martedì 2 febbraio 2021

fatevi i gatti vostri 1739 " Emma vs. Cice una sfida tra regine"

 Prima di liquidare la lettera Q e passare alla R vorrei esser certo che non ci siano richieste in sospeso o maturate overnight.

 Così posto un mio progettino che avevo in mente da qualche tempo ovvero chi è la regina di Holliwood Julia o Sandra? Parlo ovviamente di Sandra Bullock e Julia Roberts due icone hollywoodiane sia per bravura che per bellezza.

 I siti nei quali si varano confronti e possibilità di votare l' una o l' altra sono innumerevoli ma mi limiterò solo a qualche immagine





A voi l' ardua sentenza ma non senza aver prima seguito un po di recensioni e visto qualche pezzo d' arte delle due.

Inizio con la bullock per doveri anagrafici e non di carriera Sandra ha tre anni in più di Julia  ed ho un film pronto per la nostra sala proiezione. In omaggio a Holliwood oggi popcorn e coca cola anche perché di polenta fritta abbiam davvero fatto indigestione.

Nel frattempo fateci sapere se vi è gradita la presentazione di qualche altro film lettera Q.

Buona giornata da Bobby


ecco "la casa sul lago del tempo"   commento da my movies


COMMEDIA SENTIMENTALE AL LIMITE DEL METAFISICO: AGRESTI RIEMPIE GLI SPAZI CON UNA LOGICA PATINATA.
Recensione di Mattia Nicoletti
venerdì 23 giugno 2006

Kate (Sandra Bullock) e Alex (Keanu Reeves) vivono nella stessa casa ma non si sono mai visti. L'unica via che hanno per comunicare è la cassetta della lettere, che veicola la loro relazione epistolare. Tutto ciò sarebbe impossibile se non vivessero in spazi temporali differenti. Kate nel 2006, Alex nel 2004.
Ispirato a un film coreano del 1998 (Il mare) l'opera di Alejandro Agresti è una commedia sentimentale al limite del metafisico, che analizza la ricerca dell'amore angelicato, conservandone l'aspetto terreno benché temporalmente non allineato. Per procedere alla visione non bisogna assolutamente verificare i rapporti causa-effetto fra passato e futuro (il presente non esiste), per non rischiare di perdere di vista il significato più profondo della storia. Allo spettatore viene chiesto, quindi, di non credere, per poter credere (in questo caso) a quell'amore che nella vita si presenta una volta sola in un tempo ben definito, e che si deve essere capaci di non lasciare andare. Il regista, che prosegue il discorso sugli "amori a distanza" iniziato in Tutto il bene del mondo (in quel caso la lontananza era spaziale), descrive la storia asservendosi ai due protagonisti e alla logica sentimentale hollywoodiana. Pur mantenendo una modalità espressiva epistolare, Agresti riempie però gli spazi con una logica patinata da videoclip che a volte finisce per infastidire.
Le belle facce di Reeves e della Bullock, sufficientemente segnate per manifestare il disagio esistenziale dei protagonisti, guidano la storia, invece di conferirle valore, la livellano, la appiattiscono, facendo credere che l'amore esiste perché esiste S.Valentino. La casa sul lago del tempo è un'occasione persa, un'idea male intesa, che però vale la pena di vedere; soprattutto se si crede che un rimorso sia meglio di un rimpianto e che per giudicare si debba vivere. E, se si parla di cinema, osservare. 


Su MYmovies il Dizionario completo dei film di Laura, Luisa e Morando Morandini

La solitaria Kate, medico con vocazione, lascia con dispiacere la sua rivoluzionaria casa lacustre su palafitte per lavorare in un ospedale della vicina Chicago. Lascia il suo indirizzo affinché il nuovo inquilino le rispedisca la posta in città. Questi è un architetto che ha un motivo speciale per amare la casa: era stata progettata e costruita da suo padre. I due cominciano a scriversi, ma c'è qualcosa che non quadra nelle date: lui vive nel 2004, lei nel 2006. È la prima volta che un paradosso temporale è applicato a una commedia romantica. Non a caso la fonte è coreana (il film Siworae , Il mare ). 1ª regia a Hollywood dell'argentino A. Agresti: non se la cava male, pur con qualche buco e più di un artifizio nel moltiplicare equivoci e coincidenze mancate, e dirige bene i due protagonisti. Sceneggiatura di David Auburn ( Proof ). Consigliabile agli architetti, permette di scoprire le bellezze di Chicago.



