domenica 1 ottobre 2017

fatevi i gatti vostri n. 710 "Tango 'na sega"

Riprendo a scrivere dopo tanto tempo, interrotto solo da due brevi interventi quale doppiatrice di Balena. Non so come ringraziare Zanzara (a proposito ricordate che si chiama Angela? ) che è intervenuta in un momento di piena crisi del blog e direi anche del nostro gruppetto riportando in auge la nostra paginetta e riuscendo a creare ogni giorno una ragione per sorridere alla vita. Lei sostiene che deve tale caratteristica all'essere cresciuta in un bar, da piccola giocava tra le sedie, in età scolare faceva i compiti sul tavolino accanto al quale Uliano e Don Luigi davano vita alle interminabili partite di tressette testa a testa. "C'era sempre qualcuno che scherzava -mi racconta - lazzi a parole e scherzi di continuo, poi qualcuno alzava sempre un po' il gomito e allora si che c'era da sentirne". Mentre Riccardo, Il Tafano e Mosca, l'altro fratello sono sempre stati più inclini ai giochi in strada, Zanza preferiva stare in mezzo agli adulti e così è cresciuta con Don Luigi come mentore, Dante come padrino, vigilante su di lei con una attenzione quasi paterna, Dino suo eccellente maestro di musica, la mamma e il babbo maestri rispettivamente di cucina e di batteria. Per molti anni, a dir suo, è stata un maschiaccio poi si è trasformata in una gran bella ragazza ed ha volto lo sguardo anche fuori del Bar Nado ma riservando a quello specialissimo posto una grossa percentuale del suo cuore. Un' altra dote che le riconosco è che non c'è Zanza senza musica, o canta o suonicchia o fa cantare e suonare gli altri. Appena si sveglia accende la radio e si addormenta con le cuffiette.
Oggi abbiamo percorso Venezia in lungo e in largo, Costanza ha scattato un migliaio di foto. Io le ho accompagnate nei posti più suggestivi e, ovviamente fuori dalle rotte turistiche. Poi siamo andate alla biblioteca Querini in piazza Santa Maria Formosa, la biblio preferita da Dante. Coi pavimenti ancora tutti in legno e gli scaffali antichi. Un sogno!
Arrivate a casa un po' prima di pranzo abbiato trovato la zia quasi in lacrime seduta sul portone. Alla nostra richiesta ci ha detto: "Tuo zio e quell'altro deficiente, suo degno compare, si sono messi a imbiancare la cucina. Io ero fuori a fare la spesa e quando sono tornata avevano già iniziato, ma se pensano che cucini in mezzo alla vernice si sbagliano".
Queste sono le sortite bizzarre dello zio. In effetti ieri la zia aveva detto che la casa aveva bisogno di una rinfrescata prima dell'arrivo del freddo quando si accende il fuoco e si formano le muffe. Zio Dante è bravo a fare il trattamento antimuffa e casa nostra ne è quasi sempre stata esente ma stavolta era un po' in ritardo a causa della presenza degli ospiti e della brutta bronchite con la quale combatte da oltre 20 giorni. Sia lui che Zanza arrivarono da Livorno con la tosse, ma Zanza in 4 giorni l'ha debellata mentre lui pare aver contratto una forma più subdola.
Quando siamo salite non abbiamo potuto trattenere le risa, lui e Dino era perfetti! Perfino con in testa il cappellino   fatto con la carta di giornale, come un tempo  portavano i pittori e  i muratori.
Cavalletti e assi, secchi pennelli erano tutt'intorno e, a onor del vero, avevano coperto la roba abbastanza bene.
"Lo sai com'è la tu zia no?"- mi ha detto Dante-" Gli si voleva fa una bella sorpresa e poi si andava a mangiare qualcosa fori tutti insieme. Ha prencipiato a urlare e a sbatacchiare la roba e ora siamo in ritardo ma fate una cosa, portatela a mangiar fori voi e soprattutto fatela beve, così rompe meno i coglioni quando torna".
