martedì 9 giugno 2020

fatevi i gatti vostri n.1511 "lo smemorato di Venezia" gàmbitte in cineteca

Un tiratlaina di orecchi Bobby la meriterebbe perché ha ridotto ai minimi termini una lezione di semiotica nella quale ci impegnammo io e Samatta lo scorso anno. Si vede che luilì ormai è stato appestato dale topucce ingresi e per quanto si sforzi ha una certa difficoltà a interfacciassi cola topa nostrana, parlo da un punto di vista prettamente teorico perché in pratica non so se a Venezia goda fama di tomberre de famme come ad Oxford. Intanto s' è dimenticato dell' esempio più tipico di "topa nostrana" nell' accezione fisico trascendentale che gli citammo e che è quello stianto di Enrica Guidi, la Titty della serie dei filmi del Bar Lume mentre tra quelle del passato s'è dimenticato Virna Lisi e la Barzizza anche lorolì citate nel seminario topico. C'era poi una topina incredibile da rammentà: una certa Audrey... Se poi avesse voluto dì na galanteria non dico rivolta ala scrivente che magari potrebbe sembrà cosa poco simpatica ma armeno una analogia tra la Hayworth e Samatta la poteva fa. Anche Sama è rossa di fuoco, sona, balla e a dire di tutto il bar Nado ha diritto ad esser detta "topa" basta andà a rivedé le foto del can canne di un par d'anni fa.
Ora basta sennò l'orecchi gli si staccano. Stamattina devano sortì con du barche o meglio devano portà Dante fino ala sua perché deve fare un lavoretto di saldatura  a Mazzorbo l' isola a fianco di Burano e siccome non pole portà la saldatrice e l' arnesi in vaporetto e la barca di zia serve subito pe le consegne han deciso di accompagnallo fino a fusina indove c'è la sua sempre sperando che le copertoie abbino retto e che un piova durante l giorno. Il Ciampi ronfa ancora di là. I mia hanno detto che pe stamattina un si fanno vedé. I mi fratelli so a casa dle fidanzate Camilla (pel Mosca) e Valentina Tatoo (pel Tfano) perché so rimasti un po indietro coll' attività infrazampale a a causa del virusse malidetto lui.

Dani m'ha comunicato d'avé inserito Gambit che mi pare l' avessse chiesto Giacomo di Parma. Bellino l' ho visto ier sera vorrei vedé anche la versione Coen prima o poi.
Mi pare che sia ora di attaccà a lavorà vi lascio ala recensione der filme tratta da mymoovie.it e ala visione so bravi e Cameron Diazze anche se pe esse chiamata Topa avrebbe avuto  bisogno di ride e di scoscià meno (vezzo comune a tutte velle di suangue ispanico) un era da buttà via e non lo è nemmeno ora che viaggia veloce verso i 50.
Bona Giornata
Zanza


Remake del film del 1966: puro intrattenimento sceneggiato dai Coen e magistralmente interpretato.
Recensione di Boris Sollazzo
giovedì 21 febbraio 2013


Harry Deane è un curatore d'aste trattato come un travet dal suo capo arrogante ed è in cerca del colpo della vita più per vendetta che per avidità. Con l'aiuto del Maggiore mette su un'abile truffa fondata sull'incompetenza dei potenti e sul talento misconosciuto dei più deboli. Harry deve vendere a Lionel Shaband un falso Monet e portare a casa una dozzina di milioni di sterline. E non solo, forse.
Se siete scacchisti o comunque giocatori "strateghi", saprete che il gambit è una mossa a sorpresa che favorisce l'avversario sul breve termine perché poi si possa avere un vantaggio tattico sullo stesso nei momenti decisivi della partita. E questo valeva per il ladro gentiluomo Michael Caine nel film originale del 1966, molto meno in questo remake al limite del demenziale con Colin Firth.
Il punto, però, è che Michael Hoffman - già autore del faticoso The Last Station - si ritrova per le mani la sceneggiatura dei fratelli Coen che da un po' di tempo a questa parte si producono in esercizi di stile, percorrendo generi vari. In questo caso più del thriller truffaldino, dell'heist movie, quindi, viene approfondita la parte della commedia. Il regista è versatile e solido, il protagonista ha un talento e un aplomb che gli permette di percorrere ogni sentiero interpretativo (il monarca goffo e determinato de Il discorso del re, l'uomo senza qualità e irrisolto di A single man, il guitto elegante di questo film), la sceneggiatura è furba e con momenti molto divertenti. Ne esce fuori una pellicola discontinua che migliora nella seconda parte e che per catturare lo spettatore usa ogni mezzo: persino il peto di un'anziana signora e il rutto di una donna delle pulizie, abbastanza gratuiti entrambi. A questi ingredienti, infine, aggiungete Cameron Diaz, qui campionessa di rodeo texana che entra nella buona società londinese, con mise inadatte ma mozzafiato, il solito fascino da ragazzaccia e la sensualità da splendida quarantenne che combatte con ogni mezzo la vecchiaia. Per ora sconfiggendola alla grande. La sua verve da spalla comica ormai collaudata qui viene sfruttata il giusto, persino in un personaggio fin troppo bidimensionale. E c'è anche il comprimario giusto al posto giusto: Stanley Tucci, rivale di Deane e cialtrone colto e stolto.
Tutti bravi, ma anche tutti che vanno sul sicuro: massimo risultato con il minimo sforzo. Perché in questo Gambit la particolarità è che la riuscita del film e l'efficacia sullo spettatore è sicuramente superiore al suo effettivo valore artistico, decisamente marginale. Il momento creativo più alto sembrano essere i titoli di testa, con un'animazione discreta a catturare l'attenzione.
Nessuno, dal regista agli sceneggiatori fino agli attori, sembra realmente impegnarsi troppo, ma i 90 minuti scivolano via con gusto. Tutto è stato già visto, quasi ogni mossa è prevedibile con largo anticipo, il momento neriparentiano dell'Hotel Savoy è esilarante ma facilotto. In due parole, puro intrattenimento. 



4 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Le risposte a questo primo commento sono riservate allo staff. I nostri lettori possono commentare seguendo le consuete modalità.
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    Zanza Livorno on line dalle ore 19:00 alle 23:00

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  2. Mi fai troppo ridere Zanza. Lo tartassate quel povero Bobby che altro difetto non ha che quello d'essere forse un po' troppo gentleman. Concordo però sull' elenco di fascinose attrici che citi.
    Della Guidi direi che per come l' ho vista nel Bar lume mi pare se stessa, agitata a volte sciatta a volte "tirata" ma sempre in grado di far girare ogni uomo che transiti nei dintorni.
    Non chiedo films perché sono oberata di ritocchi ai lavori indice del fatto che ho smosso ma non ho concluso.
    Un abbraccio
    Patty

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  3. Molto belli i vostri post e i film ne vedendo un sacco. La Patty mi ha promesso che mi aiuta a fare l'avatar.
    grazie
    Lucia

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  4. ne sto vedendo ho saltato un pezzetto
    Lucia

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