sabato 27 giugno 2020

fatevi i gatti vostri 1528 "r paradiso pèrzo e r paradiso ritrovato" Mìltonne a Livorno.

Mi so beccata un "bell' amia te costì, la popò di caata che sei" da Samatta che è passata dal barre proprio mentre io e Dino si sortiva colle borse da mare. Sapevo che era n amoreggiamento cor un tipo e un m' aveva detto d'avello mandato nculo. Così pensavo di rompeni le scatole e un gliavevo telefonato  pe invitalla n barca connoi. Oramai era tardi perché aveva preso dell' impegni pele 4. L' ho rabbonita co du ceresse, a testa, a Dino un gli piace e ha voluto un quarto vino bianco corretto al Campari.  Le ho promesso che mai più penserò ala barca senza penzà anche a lei e poi s'è lasciata lì a bestemmià e siamo partiti.  La barca di Dante è efficentissima, come tutte le su cose che, anche se esteticamente lasciano a desiderà, quando le adopri  senti subito che c'è stato del lavoro dietro. A mètte su ir  decrepito 25 cavalli mariner un' è stato semplicissimo. Il motore Dante lo tiene al barre, n magazzino, perché anche a Livorno hanno prencipiato a rubà. Ovviamente il visto che già di suo pesa mezzo quintale Dantino lo ha maggiorato e n'ha creato du alettoni d'acciaio ala base appena sopra l' elica. Npediscano che la barca s'appoppi obbero navighi cola prua ritta per aria e la poppa troppo affondata nell' acqua. Fino a calallo in barca ci s'è fatta coll'aiuto  di un marchingegno di corredo che Dantino ,previdente, ava fissato al palo d'ormeggio. Na carrucola a manovella che noialtri si chiama martinetto e che permette di arzà e abbassà pesi riducendo molto lo sforzo. Ma poi pe infilallo nelo specchio di poppa ci so volute tutte le madonne che l Ciampi sapeva e un so poche. "Accidenti a luilì e ale su idee- bofonchiava rivolgendosi idealmente sapete digià acchì- è fine da quando erimo ragazzetti che inventa delle cose che se unne stai attento doventano dele trappole che se ti va bene ti ci mozzi i diti. Un gli garba niente che un implichi una fatica boia accidentallluilì". Pe mettelo in moto poi, cavallerescamente, m'ha porto la maniglia dela corda da tirare e m'ha detto: "aspetta di sentilla molleggìà un pochino e poi tira bello forte che a me mi dole la spalla a fà quel verso". Boiadé la prima volta ho preso un contraccolpo che per poco un mi smuso sula panca ma poi gli ho trovato il verso e alla quarta tirata s'è sentito l' primo rombo. Io mi so messa a prua sur prendisole (eufemismo pe panca allargata) e r Ciampi ala barra. S'era vestiti ala moda: lui co jeans royrogerse vecchi di 40anni tagliati sotto ar ginocchio, la cintola color  cachi del militare e na canottiera blu a costine di quelle che portavano l' operai 60 anni fa. Io avevo per pezzo di sotto un tanghettino coll' anello sull' anca che era dela mi mamma e per parapolmoni un fulardone sempre di Nara perché, come avrete capito, co sto cazzo di locchedaunne, ho preso mezza taglia in più di culo e di poppe che digià erano sovradimensionate rispetto alo standarde da modella. Un lo so perché... so' pesa 58 forse 59 kili pe un metro e settanta ma gonfio facile lievido come r pane.  Sortiti dala città Dino pareva pilotato da un nocchiero celeste . Io mi sò levata il fularde e ho avuto il primo complimento del Ciampi: "Boia Zanzina! E se' sudata da fa schifo! Ti grondano le poppe peggio che a Dantino quando fa finta di lavorà". Un gentlemenne un c'è che dire in una botta sola n'ha offesi due. Punta verso nordoveste,  e mi pare facci  rotta sul Faro dele Secche della Meloria, una stupenda area  a 4 miglia dalla costa Labronica che copre un superficie di circa 40 Km quadrati caratterizzati da un banco roccioso che ne costituisce il fondale con profondità che variano dai 2/3 metri fino a 30. E' sempre stato il santuario dela pesca pel mi babbo, pe Uliano e credo per gran parte de livornesi che si trovano sta meraviglia a poco più di sette km (noi si ragiona in miglia difatti avo detto 4) dala città. Siccome mi pare d'avé sentito dì che c'hanno fatto n'area marina protetta dico ar Ciampino: "bada che ci so nove regole" e luilì pe tutta risposta: "mi fanno na sega a me le regole".

