sabato 20 aprile 2019

fatevi i gatti vostri 1266 " Un latino che un mi torna"

Siamo in treno io e Dante. Lui dorrme io scrivo sur telefonino tanto pe inganna l' uggia del viaggio. Tra poco più di mezz'ora s'arriva. Il silenzio di dante mi mette a profondo disagio ma gli voglio un gran bene e Dino m'ha detto e ridetto che a rompegli i coglioni è peggio. Non è che sia scostante o ndisponibile, si da da fa aiuta come sempre e come ha sempre fatto ma è come se se quella dote di gioia che aveva sempre di riserva fosse evaporata all' improvviso. Ieri ir mi babbo n' ha detto: 
" ma che progetti hai Dantino?":
"d'aspettà" ha risposto lui.
"D'aspetta ché ?"
"l' eventi"
"si fa ala sverta a dì l' eventi ma di quali t'importa?"
"boh importanti n'ho pochini ma doverosi alcuni ce li ho
devo aspettà di sotterà Ito, Balena er Ciampi
poi spero di stiantà o d'ave cervello pe andà in mare un tornà più o ala peggio pe  tirammi na fucilata"

"Boia de ma a Holly un ci penzi ?"
"mica ho detto che deve succede domattina! Pol' esse tra un mese, n' anno dieci anni, vent'anni ma la sequela è questa  vella che m'aspetto, del resto un è che un penzo a Holly e a mi nipoti ma Holly ha 17 anni meno di me e se la rota gira giusta  sotterrerà me o meglio mi darà foco."
"Che allegria!"
"Te lo ridico: Se è così vol di che anderà tutto pel verso giusto
Ho messo il Ciampi un poino prima di me perché un è bono a fa na sega e armeno io sarei bono a bruciallo e a spargelo ammodino ma se dovessì partì io prima di lui vor dì che ni darai na mano".
E questa è l'aria che tira quando ti risponde perché per lo più fa finta di un sentitti.
Poi per carità  è un omo no d'oro, di più, con tutti i problemi fisici che ha ci ha rimesso du tutti i gazebi ha risaldato la veranda a restaurato le seggiole che stanno di fori e le mangia ir sarmastro e ha perfino riguardato i freni al furgoncino del barre, operoso e bravo come sempre ma zitto e senza tirà nemmeno na bestemmia.

Ma voglio tornà ala topica che dà titolo ar poste:
proprio ieri sera, ascoltando la rubrica di barbara Palombelli su rete 4, cosa che non faccio di solito perche mi sta sule palle lei e anche rete 4
 ho sentito Minoli, ospite,
chiosare " nomina....."
sentenza subito conclusa dalla Palombella Rutella con:  "consequentia rerum"

Il contesto riguardava il fatto che il dar notizie in un certo modo da parte dei media nazionali possa influenzare il corso di certi eventi, non ultimi quelli legati a borsa ed economia.

Il Ciampi era assopito sul mezzo litro di rosso e Dante raccomodava un armonica coltellino da tasca schivo e taciturno.

"Un mi torna quarcosa" ho detto io "a orecchio un mi torna" ma siccome ir latino l' ho sempre pigliato ala leggera sebbene avessi 8 ho messo al mio dubbio un interrogativa finale che chiamava in causa Dino e Dante che ebbero modo di aver alla cattedra Latinisti di vaglia al tempo delle loro esperienze scolastiche.

Dante s' è defilato subito con un "cosa cazzo voi che capiscano loro lì...."
Dino invece ripresosi dal torpore s'è impegnato un po' di più

"Se un mi sbaglio Lo dice Dante, l' Alighieri, da quarche parte ripigliando un classico latino ma loro lì hanno pisciato fori dar vaso: Minoli colto è colto ma  è rincoglionito e lei sa ci voi fa.. un ha mai capito na sega."

"nomina consequentia rerum vorrebbe dire..." seguita a r Ciampi " che gli appellativi son conseguenza delle cose o dei fatti"

 e mi cita biascicando ora che ni dov'esse tornato ir secondo pezzo di memoria:

"Nomina sunt consequentia rerum.
I nomi sono corrispondenti alle cose.
Giustiniano"
con relativo esempio ad uso di chi è duro a capì:

"quindi se una la da a tutta Livorno è normale che la si appelli tegame o tegamone
e che se uno è piccino per natura e dna lo si possa chiamare tappo o corto"

"vero è anche secondo una lectio più compricata che a forza di dire che una è un ber tegame  magari si sparge la voce e a Livorno la gente comincia a trattalla come un tegame"
 

O senza voler esse maliziosi  e parlà sempre di topa e der modo di distribuilla si potrebbe presempio penzà a:
ippopotamo che dar Greco vol di cavallo der fiume ippos popotamou lo si ottiene come lemma descittivo di come apparisse  l' ippopotamo ai naturalisti dell' epoca

ma secondo ir Ciampi in tal caso

la sententia dovrebbe esse

"nomina acta creant"
oppure opinio nominibus relata

quindi dando per buono che quanto asseriva Minoli sia vero ovvero sia una discreta ovvietà e cioè che  diffondere una notizia alterandola o colorandola a proprio piacimento possa produrre effetti simili a quelli che produrrebbe se fosse vera

mi par proprio che la citazione scelta non sia stata la migliore

dato anche il contesto

Voi che ne dite?


Tra 28 menuti siamo a Venezia 
Baci a tutti

Zanza


2 commenti:

  1. Non ho assistito alla trasmissione quindi considere fedele restituzione quanto riporti.
    Chiara l' intento dimostrativo sul quale condivido il giudizio di ovvietà espresso da Zanza l'artefatta vulgata spesso fa creder vere situazioni che non lo sono.
    Il motto non è appropriato in quanto consequentia non può esser forzato a significare
    "fanno conseguire"
    Forse a Minoli piaceva l' idea ma da quel che evinco non ha concluso probabilmente conscio in articulo mortis che qualcos non tornasse. La Palombelli ci si deve essere buttata " a Palombella" omen nomen

    Cari Saluti e auguri di serenissima Pasqua
    Giovanni Martinelli

    RispondiElimina
  2. Chiedo venia appena cliccato l' invio del commento mi rendo conto di non aver ringraziato Bobby per aver provveduto ad inviarmi il pass di accesso alla Biblioteca d' Esserino
    Grazie ancora
    giemme

    RispondiElimina

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