martedì 20 ottobre 2020

fatevi i gatti vostri n 1639 "lala lende dele porpette"

Scusate la forzatura ner titolo, stamattina la mi area cerebrale dela fantasia era occupata dale immagini evanescenti di maschi gnudi che tentavo invano di mettere a foco. La mi solita sfiga. 

Così ho raffazzonato un titoluccio che vorrebbe coniugà il mi scritto odierno cor filme che metto in cineteca. Livorno più che di porpette sarebbe terra di cacciucco ma ir cacciucco, concessagli anche l' onorificenza di piatto povero, un si poteva fà tutti i giorni. 



Così nei tempi andati questo piatto che m'accingo a descrivevvi seriva a togliere la fame, a dare la sensazione  di sazietà necessaria a chi non aveva pel capo troppi discorsi intorno ar conto dele calorie (1)   ma veniva mosso dala molla rivoluzionaria dela fame. Del resto "La storia c'ha nzegnato che n popolo affamato fa la rivoluzzion" (2) . E ora che di citazioni un me ne vengano altre procediamo ala ricetta di questo piatto che oggi arricchirà anche la tavola del Bar Nado visto che si deve fare economia fino ai centesimini ramati e scrivo ramati co cognizione di causa perché Dantino mi spiegò che sti stronzoli tanto pe buttaccelo nculo afforza anche sula moneta l' hanno fatti di ferraccio e poi l'hanno ramati sopra. Un si da mai che col rame qualcheduno ci potesse fa dele rondelle di pregio che coprissero una piccola parte del valore nominale di quell' affarini chellìe.

Al lavoro dunque che oggi si mangiano le porpette. Seguite la ricetta dela mi mamma ma, mi raccomando, leggete le note perché arcuni passi si potrebbero equivocà o quarcuno se la potrebbe piglià a male.

Lessate le patate cola buccia vi ricordo che le patate si mettano nell' acqua diaccia e poi si borta abollizione (perché se le buttate nell' acqua bollente e nel mentre vi vede un omo che la su mamma gli ha spiegato come si lessan le patate, quello penza "questa farà anche dei be mugoloni (3)  ma n cucina unnè bona a na sega  e mi tocca andà n trattoria tutti i giorni deduzione che lo porta alla risoluzione di di une sposavvi più (4)  Le patate vanno bene anche quelle da poco senno dall' ortolano v'ammollano velle di Bulgari o peggio ancora velle biologiche d' Alce Marrone  raccontandovi che l' hanno annaffiate coll' acqua di Lurdesse. Sbucciate e poi passatele colo stiacciapatate vello coi buchini che sortano fori come de lombrichi, aggiungete prezzemolo e aglio ad libitum ammé mi garbano dimorto agliate tanto un c' ò da bacià nessuno al momento. Aggiungete un po' di parmigiano o di grana padano grattugiato e impastate ir tutto con ova fresche. Pe vedé se so fresche ci so tante prove ma la meglio è di scegliele merdose e vedé se la merda è secca o se macchia ancora il dito.( 5 )  Mi raccomando un ve lo mettete in bocca dopo perché magari un pigliate il covidde (6) ma avrete la conferma che sta vita sa di merda.(7) Il tutto deve esse proporzionato ala quantità di polpette che volete frigge. Ma se avete perso troppo tempo a mparà a fa i mugoloni rigati  (8) o a ciuccià quarche topa (9) e in cucina c'avete lasciato le vostre mamme allora vi do il dosaggio bar Nado che serve per me la mi mamma ir mi babbo e Dino ma se passasse uno de mi fratelli basterebbe anche per lui. 6 spicchi d'aglio un mazzetto di persemolo 2 kili di patate una busta da 150 gr di parmigiano grattato 6 ova fresche sale e pepe q.b. 300 gr. di pane grattato (che potete fa anche come fa la mi mamma cor pane vecchio stiacciandolo su un canovaccio cor un bottiglia di vetro piena d'acqua e tappata riducendolo ala polverizzazione che vi garba di più. La mi zia invece lo macina cor un macinacaffè vecchio sennò lo comprate già grattato e basta ma devo divvi che la qualità del pane è rilevante nel sapore finale. La mi mamma gratta il pane casereccio e le polpette sua a Livorno un n' ho trovate eguali.

