mercoledì 3 febbraio 2021

fatevi i gatti vostri 1740 " tutti in partita oggi "

Per la partita odierna siamo in ballo tutti ossia i quattro soliti: io Bobby e gli zii. Consegne ordinarie ma anche un ritiro di 70 sedie da un ristorante che ha chiuso ed ha trovato da piazzarle in terraferma. Credetemi mi piange il cuore quando devo fare di questi traslochi è come un pezzetto di cuore che se ne va e senza voler essere campanilista ma son quasi tutti veneziani doc quelli che chiudono. Nessuno a casa dunque così  posto la presentazione del film a mezzo cellulare sperando vada tutto bene

Buona giornata

Dani


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Locandina Partita a quattro

Una graziosa americana residente in Francia disdegna la corte del ricco principale, ma non sa decidersi tra due compatrioti, un pittore e un autore teatrale, entrambi squattrinati. La ragazza propone allora ai due giovani di vivere tutti e tre insieme escludendo il sesso. Grazie ai suggerimenti dell'amica il drammaturgo ha successo e si reca a Londra. Lui lontano, il pittore e la donna diventano amanti. Il gruppo si scioglie quando anche il secondo artista raggiunge la fama. Allora l'autore torna alla carica e rende all'amico pan per focaccia. Lei allora, per evitare litigi, accetta di sposare il principale.


di Ugo Casiraghi

Questo "progetto di vita" (il termine design allude anche alla professione della donna) è - secondo la commedia di Noel Coward sceneggiata da Ben Hecht - un "triangolo". Non il solito triangolo borghese, però, ma una nuova forma geometrica in grado di preoccupare il puritanesimo Usa e il codice Hays, che infatti nel 1934 sarebbe corso energicamente ai ripari. Un triangolo, nientemeno, che prevede non un uomo e due donne, bensì una donna e due uomini. Una cosa talmente inaudita, che il cinema avrebbe atteso altri ventott'anni prima di riproporla in Jules e Jim (1961) di François Truffaut, non per nulla grande estimatore di Lubitsch. »

di Mario Gromo La Stampa

Ecco ancora «un Lubitsch». Mancia competente era potuto apparire uno dei primi convincenti saggi di teatro filmato, con una finezza e un'eleganza che forse soltanto «un Lubitsch» poteva offrirci. Partita a quattro segue quell'esempio, e in toni ancora più sottili. Ma lo spettatore dal palato grosso, che sta alle apparenze, e vuole la vicenda per la vicenda, si disilluda, questo spettacolo non è per lui. Non vi sono infatti né un atteggiamento, né un volto, né una battuta da prendere alla lettera, da prendere «sul serio». »

5 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. Resistete che forse il Drago ci tira fuori da parte dei casini! Come presentazione gradirei il film che ho visto già varie volte ma che non mi stanca mai perché a parer mio è un capolavoro. Quel che resta del giorno roba che ogni cinefilo dovrebbe avere nella sua teca.
    Baci
    Patti

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  3. Non carichiamo i draghi di troppe aspettative, per i miracoli ci vorrebbe un parlamento diverso. Ma, se non altro, farà un utilizzo sennato dei fondi europei e questo sarà un grandissimo sollievo per tutti, compreso l'idiota di turno che chiede... elezioni anticipate, a pandemia ancora in corso.
    Adoro i triangoli e, ora che mi ricordo, adoro anche Lubitsch!

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  4. Pellicola interessante che cercherò di vedere. Non ne conoscevo l' esistenza. Draghi è uno dei pochissimi, forse l' unico nome spendibile in ambito internazionale. Salvini si opporrà ma non gli gioverà e lo frarà scendere ancora nei sondaggi. L'unico ad avere ancora un minimo di senso pratico nella destra appare ancora il Berlusconi sa bene che Draghi non dilapiderebbe i fondi con beneficenza fine a se stessa e non me ne vogliano i tanti amici che ho al sud ma il rilancio in questo momento non passa per investimenti al sud. Piano nobile ma troppo lungo nell' attuazione e minato dalla terribile presenza dei fenomeni di corruttela mafia et similia che ormai stanno inquinando anche il sovra Po.
    Comunque non la vedo semplice e il peggior panorama è trovarsi ancora dei cretini al governo come se non ne avessimo mai abbastanza. Mi domando poi quale sia la strategia di Salvini che ha accettato il compromesso con Di maio, ha regalato il governo al PD che si era autoeliminato in un anno dal 32 % dei sondaggi è sceso di dieci punti e vuole le elezioni? Un cranio! Si diceva un tempo.
    Buona serata
    Giovanni Martinelli

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