lunedì 29 giugno 2020

fatevi i gatti vostri n 1530 "che omini di merda..."

Bene,  il tutorial su come dare personalizzazione ai propri commenti pare abbia avuto successo.  Eliana lo ha messo in pratica e devo complimentarmi con lei perché al primo colpo è riuscita a firmare. 

Oggi  posto tardi, ho una giornata pesantuccia, mal di testa  e anche un po di delusione addosso dovuta a un episodio squallido che mi è successo ieri sera. Ve lo racconto.

Da circa du settimane mi vedevo  cor un ragazzo che mi stava simpatico, passava a trovarmi al barre si faceva du chiacchiere e un paio di volte siamo andati a bere qualcosa e ieri sera ala fine avevo accettato il su invito e siamo andati a cena nzieme. Mi piaceva, oltre che per l' aspetto, anche perché era sempre stato gentile e pareva interessarsi a buona parte delle cose che interessavano a me.  Siamo andati a na trattoria non lontana dal barre perché ho lasciato la mi mamma sola con Dino e se fosse avesse avuto bisogno di me sarei potuta rientrare ala svelta. La cena è stata gradevole e lui mi chiedeva de mi progetti dandomi anche de consigli che mi sembravano assennati. 
Poi nel dopocena c'è stata la caduta degli dei e il tipo è proprio rotolato giù dal piedistallo sul quale lo avevo idealmente posto. Per prima cosa mi ha chiesto se mi andava di andare a casa sua ad ascoltare della musica e bere qualcosa. Penso ricorderere la disavventura di Venezia dove ci si levò da un bel casino, ordito da du merde, solo grazie ai cazzotti e ai calci con cui Samatta che è na campionessa di kiccheboxing ni rifece i connotati. Così son sempre prevenuta quando mi parlano di case o cercano di isolarmi. Del resto un omo è normale che ci provi e non è che se uno mi fa della avances io pensi subito sia un molestatore. Niente di  male dunque  nella richiesta, peraltro fatta garbatamente, ma siccome ho pensato che fosse un percorso prestabilito e anche un po' scontatello la cosa mi ha storta un pochino. Comunque gli ho detto che preferivo fare una passeggiata da qualche parte. Lui ha deviato con perizia tutte le passeggiate che avevano percorsi troppo affollati e mi ha proposto di andare in macchina indovinate dove? Proprio a vedere la Cala del Leone. Dove ero stata il giorno prima e che avevo raccontato sul post  dicendovi come mi leghi a ricordi sentimentali molto particolari. 
"Guarda che a scendeci  di sera c'è il rischio di cascare di sotto" 
"Ma figurati mi ha risposto è da quando ero ragazzo che ci vado anche di notte" 
"E che ci vai a fare di buio?" domanda stupidamente maliziosa la mia
"Bè è un posto romantico e ci sono sempre andato con delle ragazze". In fondo diceva la verità quello che io avevo scritto e che a Livorno fanno proprio tutti i ragazzi e anche quelli più cresciutelli ma ormai ogni cosa che diceva mi sapeva di stantìo così ho scelto una rispostaccia:
"Mah io di sera ci so sempre andata a trombà co mi fidanzati".
Premesso che non era vero  perché ci andavo solo col Cispia e di fidanzati  a parte qualche disastroso tentativo  non ne ho avuti altri, in ogni caso ero consapevole di essere stata volgarotta e provocatrice e la risposta non ha tardato a venire. Il giovanottino delicato e corteggiatore si è trasformato nel più trito esempio di maschio imbecille e sfigato perché mi ha detto: 
"Pensavo di essermi guadagnato un posto particolare ma vuol dire che accetterò di essere uno dei tanti, del resto sei una  gran bella topa ed è normale che tu abbia  un sacco d'uomini ma a sto punto ascolta inutile stare a fare i romantici andiamo direttamente a casa mia e ci si diverte fino a domattina".
Ormai la frittata era fatta ed era anche cascata per terra co tutte l' ova e anche cole mi palle virtuali:
"Guarda gli ho detto se una donna vuole venire a letto con te non c'è bisogno di tanta preparazione, te lo fa capire e basta, quando ho rifiutato l' invito a casa tua era perché non mi andava e non mi andava nemmeno la Cala del Leone. Sei sempre stato educato e l'ho apprezzato ma stasera  probabilmente navighiamo su lunghezze d' onde diverse" 
 Poi, visto che eravamo ancora nel parcheggio della trattoria, l' ho salutato e  mi sono avviata a piedi verso il mi barre che era a meno d' un chilometro. Il fatto di esser rimasta delusa non mi portava a una cancellazione totale del tipo ma di certo a un grosso ridimensionamento delle mie speranze. Sapevo anche che io sono storta e che ormai la maggior parte delle  altre ragazze non fanno tante storie ma la sua battuta mi aveva offeso abbastanza, forse troppo ed ero anche nervosa per un sentimento ambivalente ossia ero contenta di averlo smascherato ma allo stesso tempo mi dispiaceva un po'. Del resto se un si fosse complicate un si sarebbe donne.
 Avevo percorso forse ottocento metri e vedevo già il barre distintamente quando  mi si affianca con la macchina con una forte frenata (almeno poteva venirmi dietro a piedi) e dal finestrino comincia a urlarmi:  "Ma chi ti credi d'essere brutta stronza, ma chi cazzo ti credi di essere? Ma vaffanculo tu e tutti gli zingari i drogati e i negri che ti scopi. Anzi grazie, grazie tante che mi hai aperto gli occhi,  rischiavo di venirmi  a impestare con una zoccolaccia come te. 
Riporto testualmente perché si capisca cosa si può nascondere dietro a un giovanottino che pareva educato. 
Gli ho detto solo: sei nato a Livorno ma devi avé la mamma pisana perché solo da un culo rotto pole uscì no stronzo enorme come te. 