Impastate dunque il tutto e farene delle pallette che si possan contenere nel palmo di una mano semichiusa friggetele nell' olio d'oliva un guardate le ricette di internet che dican di semi, viene na roba diversa. La mi mamma le guarnisce anche cor un po' di ramerino al quale fa appena sentire il caldo dell' olio perché pisci fori il su aroma.

Accompagnatele cor un bel rosso di Bolgheri o col vino da mescita se il covidde v'ha messo n ginocchioni.

Pe chi ha rcapo fisso ale calorie sappiate che un etto vi darà 180 calorie. quindi du etti so come un piatto di pasta abbondante ma siccome noi s' addoprano come piatto unico.  se ne mangiano anche mezzo chilo a testa che tirano 900 calorie più du bicchieri di vino e si arriva a 1100 ne troppo ne poco pe gente che lavora. Se avete r culo di un fà na sega dala mattina ala sera dimezzate la dose e dormite sonni tranquilli.

1) in questo senso ripiglio da: Otello Chelli Livorno il Mediterraneo in cucina, edizioni il Cerro per conto di COOP La Proletaria 1989-  libro sacro che la mi mamma tiene ner cassetto nzieme ale posate e all' asciughini 

2) cantava così  la Pavone nel riadattamento televisivo de Il Giornalino di  Gianburrasca. Vamba (Luigi Bertelli)

3) Mugolone vernacolo livornese onomatopeico sta per fellatio,  sesso orale o più volgarmente pompino; il lemma tende a riprodurre il suono che si origina quando colei che pratica la fellatio cerca di riprendere fiato durante il movimento di anda e rivieni der capo risucchiando un po' di aria nel poco spazio tra l' angolo delle labbra e il membro del ricevente.

4) cit. p. 69 ne  I 100 conzigli di Nara pe trovà marito.  Nara Cecchelli e Mariangela (Zanza) Fabbri  edizioni Bar Nado, Livorno 2021. opera in corso di stampa.

5) Il mugolone rigato è annoverato tra le prestazioni sessuali cosidette  artistiche ovvero riservate a personale specializzato vista la possibilità di incappare in incresciosi incidenti di prcorso. Lo si ottiene esercitando una lieve pressione con gli incisivi superiori e inferiori durante la fellatio, tale pressione più consistente nella fase di tumescenza del membro virile deve essere progressivamente ridotta quando esso ha raggiunto il pieno turgore.

6) abbiamo interpellato in proposito i proff. Galli e Crisanti con email odierna, restiamo in attesa dei loro autorevoli pareri in merito.

7) cfr. intervento del filosofo Massimo Cacciari nella trasmissione della Palombelli: "basta io non ci sto è una politica di merda in una situazione di merda in una vita che sta diventando una merda." o forse era il video di un imitatore ma il senso lo rendeva bene.

8)cit. p. 14 in Dispenze didattiche sulla rivoluzione proletaria e la cucina livornese. Nara Cecchelli e Ampelio Fabbri  (ciclostilato in proprio 1971)

9) Cogliamo l' occasione  per ribadire che in questo blogghe tutti l' orientamenti sessuali so bene accetti, rispettati e hanno pieno diritto di cittadinanza e d' opinione

Il filme che metto ho una gran voglia di vedello perché Samatta m' ha detto che merita.

Lo trovate dopopranzo in cineteca.

