domenica 19 aprile 2020

fatevi i gatti vostri 1468 " un film alle origini del teen drama "

Con la consueta attenzione con la quale segue da tanti anni i nostri modesti interventi, il prof. Martinelli, scorrendo la lista dei film alla lettera B, scova una vera perla. Sul gradimento riscosso illo tempore e quello  ancora in fieri del film non mi pronuncio e rimando al soggettivo giudizio dei fruitori ma di certo questo fil ha fatto storia. La mia prof. di filosofia diventava rossa in faccia quando uno di noi si azzardava a pronunciare la parola precursore, citando una figura di rilievo ed intendendo con tale attributo che dopo di lui si era sviluppata tutta una fioritura di studi sull' argomento del quale aveva per primo condotto ricerche o studi. Accettava però, la cara prof quella di "capostipite" e sulla sottigliezza che differenzia i due termini evito di soffermarmi per non rendere noioso questo post. Ho visto il film ieri sera per la prima volta, ascoltando anche i commenti di zio Dante che lo conosceva fin dalla prima visione. 

Trovate il film in videoteca da Esserino a partire da oggi.
Breakfast Club  stato anche in programmazione il 10 aprile su netflix ( che noi non usiamo) e ciò ha suscitato una discreta serie di nuovi contributi recensivi comparsi in rete. Tra i molti abbiamo scelto questo  approfondimento, comparso su movieplayer, a firma di Maurizio Erminisio; lo riportiamo integralmente togliendo solo alcuni riferimenti non riguardanti strettamente il film.
Buona Giornata a Tutti
Bobby

MAURIZIO ERMISINO — 10/04/2020

IL PADRE DI TUTTI I TEEN DRAMA

Don't You (Forget About Me) cantavano i Simple Minds sui titoli di testa di Breakfast Club, il film cult anni Ottanta . E non ce lo siamo certo scordati. Così come se lo ricorda bene un'intera generazione di registi, sceneggiatori, showrunner che, più o meno consciamente, hanno riportato in scena caratteri e situazioni del famoso film di John Hughes del 1985. Spesso riprendendone i temi, il taglio, le atmosfere. A volte addirittura riproponendo la storia del film, con i personaggi delle loro serie nella stessa situazione di quelli della storia originale, per un vero omaggio al film di Hughes. Breakfast Club è il padre di tutti i teen drama, che siano declinati in forma di film o - sempre più spesso recentemente - in forma di serie tv.

Breakfast Club 5
Breakfast Club: una scena del film
Finalmente, dopo averlo visto citato praticamente ovunque, arriva nella nostra videoteca Breakfast Club inizia con una citazione di David Bowie, tratta da Changes. "And these children that you spit on as they try to change their worlds are immune to your consultations. They're quite aware of what they're going through". "E questi bambini su cui sputi mentre cercano di cambiare i loro mondi sono immuni dai tuoi consigli. Sono ben consapevoli di ciò che sta loro accadendo". Fu Ally Sheedy a suggerire la citazione a John Hughes, che apprezzò e decise di aprirci il film.

LA TRAMA: METTI UN GIORNO IN BIBLIOTECA

Breakfast Club 7
Breakfast Club: una scena del film
Per chi ancora non la sapesse, la trama di Breakfast Club è molto semplice. Potrebbe essere quella di una pièce teatrale. Cinque studenti del liceo vengono messi in punizione, per vari motivi, e si trovano costretti a passare tutto il giorno, insieme, in biblioteca. Il preside assegna loro un tema: "Chi sono io". Dopo le prime schermaglie, che non presuppongono nulla di buono, i ragazzi cominciano ad aprirsi. I cinque sono diversi ma uguali: ognuno di loro, in fondo, ha un problema di qualche tipo in famiglia. E ognuno finisce anche per raccontare il perché si trova lì. A proposito di teatro, Hughes, che scrisse la sceneggiatura in due giorni, la trasformò in un copione teatrale, su richiesta delle scuole, che volevano rappresentarlo.

John Hughes, l'eredità e le citazioni dei suoi film in rosa e nerd

CHE CAST: EMILIO ESTEVEZ, MOLLY RINGWALD, ALLY SHEEDY, JUDD NELSON

Molly Ringwald
Molly Ringwald
Se Breakfast Club è passato alla storia si deve anche a quel particolare alchimia che si è creata tra i membri del cast, un gruppo di attori allora in stato di grazia. Giovani di talento in rampa di lancio: alcuni avrebbero caratterizzato il cinema americano di quegli anni, altri si sarebbero persi, tutti, almeno per quel che riguarda i personaggi di quel film, sono iconici. Emilio Estevez, nelle idee iniziali, doveva recitare nella parte di John. Hughes, però, non aveva trovato nessun attore che lo convinceva fino in fondo per il ruolo di Andy, e così lo propose ad Estevez. Così Molly Ringwald, attrice simbolo del cinema di Hughes (aveva già lavorato con lui in Un compleanno da ricordare - Sixteen Candles) avrebbe preferito interpretare la parte di Allison, ma quella parte era stata già promessa ad Ally Sheedy. La Ringwald così prese il ruolo di Claire, e il ruolo di John andò a Judd Nelson. Proprio tra questi due, sul set, ci furono delle scintille: Nelson, a quanto pare, trattò male la Ringwald tanto da venir quasi licenziato. Fu un altro attore, Paul Gleason, a intercedere: Judd Nelson si stava comportando così perché era rimasto nel personaggio... A completare il quintetto c'è Anthony Michael Hall, nella parte di Brian. Il film fu girato in sequenza, e la parte in cui i ragazzi, seduti in cerchio, raccontano le loro storie, non era scritta in sceneggiatura: Hughes ha lasciato gli attori liberi di improvvisare.