Poi dall' ombra è sortito Dino n bicicletta e mi s'è affiancato anche lui. Il tipo ha sgommato ed è andato via.
" Che ci fai n bici Dino?"
" La tu mamma m'aveva mandato ala trattoria  a portatti le chiavi di casa che te n'eri scordata al banco  e un voleva tu li svegliassi se tornavi tardi". 
"Boia mi poteva telefonà no?"
"O che ne so io! M'ha detto così e so venuto, poi ho visto che eri vicino ala macchina co luilì e un vi volevo rompe le palle poi sei andata via e lui mi sembrava bestemmiasse di brutto allora ti so venuto dietro dietro a scanso di problemi" 
e mi porge le chiavi, poi vedo che accoppiato  ala canna dela bici porta legato un bastone da passeggio. Lo conosco bene: E' un oggetto costruito da Dante con un tubo idraulico e rivestito in gomma pare in tutto e per tutto un ausilio per camminare ma in mano a loro due che han fatto scherma cola spada e scherma col bastone è peggio d' una pistola, arriva prima, ti tronca e un fa nemmeno rumore. 
"O di quer bastone che ne fai Dino?" gli chiedo 
"Bah o un lo sai che l'altra sera caminavo tranquillo e mi so saltate addosso cinque donne che mi volevano spoglià, un avessi avuto questo un so come finiva"
"Hai bastonato dele donne brutto stronzo?"
"Noooo ma che bastonato daiii! N'ho detto: badate bimbe se cercate quarcosa di lungo e rigido addosso a me  questa è l'unica cosa che vi posso offrì e si so messe a ride."

mbecille luilì


in cineteca i Mercenari (The Expendables). Li voleva il figliolo d'Eliana. Il firme dà quel che promette fin da titoli e dal caste:  tanta azione, tante botte e poca storia. Recensione nemmeno troppo cattiva tratta da mymoovies

Buona giornata

Zanza
STALLONE CONSACRA L'IMMORTALITÀ 
DEGLI EROI DEL CINEMA FRA UMORISMO
 RUVIDO E VIOLENZA CONCITATA.
Recensione di Edoardo Becattini
giovedì 26 agosto 2010


