sabato 17 marzo 2018

Fatevi i gatti vostri n 895 " i morti sognano, una teoria di Dantino"

Dante m'ha messo al lavoro. Da tempo gli rompevo le palle per avere un audioracconto ma na vorta aveva la tosse, n'antra volta ir raffreddore n'antra ancora qualche artro mpedimento, nzomma si rimandava sempre. alla fine mi fa: Zanza io un audioracconto l'avrei ma è tutto spezzattato poi andrebbe corredato n quarche immagine inzomma un so bono a fallo da me.
"Va bé metti la roba sui cloudde così ala meglio poi te la rielaboro io"
"O che cazzo so i cloudde?"
"Sono i contenitori on line tipo soundcloud hearthis.at o anche dopbox, box"
"NO no quella è roba per Dani, non per me, ti mando una mail coll' allegati".
E' più indietro dela martinicca cole nuove tecniche ma senza Dante il blogghe smore.
Poi mi piace anche a me ascoltallo, mi ricordo quand'ero piccina e i mia c'avevano da fa, lui e Dino ar barre mi coccolavano, Dante inventava dele storie assurde tipo " la sai te la storia dele mutande gialle che caminavano senza gambe?" e quella de  "lo stronzo a galla che attraversò l' oceano?" insomma dele cazzate immani che però avevano sempre un gran fondo di verità e che accompagnate da qualche arpeggio di chitarra di Dino mi facevano sognare. Alcune erano su personaggi esistiti realmente come Cecco il saltimbanco, Il Micio che si decapitò col treno, Il Garfagnino che sbagliò il sarto tra du tetti. Queste mi facevano venì ir magone e ni dicevo: 
"Dante veste vì coi morti so belle ma mi viene ir nodo alla gola e lui mi dava un pizzicotto sule guance e mi rispondeva:
" Zanzina la morte è sempre presente nela nostra vita, io parlandone la rendo amica, nostra sorella morte! Come diceva San Francesco che se fosse santo un lo so ma di certo era un grand'omo. 
Purtroppo mi toccò confrontammici presto cola morte, quando ir mi fidanzato s'ammazzò col motorino. Così, tempo dopo, ar barre,  m'incazzai con Dante ni dissi: "Vedi a forza di parlà di morte me la so tirata addosso!". 
Fu l'unica vorta che sentii una incrinatura nella voce di Dante e vidi un veloce gesto der dorso dela mano sulla guancia come se volesse cancellare una lacrima che gli era scappata giù.
Mi disse: "Zanza io quella moto glielo avevo detto ar Cispia  che non la doveva prende, c'era la mi vespa pronta ma un m'ha voluto dà retta ma credimi quando si more è perché tocca a noi, ci s'ha tutti un numerino in tasca come in una grande lotteria e quando sorteggiano il tuo la morte arriva, ti da un bacio ti piglia pe la mano e ti porta via in un mondo dove ti levano tutti l'affanni tutti i problemi e te dormi per sempre".
"Dante ma che senso ha dormì sempre?"
"Zanzina quando si dorme si sogna e i morti sognano. Nessuno lo sa, noi  si vedano i cadaveri decomporsi ma il sogno è immateriale, lui resta per sempre. Te li poi toccà i tu sogni?"
"Ma ir sogno un' è una attivita der cervello."
"E chi l'ha detto? Il cervello rielabora, li ricorda tarvolta, ci aggiunge particolari ma come nascano i sogni un lo sa nessuno".
"Vorresti di che nascano dalo spirito?"
"Ie teorie su lo spirito le lascio a Don Luigi, so na sega io cosa sia lo spirito, ma i sogni lo so cosa sono e tutti sognano, i gatti, i cani, anche i rospi sognano ".
"E i morti sognerebbero secondo te?"
"Non è proprio corretto dì così, il sogno esiste prima di tutto, prima di venì ar mondo ognuno di noi appartiene al sogno e quando more ci ritorna ma arricchisce il su sogno con le cose che ha sperimentato nela  vita, te il tu Cispia un lo vedrai più vivo ma verrà in sogno e te andrai a trovallo i e magari la cosa  sarà anche più bello che nela realtà perché i sogni, come saprai,  so più belli dela realtà".
Questo era Dante. Io a sentillo piangevo come una fontana e lui che all'epoca aveva digà più di 50 anni beveva serio,  mi teneva a sedé sopra una gamba come quand'ero piccina piccina e piano piano e mi accarezzava le spalle. 
o se la su teoria de sogni sia una cazzata o no non lo so ma da quel giorno il mi ragazzo lo sogno spesso. A volte vado a letto cola speranza di sognallo e di facci anche  l'amore, un mi vergono a dillo e mi riesce bene davvero, la mattina mi sembra d'esse un'altra. Altre volte è lui  che decide di venimmi a visità e anche in quer caso si sta benissimo. Forse è per quello che da tanti anni mi riesce di sta da sola forse perché ho paura che a metteci quarcosa di mezzo io possa perde questa capacità.
Ora mi metto al lavoro, la roba ce l'ho tutta e voglio confezionare il racconto di Dante.
Ve ne anticipo il titolo si chiama Chanel e riporta addirittura agli anni '70.
Bona gionata a Tutti!
Zanza

2 commenti:

  1. Anche stamattina vi becco in primissima uscita. A dire il vero ho messo la posta sul cellulare e m'arriva il messaggio quando esce un post. Sto aspettando una risposta per un lavoro importante e tengo l'occhi fisso alle mail. Questo post m'ha fatto piangere, leggevo la teoria dei sogni e avevo il viso bagnato e il nodo alla gola ma fa niente, piango volentieri sono cose belle e profonde in un mondo superficiale e pieno di cazzate. Ti abbraccio forte forte e aspetto l'audi di Dante.
    Patty

    RispondiElimina
  2. Bongiorno Patty
    mi dispiace ma l' audi un ce l'ho, ti posso imprestà la vespa

    Dante

    RispondiElimina

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