Qui di seguito il commento di

my movies

Baci Zanza

Una moderna versione della classica storia d'amore ambientata a Hollywood, resa più intensa da numeri spettacolari di canto e danza. Il film ha ottenuto 13 candidature e vinto 6 Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, ha vinto 7 Golden Globes, 11 candidature e vinto 5 BAFTA, 4 candidature e vinto un premio ai London Critics, 11 candidature e vinto 8 Critics Choice Award, 2 candidature e vinto un premio ai SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office La La Land ha incassato 8,3 milioni di euro .

CHAZELLE SORPRENDE E CONVINCE. UN ACCURATO MIX DI MUSICA E IMMAGINI GARANTISCE AL FILM LA LEGGEREZZA NECESSARIA E UN COMMOVENTE SOTTOFONDO DI MALINCONIA.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 31 agosto 2016

Los Angeles. Mia sogna di poter recitare ma intanto, mentre passa da un provino all'altro, serve caffè e cappuccini alle star. Sebastian è un musicista jazz che si guadagna da vivere suonando nei piano bar in cui nessuno si interessa a ciò che propone. I due si scontrano e si incontrano fino a quando nasce un rapporto che è cementato anche dalla comune volontà di realizzare i propri sogni e quindi dal sostegno reciproco. Il successo arriverà ma, insieme ad esso, gli ostacoli che porrà sul percorso della loro relazione.

Damien Chazelle ci aveva lasciato con uno scontro a due su un palcoscenico con in mezzo una batteria su cui grondavano copiose le gocce di sudore. Lo ritroviamo ora in un mondo (quello del musical) dove nessuno suda davvero e in cui tutto avviene con magica fluidità.

Woody Allen in Tutti dicono I Love You fa dire a uno dei personaggi che se si vuole raccontare una storia con la massima libertà creativa il genere da utilizzare è appunto quello del musical. Infatti, così come Woody e Goldie Hawn volavano sulla Senna in quel film, lo stesso fanno Ryan Gosling ed Emma Stone (che Allen lo conosce bene). Con questo però non si deve pensare che Chazelle si limiti a realizzare un film nostalgico o citazionista perché in realtà sa come andare ben oltre i parametri del classico e lo dichiara sin dallo straordinario piano sequenza iniziale.Un regista che aveva vinto un Oscar per un montaggio a tratti frenetico spiazza tutti compiendo una scelta stilistica in netto contrasto in apertura. Perché Chazelle è assolutamente padrone della macchina cinema e non esita a riproporre il proprio amore per il jazz sotto una forma espressiva per lui nuova ma di cui mostra di conoscere ogni regola e strategia comunicativa. Ci racconta ancora una volta di solitudini che cercano di realizzare sogni che finiscono con il non poter essere condivisibili con nessuno. Neanche con colei o colui che ne aveva sostenuto il conseguimento. Lo fa con la leggerezza necessaria ma anche con quel sottofondo di malinconia che nasce da un accurato mix di musica e immagini. Se poi si va a leggere la data di nascita del regista ci si trova dinanzi a un'ulteriore sorpresa: Chazelle ha 31 anni e dimostra di saper innervare quella che avrebbe potuto risultare una semplice esibizione di conoscenze filologicamente corrette, con un senso dello scorrere del tempo da anziano saggio. Sa cioè come farci entrare in una storia d'amore di cui possiamo anche immaginare gli sviluppi, regalandoci al contempo un mood del tutto personale in grado di far sorridere ma anche di commuovere fino ad invitarci a un invito che finisce con il rinviare alla classicità: suonala ancora Seb! 