Gli Expendables sono un gruppo di mercenari professionisti dell'artiglieria e del combattimento corpo a corpo, chiamati ad assolvere solo missioni ad alto rischio. In seguito a un blitz su di un cargo di terroristi somali finito in carneficina, il capo della banda, Barney Ross, decide di espellere il tiratore scelto Gunnar a causa del suo temperamento scriteriato e imprevedibile. I "sacrificabili" rimasti si ritrovano invece amichevolmente da Tool, vecchio membro della squadra passato ai tatuaggi e al ruolo di tramite coi vari mandanti degli incarichi. L'ultimo dei quali chiede a Barney e ai suoi uomini di uccidere il dittatore di un'isola del Centro America in affari con un americano per gestire il traffico della droga.
"The boys are back in town", urlano i Thin Lizzy sui titoli di coda. E, in effetti, a giudicare dal modo in cui riecheggiano nella testa esplosioni, ossa rotte e guaiti di corpi trucidati, quei ragazzi che negli anni ottanta "menavano duro" senza complessi di colpa o dilemmi etici, che sapevano maneggiare ogni tipo di arma e uccidere uomini a velocità invereconda senza l'ombra di un pensiero nella testa, sono davvero tornati. Se non altro, è tornato Sylvester Stallone, che dopo aver sepolto personalmente i suoi diretti alter ego (Rocky Balboa e John Rambo), ha deciso di abbandonare l'atteggiamento crepuscolare e reazionario per orientare il suo spirito nostalgico verso il registro più frivolo della moda camp e della cultura pop. Non più, quindi, solo eroi solitari e rabbiosi, ma, in linea con la riscoperta dell'etica del branco da parte di Hollywood, un'intera squadra di mercenari die hard.
Non più solo un'estetica dura e violenta, ma anche cool. Non più solo toni retrospettivi e nostalgici, ma anche goliardici e conviviali. Non più solo magliette sudate e occhiali da sole, ma anche accessori fra il vintage e l'high-tech. Gli Expendables sono la sincresi fra gli anni ottanta e i duemila, fra vecchie e nuove glorie del cinema muscolare o di quella lotta-spettacolo che è il wrestling, riuniti tutti assieme da un pretesto effimero, come in ogni rimpatriata che si rispetti.
La storia che vede questa banda di audaci e massicce macchine da guerra cercare di far saltare in aria un'intera isola del Golfo del Messico per amore della figlia ribelle del dittatore ("Bad Shakespeare", come commenta il cattivo di Eric Roberts), è infatti il sottilissimo filo rosso con cui Stallone ricuce assieme brandelli del cinema d'azione che fu per farne un patchwork il più possibile in linea con lo spirito della contemporaneità. Non a caso, pone in prima linea se stesso e Jason Statham, due icone tanto coriacee quanto, fino ad ora, opposte nel liberare ironia dal cinema iperbolico. Gli altri, da Jet Li a Dolph Lundgren, da Terry Crews a Randy Couture, restano invece in seconda fila in attesa del loro personale momento di gloria distruttiva, quando cioè Stallone si impegna a dimostrarsi un realizzatore capace di integrare le vecchie coreografie dei corpo a corpo col miglior dispendio di energie digitali. Oppure, come Mickey Rourke, partecipano alla fanfara solo per esprimere la loro identità di guerrieri risorti e il loro talento da Actor's Studio.
In un certo senso, i nuovi eroi di Stallone non vivono più nel mondo reale, sono al di fuori delle leggi del tempo e dello spazio (dalla Birmania di John Rambo si passa infatti all'isola fittizia di Vilena). Riconoscono il passare delle generazioni (Statham è l'unico che riceve sms e che sa maneggiare un apparecchio fotografico come una videocamera), solo perché sanno di non poter invecchiare. E vivono di, e non solo nel, cinema perché è l'unico mezzo che gli consenta ancora di salire su un aereo in corsa o di distruggere un elicottero colpendo al volo una bomba aerea. Le loro missioni non sono né per denaro, né per senso etico della giustizia, ma solo per il pubblico: sono pura esibizione della tenacia dei loro muscoli e della pervicacia del loro agire.
Con I mercenari, Stallone riesce quindi a consacrare le sue ossessioni di sempre (il mito e la forza fisica) dentro ad un nucleo instabile di umorismo ruvido e di violenza convulsa. Incrocia il personaggio con la star, l'eroe con l'attore, e si permette di fissare un incontro-scontro con l'amico Schwarzenegger fra un milione di anni. Se lo fa, è perché sa che i palazzi crollano, i cattivi muoiono, il petrolio brucia, le guerre finiscono e ricominciano, ma loro, gli eroi del cinema, sono immortali. 