Così piuttosto ala svelta  s'arriva a vedere la torre della Meloria

 e all nuovo faro della Meloria che ne costituiscono il limite sud. L’attuale costruzione risale al 1709 ad opera di Cosimo III dè Medici, ma la prima torre fu costruita dalla repubblica marinara di Pisa intorno al XII secolo per segnalare la presenza di bassi fondali a largo dell’antico Porto Pisano.


 A un certo punto sento berciare a poppavia:

"Ciampino Ciampino! Spengi r motore sinnò t'arrestano". "Boia de, arto e allampanato com'è lo riconoscano da lontano" penso. C'è na barca un  po' più piccina dela nostra che ha r motore arzato e s'avvicina co galiardi colpi di remo. E' Buricchio un vecchietto dell' Ardenza che ogni tanto capita da Nado. "Boia Dino o quant'è che un sorti n mare?" ni fa
"Na vita"
"E' tutto protetto qui, poi andà solo di scaroccio (lasciandoti portare dala corrente e timonando ) o a remi"
"e che mi fanno?"
"boia dé ci so fino a 26000 euri di contravvenzione la denuncia r sequestro, ti rovinano".
Dino ha l su carattere ma un è scemo del tutto spenge il motore l' alza, si mette ai remi e chiede:
"Ma r bagno si pole fa?"
"Un lo so mia dé saranno tre anni che un mi lavo" ride Buricchio che ormai ha accostato ala nostra murata, inutile che mi ricopra l sopra col fularde, tanto l' ha visto che ero n toplesse.
"Boiadé bada la bimba di Nara!- esclama- si vede che sei di razza bona anco te costì. La tu mamma aveva le meglio poppe di Livorno e la tu nonna a su tempi anche di più. Buricchio avrà 75 anni, la mi nonna l' ha conosciuta di certo, sortiva nzieme ala mamma di Dantino e le chiamavano "i pormoni dela Venezia", quartiere livornese dove so nati Dante e Dino che son fieri d'essere "Veneziani" (mentre io sono di Shangai). Il quartierè così detto perché caratterizzato dala presenza di molti canali che la fanno assomigliare ala vera Venezia).  Buricchio ci mostra na cartina cole delimitazioni dele zone della AMP (area marina protetta)

"E ndo vo tanto pe un allontanammi troppo?" Chiede il Ciampi
"Riportati sotto costa, punti il Romito e vai ala cala del Leone dar mare, ormeggi ala fonda e raggiungi   riva a noto no?"
Altri du convenevoli tre vaffanculi e si riparte, piano a remi pe portassi fori dala tagliola. Hanno fatto bene a facci l' area protetta ma a noi c'hanno portato via n paradiso.
Ir Ciampi che un ha voglia di fa la diagonale a traversamare ritorna ndietro a dirittto passa guasi sotto la Terrazza Mascagni, gli approdi militari dell’Accademia Navale di Livorno, i porticcioli di Ardenza e Antignano. Ancora più a sud segue la Costa la frastagliata scogliera del Romito, così detta per la presenza di cavità naturali che in passato servirono da rifugio ai monaci del Santuario di Montenero.
In origine la costa era caratterizzata da una serie di torri di avvistamento, alcune delle quali ancora presenti: il Castello del Boccale, struttura dell’800 edificata sulla precedente fondazione di una torre medicea, la Torre di Calafuria costruita su una scogliera di arenaria rossastra scolpita dal mare e dal vento, chiamata per questo “sassoscritto”.  L’imponente Castello Sonnino sempre di epoca medicea e trasformato in villa alla fine dell’800. Proprio sotto il Castello s'arriva ala Cala del Leone, una splendida insenatura con faraglioni ed un mare bellissimo.
Vi voglio fa un regalo se dovessite capità a Livorno.
Cala del Leone (Livorno): AGGIORNATO 2020 - tutto quello che c'è ...

