lunedì 1 maggio 2017

fatevi i gatti vostri n. 687 " ritmi e parole"

Bongiorno e bon primo maggio a tutti, la vera festa del lavoro per me sarebbe quella che il lavoro non esistesse per niente e che tutti l'omini e le donne vivessero in un un eden dove c'è tutto e non ci sia da fare cazzo se non levassi le cispie dall'occhi, le caccole dar naso e grattassi ogni tanto. Ma nellla storia dell' omo è andata differente e allora pigliamola così almeno quando sarà il momento di levassi dale palle da questo mondo ci dispicerà un po' di meno.
Oggi a Livorno ci sarei stato volentieri, la rievocazione del caffè da Ampelio e dela anna fatta in casa m'ha colpito nei punti deboli.
Sono contento che Dani ci si trovi come a casa peccato un ci sia stato anche Bobby che a vedere quer ber culo tatuato m'ha subito scritto che se aprano un'università a Livorno chiede 'r trasferimento. 
Ora voglio risponde ala gentile amica Viviana che dice di leggerci da tempo pur non essendo una blogger
anzi piglio lo spunto per un messaggio a tutti quelli che vorrebbero scambiare du parole con noi. I bloggers ormai sono una razza da proteggere, col faccia bucche, lo zapp, r telegramme e startre diavolerie il blogghé sta doventando una cosa retrò. Dunque, visto che vedo che il blogghe riceve dale 20 ale 50 visite per post
(tolte le poche che si fanno noialtri pe correggelo) si vede che quarcheduno ci legge. Allora scrivete pure, domandate, intervenite. Che siate firmati o anonimi non ce ne frega nulla tanto meno se avete una pagina vostra, o meglio se ce l'avete ci fa piacere ma non è un obbligo. Passo dunque a rispondere a Viviana che a leilì la via n rosa ni pareva un tango. Cara Viviana, se sei di Livorno (e dale nostre parte e dela mi età di Viviane, Floriane, Luciane, Ivane, Tatiane ce n'è dimorte) poi passà a bè gratisse da Nado a spese mie, anche un ponce doppio o na persiana. Hai ragione è un tango, ma come sai e come avrai imparato da quei programmi idioti come quello dela Carlocci che farebbe ballà anche la su nonna cor pannolone se potesse, ogni melodia si pole sona su un ritmo diverso, certo sonà un requiem come una marcetta sarebbe una operazione un po' obbrobriosa ma si pole fa. Io che musicista non sono e m'arrabatto a orecchio e cor un pochina di teoria studiata a scuola da ragazzi, non mi posso permettere reinterpretazioni e lo sono in una maniera abbastanza classica, infatti avrai sentito che dò dele soffiate per scandire il tempo. Intendiamoci anche coll'armonica si pole fa casino, tipo correre troppo o rallentare troppo ma ci sono canzoni che rallentandole e piegandone le note (quando l'armonica gnaula come n gatto) doventano meravigliose.
Dino ha alle spalle anche conservatorio oltre a diverse  lauree che non ha mai usato se non pe puliccisi 'r culo. Ha un orecchio assoluto e conosce la teoria musicale alla perfezione. Il su strumento principe è il piano ma da ragazzo il piano se lo potevano permette i figli di papà e allora lui sonava la chitarra e t'assicuro che dai pezzi di Jimmy endricse ai classici di Segovia un gli riesce difficile niente, tranne staccasi dal bichhiere e piglià in mano lo strumento. In questa versione dela Vie, suona all'a mericana jazzando un po' e aggiungento delle fioriture che rendono il pezzo molto personale. Io e lui si sono creati tantissimi jingles che magari senti ancora in qualche pubblicità e qualche canzone italiana di bona fama è stata scritta e musicata da Nado e poi venduta per du spicci a gente che aveva la fama ma poche idee e confuse. Non ci dispiace per non essere saliti noi sul palco, c'importa na sega, ma pe ave chiesto una miseria. Per chi le desiderava e per Patty (complimenti per l'eleganza, ho visto la foto dela tu pagina) che ci incoraggia  sempre: queste sono le parole della  versione ironica che ne feci io al barre l'ho persa ma a memoria riesco a ricomporla nell' essenziale. Era dedicata a una ragazzona di Sciangai (una zona popolare di Livorno) che aveva presa na cotta per me e mi levava il respiro, meno male la mise ncinta n'altro e la sposò senno stavo lustro.

Un abbraccio a tutti da Dante

Dé che   vita è questa qui?
è un vaso di pipì
e io c'ho messo i piedi lì
se mi sento un poco giù
mi telefoni tu
e dici che mi aspetti
ma se salgo sul tranvai
per venir lì a Sciangai
io gia mi sento in croce sì
e quando
infine sto 
con te
io non lo so perché
però mi sento in croce sì
Io ti guardo da Lassù
però non son Gesù
che perdonava tutti
così guardando verso te
ti dico solo che 
sei la mia croce sì

5 commenti:

  1. Grazie del chiarimento, sono di Salerno ma nella mia genealogia c'è una bisnonna di nome Viviana nata a Porto Santo Stefano. Se dovessi visitare Livorno vi chiederò delucidazioni per la ricerca del Bar Nado. Grazie per le delucidazioni. Il pezzo con la chitarra è stupendo e si sentono i virtuosismi ma la malinconia dell' armonica mi contagia assai.
    Un caro saluto
    Viviana

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  2. Scusate ho fatto una ripetizione le seconde delucidazione che ringraziavo si riferivano alla info sul tango
    grazie ancora
    Vivy

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  3. Grz Dante troppo buono è roba vecchia ormai quella.Carinissima la canzoncina . Purtroppo sono in corsa ma vi leggo sempre volentieri
    Baci Patty

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  4. Dino suona meravigliosamente ma l armonica di Dante mi fa un effetto che non so descrivere
    Io 'ste cose devo salvarle, non so come
    Di salvato ho solo quel valzer che sapete, ha ee me un significato particolare e ogni volta che lo ascolto è come fosse la prima
    Buona serata!

    RispondiElimina
  5. Dino suona meravigliosamente ma l armonica di Dante mi fa un effetto che non so descrivere
    Io 'ste cose devo salvarle, non so come
    Di salvato ho solo quel valzer che sapete, ha ee me un significato particolare e ogni volta che lo ascolto è come fosse la prima
    Buona serata!

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