14 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff. I nostri lettori possono commentare seguendo le consuete modalità.
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    redazione: Zanza Livornoon line dalle ore 19:00 alle 21:00

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  2. Guarda Zanza ho seguito il racconto della tua serata e fino a quando ti sei allontanata dalla macchina ti avevo quasi messa in un concorso di colpa con % maggiore per te. Pensavo che hai diritto d'esser "storta" e difficile di gusti ma gli uomini debbono pur provarci. Quando non ci provano noi bambine diciamo che sono degli addormentati. Poi a talune piace svegliare gli addormentati ma quella è storia a parte. Sicuramente lui aveva sbagliato i tempi ma due settimane di attesa legittimano una avances. Doveva capire che se tu avessi voluto andare a letto con lui avresti accettato di andare a casa ma ammettiamo che abbia pensato che sei una romanticona e prima volevi passeggiata mano nella mano e approccio col bacio, era ancora comprensibile ma quando fai storie per scendere su un posto romantico come quello aveva l' obbligo di capire e saper aspettare. Meglio che non lo abbia fatto, tra una settimana rischiavi di metterti insieme a un emerita testa di cazzo come dimostra già dalla reazione alla tua frase "volgarotta" già lì secondo me è stato preso dalla paura del confronto ma non voleva perdersi la sc.... Sulle offese finali taccio, se gli danno così noia i coloured i drogati e gli zingari torno a quanto detto prima, sarà probabilmente frustrato e impotente. Non hai perso niente. Quella battuta della sua mamma è degna del Vernacoliere me la segnerei ma non oserei dirla.
    Troppo forte il vecchi Ciampi. Chissà come avrebbe diretto l' orchestra con quella bacchetta... Un bacio e mi raccomando:
    Non smettere di lasciare chances a chi te le chiede, uno su mille ce la fa e magari anche bene
    baci Patty

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  3. Patty dà prova di estremo buon senso e visione equilibrata ed è di certo di maggior aiuto per Zanza di quanto potrebbe uno come me scarsamente qualificato in temi d' amore. Vorrei però ricavare dalla storia una morale di carattere generale: Dino ormai agè dimostra di sapere come comportarsi, protegge senza essere invadente e risponde con simpaticissima ironia a chi vorrebbe mettere alla prova quanto resta della sua antica possanza. Il giovane, che dalla parte sua avrebbe il favore della giovinezza, il fisico, probabibilmente atletico, l' auto sportiva, i soldi in tasca e soprattutto il vantaggio dell' interesse da parte della sua compagna di cena, rovina tutto non appena si trova in una situazione che non definirei nemmeno di rifiuto, semma di non immediata accettazione. Quelle frasi violente da lui pronunciate mi fanno rabbrividire, grondano odio e spesso son le premesse di azioni delittuose nelle quali l' offese di adesso si concretizzano in coltelli, martelli, pistole, acidi in mano a persone che non sanno accettare un no.
    Cara Zanza, ha ragione Patty le persone giuste sono poche, nascoste in mezzo a tanti ma ci sono, stai tranquilla e sii fiduciosa
    Giovanni Martinelli

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    1. Sì prof penso che di fondo siano persone così. Magari uno ti manda affa ti offende e poi se ne scorda ma quando ad esempio uno viene lasciato dalla moglie ha visto cosa succede? L' ultimo della serie ha ammazzato i loro due gemelli e s'è suicidato ma un si poteva ammazzà lui e basta no?
      Purtroppo devono colpire ferire a morte o uccidere l' infame che gli si nega o che li vuol lasciare chissà poi perché, magari dopo anni di botte e tradimenti una si sveglia e allora si sentono offesi ste merde.
      Scusi il linguaggio da trivio oggi è giorbataccia.
      un abbraccio
      Zanza

