una tremenda sbornia, va in scena e reinventa l'intero copione in chiave comica ed ironica, suggellando un trionfo che è anche una serena accettazione di sé. Ottimo il cast, ma a strappare l'applauso è soprattutto una straordinaria Gena Rowlands, che per la sua superlativa interpretazione ha ricevuto il premio come miglior attrice al Festival di Berlino.

Su MYmovies il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini

Sconvolta dalla morte accidentale di una giovane ammiratrice (Johnson), l'attrice Myrtle Gordon (Rowlands) continua a vederla in allucinazioni angoscianti ed è sull'orlo di un esaurimento nervoso. Sta collaudando una nuova commedia - The Second Woman , scritta da un'anziana commediografa (Blondell) - di cui non è soddisfatta perché troppo seriosa. Con l'aiuto del primo attore (Cassavetes), già suo amante, risolverà la situazione con l'ironia. Al suo 9° film Cassavetes elabora il suo paradosso sull'attore, mettendo in scena il Teatro come istituzione ufficiale al pari della Famiglia, centro dei suoi interessi di autore. La tesi, fin troppo esplicita, è che si recita nella vita quotidiana, mentre il teatro diventa il momento liberatorio della verità cui si arriva se si ha una conoscenza diretta della realtà e la si accetta in modo attivo. Disposto su 3 livelli che s'intersecano (vita, teatro, fantasia o allucinazioni), dà l'impressione, nella 2ª parte, di una certa prolissa verbosità. In questo film d'attori recitano tutti bene con l'eccezione di G. Rowlands che recita benissimo.

4 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Redazione: Dani Venezia on line dalle ore 19:00 alle 21:00

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  2. Balena ha capito tutto. Io ormai mi sono relegata a casa, di modelli per le collezioni non se ne parla. Vale ha una riduzione di lavoro di oltre il 50%. Capisco la durissia scelta che ha dovuto fare il Parigiaino. Di fronte a uscite ensili a 4 zeri o più che vuoi fare? Chiudi e cerchi di vendere il vendibile. Noi abbiao redditi basati sulle nostre professioni quindi per fortuna le spese non sono enori. Abbiamo ridotto ogni spesa ma mutui bollette auto e tasse e affitto pesantissio dello studio di Vale restano. Il problema è che Ciaschiduno ha i suoi problei Onniuno al governo parla di soldi quasi Nissuno li vede. Grazie per il film
    Baci Patty

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  3. coe avrete visto il io cell ha abolito olte emme

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  4. Grazie per il bel film.
    La nota di Patty evidenzia una realtà che nei dibattiti in tv è toccata solo marginalmente. In situazioni come questa quasi tutti i lavoratori indipendenti sono fortemente toccati anche quando il loro reddito pre covid era più che buono. Un professionista per esercitare ha bisogno di uno studio abbastanza rappresentativo, di una segretaria di vari annessi e connessi. La signora Patrizia creava modelli di alta moda ma bisogna viaggiare prendere aerei dormire in alberghi e se ti aspettano da Pierre Cardin non puoi dire che sei alloggiato alla pensione Stella magari in un estremo sobborgo della città. Così si fa presto a trovarsi in difficoltà. Del resto la vita tranquilla che conduco cambierebbe repentinamente se a me, pensionato statale, l' I.N.P.S. smettesse di corrispondere la pensione o la riducesse drasticamente,
    Buona Giornata
    Giovanni Martinelli

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