lunedì 1 febbraio 2021

fatevi i gatti vostri 1738 " polenta gialla fritta at the Cats Station "

Due giorni fa Murasaki ci ricordava che era scomparsa Cicely Tyson e difatti la cosa, che ci era passata inosservata, veniva così riportata dall' ANSA: 


Addio a Cicely Tyson: l'iconica attrice afroamericana di 'Pomodori verdi fritti alla fermata del treno' (nel minore ma significativo ruolo di Sipsey) che a Broadway e a Hollywood ruppe le barriere della razza in tv, al cinema e a teatro è morta a 96 anni. Lo ha annunciato il suo manager Larry Thompson. Nella sua lunga carriera Cicely Tyson, figlia di una cameriera e di un muratore emigrati dai Caraibi, si era sempre rifiutata di interpretare parti di cameriere, drogate o prostitute, ruoli che giudicava un insulto per le donne di colore. Tra le sue parti in teatro, nel 1961 in 'The Blacks' di Jean Genet a Off Broadway.

    Decenni dopo aveva vinto un Tony come protagonista di un revival di 'The Trip to Bountiful'.

    La Tyson era stata candidata agli Oscar nel 1973 per il dramma di Martin Ritt 'Sounder'. Nel 2018 aveva vinto l'Oscar alla carriera: una prima volta per una donna nera.   

Noi il film lo avevamo visto tanto  tempo fa ma piuttosto in ritardo rispetto alla sua uscita. Doveva infatti essere il 2003 quando lo zio Dante arrivò con scatoloni e sacchi pieni di videocassette e a casa nostra iniziò il rito della visione collettiva con tanto di popcorn, preparati dalla zia, birra per me, Dani e la zia, vino, com' è facilmente immaginabile, per zio Dante che, a tutt' oggi, sostiene che l' abbinamento col vino rende i popcorn assai più sopportabili. Si è fatto anche di meglio concedendo al nostro palato chic  polenta a fette abbrustolita o fette di pane con pomodoro e basilico nella stagione più calda. Col desiderio di rivedere il film, non presente nelle nostre liste, ho incontrato parecchie difficoltà per il reperimento. Il vhs dello zio ormai era aggredito da muffa e alcune parti facevano andare in tilt il videolettore che funziona ancora bene ma pretenderebbe supporti di miglior qualità. Alla fine abbiamo rimediato un dvd a un euro e cinquanta in uno dei tanti mercatini che costituiscono una delle ragioni delle nostre uscite specie durante questi tempi di restrizioni. Sono quasi sempre ospitati all' interno di magazzini grandi o capannoni e il distanziamento è assicurato. Così quando ci annoiamo in casa c'è di solito uno di noi che salta su con la proposta: "Andiamo a farci un giro ai mercatini dell' usato?".

 Zio Dante è sempre d'accordo anche se li trova un po' troppo cari per i suoi gusti. Lui preferisce i cassonetti o il materiale recuperato dalle persone che, per lavoro, svuotano cantine e soffitte. Spende poco e spesso, se gli oggetti sono malmessi, li ottiene in regalo o per un bicchiere di vino, al massimo un grappino. Trovato il film lo abbiamo ripulito (aveva diversi graffi e una buona patina di sporcizia, poi è stato sistemato nella nostra cineteca) oggi dunque pomodori verdi fritti da vedere e polenta fritta in padella qui a ca' de Gatti.

Buona Giornata 

Bobby 

commento da my movies

DUE DONNE, UNA SPECIALITÀ E UN OMICIDIO.


L'anziana Ninny dà una lezione di vita alla triste e in sovrappeso Evelyn, una casalinga non molto felice. Le narra infatti la storia tra due donne: Ruth e Idgie, entrambe desiderose di indipendenza (una dal marito e una dalle coercizioni). Queste ultime negli anni Trenta gestivano il Whistle Stop Cafè, dove una delle specialità erano pomidoro verdi fritti. C'è di mezzo anche un omicidio. Buono il cast, in evidenza soprattutto le due vincitrici di Oscar, Jessica Tandy e Kathy Bathes. Il film però non convince del tutto per la sua natura poco equilibrata di commedia-dramma-giallo. Negli Stati Uniti ha raggiunto un incasso di 100 miliardi di lire. 

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Evelyn (K. Bates), depressa donna di mezza età, incontra in una casa di riposo la vivace ottantenne Ninny (J. Tandy) che le racconta la storia dell'amicizia tra la fiera Idgy (M. Stuart Masterson) e la dolce Ruth (M.-L. Parker) e le drammatiche peripezie che le portarono a gestire insieme il Whistle Stop Café alla fermata di un treno che non c'è più, dove si poteva gustare la specialità locale (i pomodori del titolo). Stimolata dai racconti, Evelyn cambia vita. Tratto dal romanzo di Fannie Flagg (candidato al Pulitzer 1987), è il film di esordio del produttore J. Avnet: costato circa 10 milioni di dollari, ne ha incassati più di 65 solo nel mercato USA. Una storia del profondo Sud tutta al femminile - bravissime tutte - che avvince e funziona, nonostante la furbetta rievocazione di maniera e l'insufficiente sottigliezza nell'analisi del rapporto tra le due ragazze.






6 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. E' cos' invitante questa storia della polenta fritta accompagnata a un buon bicchiere di rosso che mi avete tentato e convinto. Ho già messo al fuoco la polenta, ne ho un tipo speciale aostana che è è una meraviglia. Ne mangerò una piccola parte e il resto a fette. Pronta per il pomeriggio. Il film lo ricordo come abbastanza lungo quindi ideale per un pomeriggio in poltrona confortato da questo piatto povero ma squisito.
    Buona giornata e buona visione anche a voi
    Giovanni Martinelli

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  3. La polenta fritta è sempre eccellente (cioè, precisiamo: la polenta è sempre eccellente, in qualsiasi forma la si cucini); quanto ai pomodori verdi... in Toscana usa appunto friggere i pomodori verdi fatti a fette, con una leggera pastella, e in famiglia piacevano molto. Quando lessi il libro pensai "Oh carino, li fanno anche in America". E in fondo al libro c'è la ricetta: una roba stranissima che francamente non viene nemmeno voglia di provare, ma su quella ricetta ci han fatto la fortuna del locale e dunque boh?
    Grazie dei consigli, cerco subito il film ^_^

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  4. Io la polenta l' avevo fatta ieri, ancora ignara della vostra iniziativa. Ma ne avanzo sempre un bel po perché ai miei figli piace mangiarla insieme al secondo al posto del pane. Tra una mezzora la faccio croccare in forno e poi chi vuol mettersi davanti allo schermo avrà da sgranocchiare. Sui pomodori fritti ha ragione Murasaky tagliati a fette e ci vuole la pastella bella duretta, io la impasto con birra o se da noia il gusto con acqua minerale molto gassata. IL tipo di pomodoro può variare ma deve essere un po indietro di maturazione altrimenti l' acua fa schizzare l' olio ovunque ed escono dalla pastella io li uso verdi che cominciano un po' ad arrossirsi.
    Buona cena
    Eliana

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  5. Mi mandate qualche anatema se io rinuncio alla polenta e stasera mi guardo il film con un bel vassoio di fiori di zucca fritti ripieni con l' alicetta? Li ho trovati questa mattina. Saranno di serra perchè si trovano in primavera estate ma li ho presi comunque. Un consiglio ma di certo lo saprete già, quando fate la pastella da fritto se volete renderla ancora più croccante la qualità dei miei fritti si è innalzata.
    Buona serata
    Bacioni
    Patty

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