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  4. Grazie per il film mio figlio ne sarà contentissimo e forse ti chiederà anche il n. 2 e 3 che al limite, se puoi, lo fai avere solo a lui perché credo sia di poco interesse generale.
    Sul fatto spiacevole che ti accade posso dirti che fin prima di sposarmi queste cose mi son successe con una certa frequenza e qualche volta ci ho anche preso delle scottature. Credo che da sempre va così tanti uomini non sarebbero nemmeno cattivi ma stanno dietro ai discorsi degli altri ai film dove le donne son sempre disponibili e pensano che i sentimenti in caso verranno dopo. Questo comunque se va via di questa maniera di donne ne trova poche sai. Le offese qualificano quello che è vedasi titolo tuo.
    Un abbraccio da Eliana

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    1. @ Patty Eli Anna e Lucy
      Guardate oggi ho anche rigettato e dico davvero, magari avevo mangiato male ma nsomma continuava a tornammi in testa l' idea: ma se co uno così ci vai insieme e poi improvvisamente, magari pe na battuta cambia e te lo vedi razzista, omofobo pieno di disprezzo pe le donne, ma come ti devi sentì dopo avello baciato e avecci fatto l' amore se scopri che uno è così
      Me la cucio piuttosto.
      Hasta la victoria siempre
      Zanza

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  5. Trascrivo due battute degne di restare in archivio:
    Quella del bastone di Dino. Micidiale.
    e la ferocissima, sulla mamma pisana (povere pisane però...ma del resto siamo a Livorno),
    a differenza di Patty quest'ultima me la rivenderò, leggermente riadattata, perchè gli stronzi spuntano come funghi qui a Parma come altrove.
    quanto a ciò che ti è successo: Anche se ormai son sposata e fuori età e per queste conoscenze potrei presentarti dal mio storico, decine di imbecilli pari al tuo spasimante.
    Semplicemnte scansali non pestarli
    gli uomini di m. puzzano e sporcano le scarpe.
    Anche da me un femminilsolidalabbraccio
    Anna

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  6. Ma che coglione da export! Ne spediamo a container qui da Milano.
    Provo il nuovo login così restituirei il suo a Patty
    Ciao da
    Lucia

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  7. Risposte
    1. Sono contenta Lucia.
      Preparate altri containers che di quegli articoli non c'è mai scarsezza.
      Saluti
      ZZZ

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  8. Mah. Come si dice: domandare è lecito, rispondere è cortesia, farsi terra bruciata da solo è da fave, senza offesa per i baccelli. Sconsiglio vivamente per colui le carriere di stratega, mediatore e imprenditore.
    Coraggio, Zanza, ci vogliono persone di molti tipi per fare un mondo 😰😳🙄

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    Risposte
    1. "ci vogliono persone di molti tipi per fare un mondo"
      Parole ricche di saggezza!
      Domattina trovi i presidenti
      a presto
      zzz

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  9. Davanti a un tema delicato come quello affrontato non vorrei che la mia richiesta sembrasse quella del salame di turno ma si è gia espressa mia moglie sull' argomento principale e quoto quanto detto dagli altri lettori
    Io vorrei invece vedere una foto o un modello del famigerato bastone che tra l' altro viene citato anche nel giallo di Dante che spero di riudire presto.
    Con affetto Giacomo

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  10. Boia dé si vede che fori fa caldo oggi perché da du ore a sta parte vi devo tutti ntorno al pc.
    Na foto der bastone la posso fa (tra l' altro è proprio bello e l' ha fatto anche al mi babbo) ma pe i particolari tecnici ci vole Dante. Gli passo la richiesta tanto da domani ci risono loro in redazione. Un gli chiede di vendilo perché da quell' orecchio è sordo.
    a presto
    Zanza

    RispondiElimina

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