Questa cala con spiaggia, vera rarità a Livorno, la conosco strabene, ci so ndata a fa r bagno e piglià r sole tante volte, da quando avevo 12 anni. Quando era vivo l Cispia , r mi ragazzo, volevo andà sempre e solo alla Cala ed era un posto ideale pe facci l' amore di sera quando i bagnanti più matuti erano andati tutti via. Allora si restava in diverse coppie di fidanzatini e ogni coppia si distaccava dall' altre n cerca d' un po' d'intimità tutti quelli che restavano, tipo noi, un si vergognavano di sentì i sospiri e vèrsi dell' altri e di fa sentì sua, era na cosa bella naturale e ci si proteggeva da eventuali maniaci.
Da terra la Cala del Leone si raggiunge  ma un' è facile, e l mi regalo è nsegnavvi come arrivacci perché penso sia difficile che a Livorno ci andiate in barca,
A 40 metri dalla Cala del Leone con la barca di 12 metri: maxi ...
Pe arrivacci pigliate l Romito da Livorno verso sudde, superate il ponte di Calignaia e il ristorante Romito e arivate finegguasi a Quercianella: propio prima di Quercianella c'è una curva strinta, e sulla sinistra un parcheggino a sterro: laggiù sotto c'è la Cala del Leone.
Dala strada un la potete ved[, perchè resta circa 40 metri più in giù, in fondo alla scogliera, ma quando ncontrate na miriade  di motorini parcheggiati e un fottìo di gente che oltrepassa il guardaraille sete arivati.
Allora, scavarcate il guardaraille,  magari ndate dietro a na coppietta che scende: incontrate guasi subito n sentiero (ma chiamallo sentiero è un comprimento) che scende lungo la scogliera fino a raggiungere la spiaggia.
La discesa è  ripida e pericolosa, attenti a none scivolà, potreste anche stiantarvi giù; il primo tratto pe buodiulo è tutta macchia, se cascate  vi potete  aggrappà a un leccio , ma nell'ultimo pezzo tocca fà na vera e propria scalata sula roccia.

Se arrivate in fondo 'nteri vi sete meritati r paradiso: na spiaggia a mezza luna, circondata da na scogliera altissima, con la ferrovia alle spalle e davanti un mare azzurro e pulito.
La sabbia non è molto fine ed è piuttosto scura, la scogliera è messa in modo che da dopo mezzogiorno non ariva più neanche un centimetro di ombra... il sole si riflette sulla sabbia scura e si fa cocente,occhio all' arrosto!
La spiaggia è grandina, ma sempre molto affollata, vi consiglio di arrivà presto per piglià uno dei posti più vicini alla riva. In piena stagione la trovate così (immagine di repertorio) ora meno per via del virusse ma sempre piuttosto pienotta.
livorno-cala-del-leone
E' libera, non attrezzata e non sorvegliata: se volete l'ombrellone e la sdraia li dovete portà, ovviamente a mano e a vostro rischio e pericolo,  le probabilità di sfragellavvi in discesa o n salita crescano proporzionalmente al numero di ingombri che vi portate dietro.

Noi ir paradiso che s'era perso ale secche s' è ritrovato qui. Dino ha ormeggiato ala fonda, a circa 200 mt. da riva, tanto pe un andà a rompe i coglioni a ridosso ala gente e leticà magari co quarcheduno nervoso. 

Poi io e lui s' è notato fino ala spiaggia e l' unica concessione che il Ciampi ha fatto al mare è stata quella di cavassi le scarpe pe notà.
Va via  ancora bene pe su troppi anni e, lungo com'è, è difficile stagni dietro ma anche io mi so' stupita di come recuperassi svelta la bracciata, mi pesava un po' r culo nela battuta de piedi ma mi contento.
Siamo stati sula rena un ber pò a piglià r sole, poi verso le 5 s'è ripigliato nsù e ale 6 s'aveva bell' e riormeggiato la barca ner fosso. S'è ncatenato il motore perché mi farebbe voglia di rifà quarche sortita e ir Ciampi stavolta ossrvando l' enorme anello d'acciaio che Dante ha creato sottopoppa per fissare la catena ha commentato: "Dé  lo sapeva che l' avrei maledetto se mi toccava rialzà codesto troiaio e allora bada cosa è riescito a penzà! Si deve esse messo in contatto spiritico co Eisteinne pe fa sto marchingegno".
Una giornata così ti fa rivivere davvero!
Concedetevi qualcosa di simile appena potete
è un inno ala vita e un potente antidepressivo
Baci