Si apre con un ingorgo a Los Angeles che si trasforma in un delizioso balletto coreograficamente perfetto nel suo disordine apparente. Lei aspira a far l'attrice e serve cappuccini al bar. Lui ama appassionatamente il jazz e sogna di aprire un locale tutto suo. Si amano e poi si lasciano. Ognuno per la sua strada. E realizzano i loro sogni. Musical eccentrico, originale e classico, romantico con una vena malinconica, mai triste. La Stone, che si aggiudica a Venezia la Coppa Volpi e l'Oscar come miglior attrice, e Gosling non sono ballerini, ma compensano con l'interpretazione, e si "inventano" ballerini: lui, con la mano in tasca, è strepitoso. La storia - come in un musical d'altri tempi che si rispetti - è esilina, ma le musiche (Justin Hurwitz), l'ambientazione (scenografie di David Wasco), i costumi (Mary Zophres), le coreografie, la versione musicale del "sognoamericano" senza lieta fine sentimentale (forse), e le numerose citazioni valgono la pena. Chi non ama i musical stia a casa. Oscar anche alla regia, alle scenografie, alla colonna sonora e alla canzone (su 14 candidature), 7 Golden Globe (su 7 candidature).


6 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
    ===============================================================================
    Le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff. I nostri lettori possono commentare seguendo le consuete modalità.
    *****************************---==oOo==---*************************
    Redazione: Zanza Livorno on line dalle ore 19:00 alle 20:00

    RispondiElimina
  2. Altro film di cui si parlava assai mentre languiva in ospedale. Lo guarderò molto volentieri, anche perché i musical mi piacciono molto.
    Bellissima la ricetta, è un piacere keggerla.
    Considerazioni a lato: alla coppe il pangrattato lo vendono troppo fine, va bene per il pollo ma non per delle vere crocchette. Poi ci sono io che, per colpa della pigrizia e di un animo perverso e schiavo della società moderna compro il pangrattato sottile e invece tengo da parte le briciole... per darle agli uccellini. Che poi non mi sembra nemmeno che ci abbiamo dei grandi stormi, da queste oarti.
    Buona giornata a tutti!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La mi mamma ringrazia e io anche. Si il pane è meglio fallo come ho scritto, anche col moulinez si rischia di fallo fine. Una bottiflia o un bottiglione pieno d'acqua pe fa peso. tappato bene e il pane fra du tovaglioli o du pezzi di carta gialla. Viene la granella perfetta e soprattutto ha il sapore del pane che ti piace atté.
      Scusa pel filme me lo ha segnalato smartynello ora ora. Accomodo tutto in du menuti. Se desse problemi scrivetemi tanto so al barre tutta la sera e ogni tanto guardo il pc.
      A presto
      zzzz

      Elimina
  3. Chiedo scusa ma avverto che il film annunciato non si manifesta ancora in cineteca. Problema mio o di server?
    Il post è spassosissimo, la ricetta assai promettente ancorché povera. Le note a piè di pagina sono una chicca.
    Complimenti a mamma Nara
    Giovanni Martinelli

    RispondiElimina
  4. Ora il film è al giusto posto potete guardarlo. Avevo sbagliato STANZA
    ZZZ

    RispondiElimina

Il tuo commento è il benvenuto, ci fa sentire bene e ci incita a scrivere ancora GRAZIE
___________________________________________________
Se non hai un tuo profilo puoi commentare come ANONIMO scegliendo tale opzione dal menù a tendina (per conferirgli maggiore personalità puoi aggiungere la tua email)
Se non desideri comparire come ANONIMO hai a disposizione un altro modo semplice: apri una tua pagina qualsiasi su un host gratuito. Dopo aver scritto il commento seleziona la voce URL dal menù a tendina che ti viene proposto. Potrai inserire la tua firma o un tuo nickname e confermarlo scrivendo nella riga sotto l' indirizzo del tuo URL. I tuoi commenti saranno personalizzati e firmati. Un ulteriore modo, forse il più elegante di tutti, ma un po' più complesso è quello di aprire un blog, anche se non hai intenzione di pubblicare. Blogger ti guida passo passo alla creazione e ti farà aprire un account google. I passi sono parecchi ma se tu avessi difficoltà ti aiuteranno i nostri redattori o gli affezionati lettori.
_________________________________________________
COMMENTI PRIVATI: indirizzare a esserinoebalena@gmail.com
_________________________________________________