fatevi i gatti vostri n.604 "Ciao Pino"
Stamattina sorseggiavamo il caffé delle 5, appena messo in tavola da Holly che, rimessasi finalmente in piedi, ha ricominciato subito a girare in barca. Inizia ad ore antelucane per alcuni lavoretti mal pagati che, per fortuna, riesce ancora ad accaparrarsi grazie al fatto che ha barca disponibile e capillare conoscenza della città. Buono il primo caffè, puro quello di Holly, d'orzo il mio che di vasocostrittori non ho bisogno ma ben insaporito con un po' di rum che dovrebbe vasodilatar. Insomma, dovendo badare alla pressione, ho trovato un modo di non rinunciare a qualcosa di torbido e trasgressivo. Un sorso di caffé e un morso di panettone fatto in casa, s'andava aventi così con Balena che già reclamava i crocchi ma il panettone ci s'è strozzato in gola sentendo, alla radio, che anche Pino Daniele è passato dalla parte del Gatto Eterno. Abbiamo sperato si trattasse di una bufala ma anche su internet la notizia veniva confermata da molteplici fonti.
E così Ciao Pino!
Senza esserne fans sfegatati col tempo avevamo imparato ad apprezzae il tuo sound raffinatissimo, la poesia dei tuoi versi, la imprendibile musicalità di quelle note sussurrate eppure impossibili a replicare.
Dino Ciampi lo riteneva un grandissimo sin dal tempo di Terra Mia (77?).
Per quanto tale giudizio sia stato condiviso da ben più blasonate voci, possiamo testimoniare che Dino ha usato tale espressione al massimo un decina di volte in vita sua e sempre in favore di persone estremamente eclettiche che spesso hanno inventato un genere. Glielo avevo sentito dire di Lucio Dalla, e recentemente di un altro Pino un altro grande talento vocale: Mango sul quale non scrivemmo niente. Due Pini, due sessantenni, che strani parallelismi.....
Per sfiga massima Pino Daniele non era lontano dall' ospedale di Grosseto, che ha un reparto di cardiologia eccellente e dove hanno sempre rimesso in piedi il vecchio Uliano, forse una tappa più breve invece della corsa a Roma .... Ma son elucubrazioni del ....senno di poi....Ciao Pino che la tua musica si aggiunga alle altre melodie che si odono oltre l'arcobaleno così quando ci toccherà a noi ci sembrerà di andare a un concerto.
E speriamo che almeno fino alla Befana non succedano altri fattacci
Dante
Nel paradiso dei musicisti gli faranno gran festa, perché mera molto... come dire, MUSICALE. Proprio come gli altri due che piacevano a Dino (e non solo a Dino), sembrava che la musica gli scorresse come sangue nelle vene.
RispondiEliminaSaluti a tutto il gruppo :)
Non ascoltavo molto l'ultimo Pino Daniele, mi ero fermata a Mascalzone Latino, credo che nei primi anni abbia dato davvero il meglio. A diciotto anni aveva scritto Napule è, voglio dire... Lo conobbi, come creo tutta la mia generazione, grazie a L'altra domenica di Arbore. Poi, come Dalla e come altri artisti, me ne ero allontanata. Ma lo piango con voi. E lo rimpiangeremo sempre.
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