Zanza


14 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    redazione: Zanza Livorno on line dalle ore 19:00 alle 23:00

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  2. E Dio disse loro: ecco siete nel paradiso terrestre, non fate questo, non fate quello, non fate quell' altra cosa, non potete uscire dal cancello ecc. ed Eva presto capì che è facile veder mutarsi un Signore in Tiranno e un paradiso in una prigione. Spero in quel che resta del mio giorno di poter visitare codesta stupenda cala.
    Giovanni Martinelli

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    1. Gli auguro non solo di potella visità ma di potecci tornà na miriade di volte
      un abbraccio
      Zanza

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  3. INVIDIA pura mi fai rosicare a pensarti in quel paradiso e io in treno con la mascherina. Hai fatto bene Zanza, concediti queste parentesi ogni volta che puoi. Io guarda darei non so cosa per farmi accompagnare dal Ciampi con canotta anni 60. Certo che Costanza ha una bella costanza a tenersi un tipo così scorbutico....
    Baci
    Patty

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  4. Scusa Zanzina come sempre invio e poi mi accorgo che avevo altre cose da dire. Si tratta di questo ho letto che Eliana e magari altri continuano a scontrarsi col problema del rendere personale il commento. Vabbé Eliana scrive dal Comune ma non mi pare il caso anche se ha il permesso. Comunque per chi avesse l' esigenza avrei pensato e verificato questo. Il carissimo compianto Amedeo aveva fatto un sito osceno sì ma molto funzionale. Se una non si fa troppo caso di quello che scriveva, tra l'altro era una ragazzo speciale che mi accorsi subito che le sue provocazioni erano una disperata richiesta di affetto. Ho scritto talmente male che Martinelli mi rimanderà a settembre ma insomma ho controllato che il suo sito è ancora attivo e allora potrebbelo loggarsi da lì che ne dici?
    baci ancora Patty la sgrammaticata

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  5. Oh Patty, davvero r secondo commento pare ci fosse Salvini o Conte a suggeritti! Hai ragione un c'avevo penzato ar blogghe di Amedeino. Sapeva che lo avevi capito e mi dceva che devi esse na donna speciale co un grande animo. Ora vedo come si pole recuperallo, certo che la tu amica Lucia tutta perbenino com'è se vede tutte quelle tope a grillo ritto che aveva messo Amedeo, ni piglia un colpo....
    baci
    Zanza

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  6. No tranqui, anche Lucia non si formalizza per ste cose, ci siamo fatte delle risate non da poco in montagna e ci siamo praticamente conosciute là. Di fronte a qualche stranezza mette su delle faccette con gli occhioni sgranati che pare l' Amelia Monti ma è sveglia quanto me.
    Patty

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    1. Ho recuperato il sito da uno dei suoi nick ora provo a scrivere una prova e a loggarmi con quello aggiungendo: zanza.amhed ecc. così vediamo come appare ma tu dimmi se ti si apre anche il sito, se non si apre sarebbe meglio così non imbarazziamo nessuno. aspetta l'ì se puoi
      zzzzzz

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  7. Allora questa è na prova coll' account di Ame e il nick mio

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  8. qui invece provo con nic mio e sito web con aggiunta

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  9. Ecco cosa vedo io: nel comemnto delle 14.20 appari come ZANZA e cliccando si apre il sito di Amhed con tutto ciò che sappiamo.
    In quello delle 14,24 appari come Zanza e cliccando mi dice che non mi permette di entrare in un' area protetta.
    Mi pare che hai scovato un buon magheggio.
    baci
    Patty

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  10. WOW! 🌊⛱
    Bellissimo racconto, bellissime foto... ma devo leggere con cautela perché già il racconto basta a scottarmi 🍳😡

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