L'abbiamo preso in parola e siamo andate tutte a mangiare da Marisa sul rio di Cannaregio, una trattoria alla buona dove si mangia a tavoli promiscui.  Si mangia bene, però e si spende poco e poi essendo 4 donne siamo riuscite a sedere tutte assieme.
A Costanza è piaciuto molto e dopo pranzo si è scusata un sacco di volte per la cena che ci offrì a Nartale scorso da Cipriani: "Sapete - ha detto - io folefo portarfi in un posto bello ma poi Tino mi ha spiecato che nesuno di loro ha mai foluto afere solti e frequentare ampienti chic e penso così anche ti voi".
"Che c'entra Costanza?- ha ribattuto Zanza- ci hai invitati col cuore e il posto era anche molto bello, sul mangiare non è il caso di fare questioni di principio. L'unica cosa che debbo dirti è di non sperare che Dino ti accompagni in posti simili, magari se lo porti a mangiare una cartata di fritto di pesce e lo mangi anche te con le mani, gli può piacere di più.Nessuno comunque ti giudica per quello che hai e quello che fai anzi io ho molta ammirazione pur coltivando  obbiettivi e percorsi diversi".
Abbiamo tutte tranquillizzato Costanza e Holly ha promesso che le insegnerà a cucinare in modo che gli appetiti di Dino non debbano essere mediati da Cipriani, Marchesi, Vissani e consimili. "Anzi - ha aggiunto Zanzara- io cucineri nuda con solo il grembiule, sono sicura che sveglieresti i morti...."
Così tra gran risate siamo tornate a casa dove i due avevano terminato il lavoro, mangiato tutto il formaggio e il prosciutto che c'era in casa, finito il vino e russavano beati tra i gatti. Nonostante avessero cercato di fare una pulizia sommaria c'erano schizzi ovunque e vedendo che la zia stava per avere una nuova crisi di nervi le abbiamo imposto di accettare la nostra collaborazione. In poco più di un' ora era tutto perfetto.
Quando si sono svegliati il primo pensiero è stato: "Cosa si mangia per cena?"  Nemmeno traessero ispirazione diretta dai pensieri del Gatto Balena!
Abbiamo deciso di fare della pizza rustica fatta in casa e mentre Costanza andava a comprare il vino ci siamo messe a impastare in tre. I menestrelli hanno preso i loro consueti strumenti e Dante ci fa:
"Ala televisione oggi hanno parlato dela Paloma. E la Clerici, porina  che oltre a un capì una sega di cucina un capisce neoppure di musica, ha detto che è un tango bellissimo".
"O che è 'nvece?"  ha chiesto con aria dubitativa Zanza.
"Dé Cocca, tango na sega - gli ha fatto subito Dino- te confondi 'r culo 'olle quarant'ore! - La Paloma è il più bel pezzo di Habanera che si conosca!"
"Essai te!- ha replicato Zanzina- ci sarà dimorta differenza fra l'Habenera e un Tango ".
"Bimba allora pe fattelo capì ti porto un esempio: te e Dani sete du belle ragazze, arte uguale e più o meno cor un fisico simile ma mica sete uguali no? Se tu dovessi trovà un imbecille o un ceco  che ti piglia e una sera un hai voglia di dagliela 'osa ni dici 'vai a letto co Dani, tanto siamo guasi uguali?' "
Scroscio di risate per la brillante analogia che ricolloca Dino nel ruolo di stronzo alla pari di Dante e poi richiesta di Holly:" allora fatecela sentire dal vivo così almeno state zitti mentre noi inforniamo".
L'esecuzione c'è piaciuta molto speriamo piaccia anche a Voi

un abbraccio DANI


1 commento:

  1. Cari Dante e Dino, abito a Forcoli (PI) ma non inorridite, sono nativo di Cecina e mi sono spostato per ragioni di cuore. A metà novembre ho fissato il matrimonio con ricevimento a Palaia, vorrei sapere se tu, Dino ed eventualmente altri del vostro complesso sareste disponibili a venire a suonare al pranzo. Vorrei anche apere come contattarvi per conoscere disponibilità onorario ecc.
    Francesco (Cecco) Lenzi.

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