domenica 11 ottobre 2020

Fatevi i gatti vostri n. 1630 "c'è chi perde la bussola e chi perde il fiume"

Ho sentito lo zio uscire presto, sta venendo giù acqua a torrenti e lui deve coprire il mototopo e poi portarsi fino alla sua per controllare tutto. Probabilmente ci farà ora di pranzo. Sono entrata in cucina ed ho trovato la caffettiera pronta sul fornello e i dolcetti sul tavolo,  quindi si è alzata prima di me ma dei gatti e della zia non c'è traccia. In punta di piedi oso varcare la sacra soglia della camera da letto immaginando che lei abbia deciso di fare un sonnellino extra in attesa che io scendessi ma.....sorpresa! Sul lettone sono in 4! E tutti e quattro con l' espressione beata.



Metto in cineteca Lost River coi commenti di my movies peraltro non troppo lusinghieri. Ci era stato richiesto da Patty e di solito lei ha buon occhio, così mi riserbo di vederlo prima di sbilanciarmi. Non mi sono dimenticata dei film per suo marito Valerio, solo che la connessione viaggia a rilento e Bobby al momento non può aiutarmi. Se  trovate un  film  accompagnato da un documento in word basta aprire il word e  leggere le istruzioni.


Buona Domenica

Dani



AL SUO DEBUTTO ALLA REGIA, GOSLING CONFEZIONA UN FILM CONFUSO, PRIVO DI UNA NARRAZIONE COERENTE E DI UNO STILE ORIGINALE E CONVINCENTE.
Recensione di Paola Casella
giovedì 22 maggio 2014

Bones vive con la madre Billy, vedova squattrinata, e il fratellino in una casa fatiscente che sta per essere riappropriata dalla banca locale. Il nuovo dirigente di filiale propone a Billy di esibirsi in un locale sadomaso per estinguere il suo debito e la donna accetta, contro il volere del figlio maggiore. Il ragazzo ha anche altri problemi: il bullo locale, che per non sbagliarsi si chiama Bully, lo cerca per fargliela pagare, promettendogli una decapitazione sommaria. Infine la vicina di casa di Bones, Rat, vive con una nonna ex star del cinema e alleva un ratto (di qui il suo soprannome) come fosse un criceto. I destini di tutti i personaggi sono ovviamente destinati ad incrociarsi, e gli esiti saranno a volte tragici, a volte portatori di speranza.
Al suo debutto alla regia, Ryan Gosling, molto affermato come attore, compie il classico errore dell'esordiente: infarcire il suo film di tutto quello che gli è piaciuto nel cinema che ha visto in precedenza, e la trama di tutte le storie che gli sono passate per la mente, senza riuscire a selezionare nè una narrazione unica e coerente, nè uno stile registico originale e convincente. La trama di Lost River è a dir poco confusa, i dialoghi sono ridondanti, gli attori recitano costantemente sopra le righe, le ambientazioni tracimano di oggettistica, di luci, di colori, di effetti speciali e di autocompiacimento. È come se a Gosling fosse stato dato il permesso di fare una megaspesa in un negozio di giocattoli, e lui avesse riempito il carrello all'inverosimile, finendo per provare ogni nuovo acquisto per non più di trenta secondi.
Anche le citazioni di quegli autori che Gosling considera i suoi maestri si affollano come una marmellata informe: da David Lynch a Terrence Malick, da Stanley Kubrick a Edward Hopper, più una tonnellata di Nicolas Winding Refn, che ha lanciato il Ryan attore nel firmamento del cinema autoriale, ignaro delle terrificanti conseguenze. La fama del neo regista deve avere fatto il resto, impedendo ai produttori di esercitare un qualsiasi controllo sull'ambizione e il narcisismo del divo hollywoodiano, che qui esplode con inimmaginabile potenza, creando un mappazzone kitch di rara banalità.
L'unico aspetto promettente di Lost River è l'abilità di Gosling - o forse solo del suo direttore della fotografia, Benoit Debie, che ha lavorato con Gaspar Noe e Harmony Korine - nel manovrare la macchina da presa, e un certo gusto estetico che, se opportunamente supportato da una sceneggiatura degna di questo nome e arginato da una produzione non intimidita dalla celebrità del regista, potrebbe un giorno maturare in uno stile personale e non smaccatamente imitativo. 


Su MYmovies il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini

Per la sua prima regia, Gosling sceglie come chiave narrativa una sorta di brechtiano realismo magico/surreale e ambienta il film in un universo atemporale abbandonato e post-apocalittico: interi quartieri di villette divenute fatiscenti, dopo gli sfratti imposti dalle banche e lasciate a marcire fra vandalismi, ruspe, incendi. Là vive Billy, bella senza speranza, abusata dal mondo, con il suo indifeso bambino e il figlio Bones, che ruba rame dagli edifici abbandonati per contribuire al mantenimento della famiglia. Il ragazzo finisce nel mirino di un malvagio che mutila a forbiciate chi non riconosce la sua autorità. Billy è vittima di un lubrico e corrotto funzionario di banca e accetta di lavorare in un locale dalle perverse attrazioni. Atmosfera opprimente, senza speranza, nella desolazione senza tempo dei poveri e degli oppressi, stretti fra delinquenti comuni e potere finanziario. La melodrammaticità letteraria, più attenta alle atmosfere (a tratti sono davvero suggestive) che alla plausibilità della narrazione, rischia di distrarre dall'atto di accusa che il film vorrebbe/potrebbe essere, in un eccesso di citazioni, nella narrazione e nella messa in scena, di tutto quanto evidentemente Gosling ha visto, appreso e amato in anni di onoratissima carriera.

5 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Redazione:Dani Venezia on line dalle ore 19:00 alle 20:00

    www.esserinoebalena.blogspot.it

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  2. Un'ammucchiata di gatti è una vera felicità, soprattutto la mattina 😃🐈❤️💙😸
    Seconda parte delle richieste: le ricette della signora Toku e Lo schiacchianoci e i quattro regni.
    Ma anche l'ennesima richiesta di recupero: sono stata via due giorni e Lezioni di tango, ahimé, è già sparito dalla videoteca 😢

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    1. Cerco di tenerli di più ma purtroppo dovevamo far spazio. Cmq te lo faccio avere in qualche modo.
      Buona Dom
      Dani

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  3. Quale miglior modo per iniziare la giornata? Adesso che la temperatura sta scendendo anche Dri dorme vicino a me. L' amore ha le sue stagioni! L' opportunismo anche.
    Avrei ancora qualche richiesta facente capo alla lettera "L" ma soprassiedo, al momento. perché non voglio metterVi in affanno
    Buona Domenica
    Giovanni Martinelli

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  4. Se non è di troppo incomodo mi metterei in fila con una richiesta sempre per mio figlio. Stavolta un film che ho visto e mi piacque tanto ma non saprei come reperire: Il santo bevitore. So che è fuori listone quindi non serve correre deve fare il commento per fine settimana prossima.
    Grazie
    Eliana

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