6 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. Non sono davvero in grado di esprimermi mi paiono belle e brave entrambe sia nei ruoli leggeri che in quelli drammatici. Forse un po' troppo holliwoodiane ma come non esserlo quando si è presi negli ingranaggi di quelle macchine?
    Guarderemo qualche film magari le migliori interpretazioni delle due e poi forse potremo dire qualcosa in più ma non certo su chi sia la regina.
    Complimenti per le tante iniziative
    Giovanni Martinelli

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  3. Allora, per gli arretrati io avrei anche Partita a quattro, un vecchio film di cui mia madre mi disse un gran bene, solo non mi ricordo affatto perché le piaceva e di cosa parlava.
    Quanto al confronto... davvero non saprei, perché mi sa che la Sandra non l'ho mai vista, mentre della Julia Roberts conosco diverse cose. Entrambe comunque sono e sono sempre state due gran belle tope, e quanto alla bravura, per la Roberts niente da dire, davvero - e sulla Bullock immagino altrettanto, ma come ho detto mi mancano gli addentellati ^_^

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  4. Aggiungo qualche virgola da quel che so perché a cercare in rete c'è da diventar matti hanno più pagine dedicate loro due che Leonardo Da Vinci. Belle tutte e due una bellezza meno regolare ma più luminosa la Roberts meglio tagliato ma non per questo più bello il volto della Bullock che ha mento troppo made USA. Robuste di fianchi ambedue oltre 90 Julia 88 per Sandra. Strette di vita 61 ex aequo, scarse di tetta 2a per Roberts seconda + per Bullock. Altezza Sandra 171 Julia 174. Il peso diciarato è per entrambe 56 kg. Un oscar e un gloden globe a testa e una miriade di premidi dei quali è difficile quantificare il numero e il reale valore. A 56 (S) e 53 (J) non si sono rifatte troppo da diventare dei mascheroni e hanno tenuto il loro seno sono due gran belle tope (quoto Murasaki e voi toscani) che fanno ancora sognare. Ambedue antiTrump ambedue femministe ma non sessiste. Impegnate nel sociale. La Bullock ha tre figli adottati da single mentre la Roberts se li è fatti col marito.
    Insomma molto difficile e neppure necessario scegliere. Ma se presentate i migliori film di entrambe sarò felice
    Patty

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  5. Aggiungo qualche virgola da quel che so perché a cercare in rete c'è da diventar matti hanno più pagine dedicate loro due che Leonardo Da Vinci. Belle tutte e due una bellezza meno regolare ma più luminosa la Roberts meglio tagliato ma non per questo più bello il volto della Bullock che ha mento troppo made USA. Robuste di fianchi ambedue oltre 90 Julia 88 per Sandra. Strette di vita 61 ex aequo, scarse di tetta 2a per Roberts seconda + per Bullock. Altezza Sandra 171 Julia 174. Il peso diciarato è per entrambe 56 kg. Un oscar e un gloden globe a testa e una miriade di premidi dei quali è difficile quantificare il numero e il reale valore. A 56 (S) e 53 (J) non si sono rifatte troppo da diventare dei mascheroni e hanno tenuto il loro seno sono due gran belle tope (quoto Murasaki e voi toscani) che fanno ancora sognare. Ambedue antiTrump ambedue femministe ma non sessiste. Impegnate nel sociale. La Bullock ha tre figli adottati da single mentre la Roberts se li è fatti col marito.
    Insomma molto difficile e neppure necessario scegliere. Ma se presentate i migliori film di entrambe sarò felice
    Patty

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