lunedì 16 luglio 2018

fatevi i gatti vostri n. 1037 "La Festa del Redentor"

La Festa del Redentor
Questo post mi è venuto in mente durante la giornata di sabato quando io e Dante eravamo impegnati durante la Festa del Redentore.
Ricorrenza tra le più sentite a Venezia la festa del Redentore è l'evento che ricorda la Grazia ricevuta dalla città di far terminare la peste e, per volere del doge ai tempi in cui fu chiesta, fu fatta la promessa che ogni anno, nel giorno in cui la città fosse stata dichiarata libera dal flagello, si sarebbe tenuta una processione fino alla nuova chiesa votiva. La sua costruzione per ordine del Senato veneziano (4 settembre 1576) avvenne sull'isola della Giudecca nell'area del convento francescano. La nuova Chiesa del Redentore quale ex voto per la liberazione della città dalla peste del 1575-1577, flagello che provocò la morte di più di un terzo della popolazione della città in soli due anni, Fu commissionata al Palladio.
 La pestilenza di fatto finì nel luglio del 1577e si decise di festeggiare con decorrenza annuale la liberazione, con allestimento di un ponte votivo, un ponte di barche che collega la chiesa alla città, una funzione solenne presieduta dal Patriarca e una processione religiosa.
Questa celebrazione diventa una tradizione ancora attiva dopo quasi cinque secoli.
Più che la connotazione celebrativa a me pare, tuttavia che  ai veneziani interessino le manifestazioni che si svolgono tra il terzo sabato di Luglio e la domenica seguente.
Durante queste celebrazioni tutta l’isola partecipa ai festeggiamenti e calli e campielli dei diversi sestieri si animano di manifestazioni. La più suggestiva resta la “Note dei foghi” che, aggiunta solo dal 1978, prevede uno spettacolo pirotecnico di grande suggestione. Durante i festeggiamenti si puo cogliere l’occasione per assaggiare i piatti della tradizione veneziana e per ammirare una volta di più antichi rituali che fanno parte della nostra cultura. Alla domenica mattina si tiene invece  una regata storica da non confondere con la Regata Storica di Settembre.
A Venezia quasi tutti i possessori di barche son soliti  ancorarsi  in prossimità nelle acque del bacino San Marco ed è tale il numero di imbarcazioni che tra l'una e l'altra non c'è quasi spazio se non quello per le cime d'ormeggio e i parabordi. Ovviamente le compagnie di amici creano un vero e proprio tappeto di barche collegate le une alle altre e libagioni innaffiate da bevute costituiscono il clou di tutta l'attesa dei fuochi e del dopo. Per chi non ha barca e per i turisti che vogliono prendere parte, vari locali di ristorazione organizzano la propria barca, si tratta spesso di vere e proprie motonavi che consentono cena a bordo e che prativano prezzi che vanno, per persona tra i 150 e i 200 euri. Si spende meno se si vuol prender posto su uno dei tanti mototopi che per l' occasione offrono posti a terzi ma il cibo bisogna portarselo e il bere anche.
Avendo la barca nuova e pronta alla bisogna ed essendo sia io che Dante in possesso dei titoli necessari per condurla (con termine più corretto si dice comandarla ma mi par troppa roba per il mio topolino) abbiamo pensato di ricavare qualcosa e abbiamo messo in affitto 8 posti  a un prezzo piuttosto conveniente rispetto al mercato, guadagnare bisogna ma lucrare o spennare il giapponese sono articoli che non tratto, per quello non ho mai una lira. Li abbiamo venduti tutti.
Pioggia a parte è andata benone  e in serata ci trasferiremo a Follonica dove abbiamo da dormire e da visitare Ito. Ovviamente non ci faremo mancare le visite al Bar Nado.
Dante dorme dopo aver molto faticato a rimessare la barca che starà in area protetta per un paio di settimane, ho il mio ormeggio in canale dove stava la barca da pesca che, con un certo dispiacere ho dovuto svendere, ma questo nuovo acquisto non è ancora stato finito di pagare e non posso rischiare che qualche vandalo me la danneggi, poi me ne farò una ragione perché la barca in acqua a Venezia è come tenere la macchina in strada in altre città. Quando si scende si spera di ritrovarla la mattino dopo e, possibilmente, intatta.
Un abbraccio a Tutte/i

Holly

3 commenti:

  1. Molto interessante, deve essere una bella esperienza! Grazie ad Holly per averci portato in mezzo a questo tipico momento di folclore religioso della bellissima Venezia
    con affetto
    Giovanni Martinelli

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  2. Ne so qualcosa di tenere l' auto in strada, tutta un bozzo la mia!
    Complimentissimi per aver avuto l'idea di rinnovare l'attività e per aver messo subito al lavoro il topo/topa. Non conoscevo l'esistenza di questa festa, interessante.
    baci
    Patty

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  3. Far lavorare la topa è cosa buona e giusta. E, per quando sarete a Livorno, ho una richiesta particolare che mi frulla in testa da un po!. Nel frattempo, buon viaggio 😊

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