domenica 30 aprile 2017

Fatevi i gatti vostri n. 286 "la mela tatuata"

"O non era la rosa a essere tatuata e la divina Magnani quella che ci vinse l' Oscar?" Si domanderanno subito i nostri du lettori, ammesso che abbian la benevolenza di leggeci di Domeni'a . Aspettate e saprete il mistero. Intanto che bevo il caffè, avanti che mi si diacci, lascio la penna, anzi la tastiera, a Dani
Baci ar caffè
Zanzara
Divertente la scrittura a quattro mani e che bella la colazione al Bar Nado. La macchina del caffè c'è ed è anche una bella Cimbali d'epoca. Non abbiamo preso una lira per la reclame, sia chiaro, ma i bar che hanno al Cimbali mi sono stati presentati dallo zio come posti da segnare in agenda. Lui ritiene che la Cimbali specie se piuttosto agé sia la Rolls Royce delle macchine da caffe. C'è ancora di meglio però, per gli intimi.La moka di Nara. Ampelio Nara e i figli, che  abitano ancora tutti da loro e non si vede una mezza possibilità che si"tolgano da' oglioni' (parole del babbo), stanno di casa nel palazzo appena dietro il bar e i due genitori arrivano di primo mattino, Ampelio fa le cose di fatica e Nara mette al fuoco due gigantesche moka da 12 tazze l'una. Quello è il caffè per gli intimi, gratisse. Sono partecipanti fissi: i tre figlioli che arrivano in orari diversi ma sempre affamati , per loro il caffè della moka viene scaldato a vapore, un modo che lo fa restare gradevole, Dino che è mattiniero anche se poi, presa visione del modo, torna a letto fino a mezzogiorno. Barabba che il caffé lo beve con un bicchierino di vecchia romagna (quello se lo paga) . Poi ci sono dei maritozzi con la panna che Nara riempie con una panna speciale speciale che fa lei con le fruste d'acciaio e della quale mi ha promesso la ricetta. Quelli costano 90 centesimi ma io in tutta Venezia (L'Australia nemmeno la prendo in considerazione) non ne ho mai assaggiati così buoni ed economici.
Non immaginate come sia il caffè fatto con la moka e il maritozzo con la panna, una libidine assoluta!
Questa mattina siamo tutti al Bar. C'è anche Riccardo che ieri sera ha avuto una brutta baruffa con Valentina perché lei gli ha trovato  la foto di un altra ragazza (e che ragazza!) in mezzo a un libro . Zanzara curiosissima ha iniziato a prenderlo di mira e a chiedergli di vedere la foto, salvata per miracolo dalle unghie di Vale.
 Come ricorderete Valentina è la magrissima e tatuatissima fidanzatina del Tavano. La presentammo al blog in occasione della loro  venuta a Venezia con Dino e Zanza  durante le feste natalizie.
Quando Riccardo si è deciso a mostrare la foto alla sorella questa ha lanciato un grido: "ma allora sei scemo ner capo!  ma allora ha ragione mamma dé"
 Barabba è intervenuto maliziosamente chiedendo: "un sarà mia la foto d'un omo?"
Zanza insiste perché gliela faccia mettere nel  post e Riccardino che ama lo scherzo alla fine cede. Eccola, per la privacy abbiamo tolto i particolari riconoscibili, Ampelio aggiunge "se poi quarcheduno dovesse riconosce 'r sedere....allora beato Lui!" 

Riccardo, difatti incassa i complimenti di tutti i maschi presenti e le sconsolate considerazioni di mamma e sorella:
"allora non c'è proprio rimedio" con la chiosa scontata di Nara: "o bimbe o un ve l'avevo detto che se un so' troie di cartello un gli garbano a luilì!"
"Va bene" fa Riccardino "allora mettetevici tutte e due ora a mettemi in croce co sta storia de tatuaggi e de tegami..."
La cosa deve aver messo di buon umore Dino che sentendo la parola croce  stacca la chitarra dal muro
e si mette a suonare la vie en rose che lui cambia in La vie en croce con le parole dell' attacco cambiate in modo singolare

quando mi guardi come sai
io gia so dove arriverai
e sento in me quel non so che
che m'allontana sempre più
da questa croce sei tu
perchè lo sanno tutti che
sei na gran croce te.

purtroppo ricorda solo quelle e così il pezzo resta un bell'assolo di chitarra. Che Zanza registra al volo e posta.



 Dino suona davvero bene siamo tutti rapiti a vedere le sue mani ossute che si muovono rapide e sicure passando dalla melodia classica all' accompagnamento in fingertips con alcune originali girate che impreziosiscono il tutto.
"Ma come faceva ir testo de la Vie en Croce?" chiedo a Dino
"De la scrisse r tu zio, quando stava co una di Sciangai che lo assillava di brutto ma un me la ricordo più" e allora Zanzara chiama Dante e reclama le parole della canzone, la risposta con l'armonica in diretta e il pezzo sul post odierno.
"E un pezzetino di 'ulo lo voi Zanzina?" ringhia Dante dalle nebbie della laguna ma poi come sempre acconsente tranne che al testo, scritto di certo da qualche parte ma chissà dove.
Ecco  allora un altra toccante versione strumentale della Vie en Croce con la sua vecchia armonica Echo Honer che regala un vibrato che buca lo stomaco. Sperando che domani arrivino le parole
Buona Domenica a Tutti
Zanzara e Dani, Dino e Riccardo, Ampelio, Nara, Mosca e Barabba.

2 commenti:

  1. Questa volta i nostri due eroi ci mettono la faccia! Interessanti i vegliardi ma un po' tristi. Che invidia quel posteriore così tonico! Ho interdetto il post a mio marito, dovesse far confronti ahahah.Immagino che il Tafano ormai sia una specie di fotomodello. Baci tanti a voi due e a tutti quanti. Le parole della vie en croce non oso immaginarle le musiche sono bellissime. Patty

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  2. Scusate l'estrema ignoranza, suonate molto bene ma nel sentire le due versioni sono andata in confusione, la Vie en Rose che ritmo è? Mi pareva un tango ma non ne sono certa.
    Non sapevo che si potesse commentare senza essere iscritti vi seguo da tempo complimenti e carezze ai gatti

    Viviana

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