PERSONAGGI PROFONDI E VERI DIETRO I CARATTERI TIPICI


Breakfast Club è rimasto nella storia perché, per la prima volta, il cinema giovanile si discostava dalla commedia sentimentale e provava a fare qualcosa di più realistico. Certo, c'erano sempre i "caratteri" tipici del cinema americano, ma quei personaggi erano approfonditi, davano la sensazione di essere veri. E, per la prima volta si provava a parlare dei problemi e delle paure dei ragazzi di quell'età. È il tocco di John Hughes: anche Una pazza giornata di vacanza, dietro l'aria spensierata, riesce a parlare dei problemi di un personaggio con il padre violento. I teen drama che sarebbero venuti avrebbero fatto i conti con questa impostazione.

7 commenti:

  1. AR E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Bobby Venezia on line dalle ore 19:00 alle 20:00

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  2. Sinceramente incontro qualche difficoltà a comprendere cosa innervosisse la tua prof. nel sentir usare l' attributo "precursore". Vado a braccio ma ricordo con discreta sicurezza che Giovanni Battista fin dall' antichità viene altresì chiamato "il Precursore" e come tale ricordato persino nella religione islamica (grande profeta che precorre il Cristo e Maometto. Forse aderendo a certe tendenze filosofiche, di orientamento marxista leninista, in voga anche nei miei primi anni di insegnamento, la collega riteneva fuorviante attribuire ad un solo uomo il formarsi di idee che, sebbene codificate e divulgate inizialmente da uno solo riprendevano certo un movimento di idee difficilmente restringibile ad un unica mente. Il discriminante col concetto di capostipite risiede per me nel fatto che
    il precursore (attingo dal Treccani)è: Chi anticipa nel tempo idee, concezioni, scoperte che verranno realizzate pienamente in età futura: nel campo del diritto è stato un p.; Leonardo è considerato p. della scienza moderna; i p. dell’esperimento della fissione nucleare.
    Il capostipite è colui dal quale discende una famiglia e nell' uso traslato che se ne fa ad esempio in biologia permene, almeno un legame che possa considerarsi molto stretto. Lemma che dunque solo arditamente e piuttosto impropriamente si potrebbe utilizzare quale sinonimo di precursore. Posso dire certamente che Fra Luca Pacioli sia stato il precursore di molte applicazioni matematiche alla contabilità ma dire che sia stato il capostipite dei ragionieri mi pare errore blu.
    Grazie per aver accolto tanto prontamente la mia richiesta. Vedrò il film oggi pomeriggio.
    Con affetto
    Giovanni Martinelli

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  3. Sottoscrivo in pieno le perplessità semantiche del prof. Martinelli, ma sappiamo che ogni insegnante è stravagante a modo suo 😓 Guarderò volentieri il film, che all'epoca scansai con cura anche se la colonna sonora me la ricordo benissimo.
    Per conto mio invece chiederei (dopo avere molto ringraziato per gli scorsi regali) due classici che non ho visto per varie e complesse circostanze, ma che mi sono sempre proposta di recuperare: Blade Runner (scoprirò più avanti in quale versione è, perché è un film con una quantità immane di versioni e rifacimenti, peggio del primo Star Wars) e Brian di Nazareth dei compianti Monty Python

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  4. Butch Cassidy lo vedo in lista! E non lo rivedo da troppo! Grazie
    x Dante: quando vuoi sono pronto per un altra lezione di armonica e quoto le richieste fatte da Faustino alcuni posts or sono.
    Un abbraccio
    Giacomo

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  5. Burlesque! e come potrei tralasciarlo dopo essermi fatta sedurre dalle vs. girls cancananti e aver preso addirittura lezioni con esito= naso tumefatto.
    Poi un bel Brivido Caldo? tanto per ricordarsi che oltre al corona brivido ne esistono altri...
    Baci
    Patty

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  6. E v'è andata di nulla oggi cari richiedenti! Colla domenica di segregazione 4 umani e 3 gatti in redazione hanno fatto i miracoli.
    Bona domenica
    Dante

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  7. @ Murasaki sicuramente metteremo la A mancante di Amore e guerra. Blade Runner c'è ma mi dà problemi nell' inserimento proverò overnight quando le connessioni sono meno

    @Eliana che mi ha scritto via mail: nessun problema puoi scrivere nei commenti o via mail. Nei commenti per me è più immediato perché il pc resta online sul blog ma va bene anche la mail e se c'è qualcosa di confidenziale è meglio. Ho già messo il Berlin Syndrome che mi hai chiesto.
    Saluti a tutti Dani

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