lunedì 21 dicembre 2015

fatevi i gatti vostri n. 644 " la capanna dello zio Dante"

Oggi tocca a me, zio Dante è andato a raccoglier legna per la stufa e nonostante io e Bobby che lui ormai chiama "i borghesucci capitalisti" ci fossimo offerti di provvedere al combustibile al vibno e ai liquori per tutte le feste, non ne ha proprio voluto sapere. Comprare la legna già tagliata? Un' onta e che uomo è uno che compra la legna al supermercato? Poteva andare per il cambio merce quando arrotava le lame al produttore di combustibili ma ora che il tipo è fallito e si è ammazzato per i debiti di confezionato non vuol sentir parlare.
"Sapete perché questo cazzo di mondo va male?" attacca "Perché ormai si vive per il consumo, tutti sognano un lavoro ma sapete per che cosa? per spendere, ma dico io se uno non coltiva di proprio o non pesca o non ha animali è normale che compri carne, pesce e verdure ma il problema mica sta qui eh nooooooo......"
e allora quando zio Dante la mette così c'è da aspettarsi un' orazione ciceroniana:
"Mica vanno porca miseria  (eufemismo) a comprare ai mercati generali, vanno a comprare le zucchine a due euri e mezzo e i carciofi a settanta centesimi. Guarda guarda qui!"  e ti mostra una cassetta di carciofi stupendi  5 euro 25 " li ho pagati e non mi pare che me li abbiano tirati dietro, i cavoli l'ho pagati 35 centesimi al chilo e le zucchine ad avergli dato un euro e 15 mi pareva di aver subito una rapina perché cazzo lo so quanto costa la roba e so quanto va al contadino e quanti ricarichi ci si mettono sopra. Smettete di comprare la roba fuori prezzo, che la diano al maiale!Che diamine  è anche un diritto che chi piega la schiena incassi ! Ci mancherebbe ma tutti i parassiti che si pongono nell' intermedio per me possono crepare. Ecco  eliminare il parassitismo da questa società del cazzo ecco cosa bisogna fare!"
 Io mi rendo perfettamente conto che il suo discorso è pulito ma sono nata in altri tempi dove il valore aggiunto è la legge e internet una risorsa primaria e me ne sono resa conto quando ho cominciato a farmi le sopracciglia e a darmi il rossetto, tutte cose inutili vero, dento mi sentivo a posto per come ero, nature anzi se devo dirla proprio come me la sento il momento in cui mi sento meglio è quando mi tuffo in acqua e riemergo con un costumino da due euri no logo, ma ho capito anche che dovevo vivere e che se tutte le mie amiche seguivano la moda e andavano alle feste, in qualche modo, magari senza essere l'oca plagiata, con una buona dose di consapevolezza e di vari distinguo, anche io dovevo assoggettarmi alla maledetta "norma".
"Brava brava"  mi fa lui  "fai bene  anco te a genufletterti ai dictat del monopolio di quei quattro finocchi che si chiamano stilisti" e quando lo richiamo al fatto che l' epiteto che usa non è tanto carino anzi non è proprio da lui  ribatte che non gliene frega un cazzo di cosa si infila nel culo una persona per lui ci si possono mettere anche un albero e chiamarlo tesoro  ma quando fanno delle lobby e gestiscono in maniera monopolistica un business allora sì  che gliene frega e l'ammazzerebbe tutti insieme a i politici perché chi prende 300000 euri al mese e ruba bisogna no ammazzallo bisogna levagli tutto e mettelo a lavorà cor una pala 22 ore al giorno e du ore a contà il lavoro che ha fatto.
Insomma un delirio innaffiato da bicchieri di vino e madonne in tutte le salse.
Poi ha detto che sarebbe andato  oltre Marghera dove avevano tagliato degli alberi per costuire e li avevan lasciati per terra in attesa di buttarli via. "Ci faccio la legna per tutto l'inverno" ha detto prendendo l'accetta e una sega e poi è sceso cantando "La cambio io la vita che...."
Adesso che sono grandicella ho forse ridimensionato il mito dell' eroe del quale mi son pasciuta durante l'adolescenza e che lo zio ha sempre rappresentato a 360 gradi  ma  l'aver ridimensionato l'accettazione incontrastata  mi ha riempito ancor di più di tenerezza per quest' ultimo lottatore. Capisco  e mi sento in sintonia con la sua vita piena di sconfitte e purtuttavia  indomita.
Ormai ha 62 anni e il tempo lo sta rendendo quasi antico  ma quando ti da la mano te la spezza in due e fa ogni cosa col piglio di un ragazzo, in confronto io e mio fratello che comunque non facciamo parte dei bamboccioni e ci siam levati da casa a 14 anni sembriamo rammolliti.
Bobby mi diceva ieri che gli inglesi in confronto non fanno niente, lavoricchiano, parlano molto, bevono di più ma ad uno come lo zio darebbero quattro stipendi e devo dire che gli australiani lavorano sì, ma mica poi tanto anzi, se lo fanno bastare e come il lavoro. E allora com'è che Australiani e Inglesi stanno parecchio meglio che in Italia?
 Io ho una risposta semplicistica l'ho  e più tempo passo all'estero più me ne convinco, loro  mantengono molti meno parassiti e fondamentalmente sono più onesti. Qualcosa rubicchiano anche loro, qualche evasioncella la fanno ma robetta! Davvero poca cosa in confronto a ciò che avviene qui. Sono belle giornate queste del rientro a Venezia, in casa fa caldo e nelle calli fa il giusto freddo quello che ti permette di camminare 20 minuti e poi ti spinge in un bacaro a bere un' ombra. Quando rientri a casa la stufa è il massimo del godimento. Lo zio ha  venduto una stufa a pellet che avevamo ed ha portato dalla Toscana una vecchia cucina economica di quelle col forno, la vasca dell' acqua calda, i cerchi e la piastra per cucinarci sopra e perfino la raggiera sul tubo per mettere i panni ad asciugare che delizia!



Un abbraccio a Tutti

Dani

qui di seguito metto il finale del racconto di Ito per chi lo volesse riascoltare!

1 commento:

  1. Tuo zio, cara Dani, ha perfettamente ragione. E' un giusto ma non viviamo in un mondo giusto e ragionevole. Ho pochi anni in meno di Dante e soon contenta di essere arrivata e di non aver ancora molto da andare. Non mi piace quello che vedo e non posso far nulla. Morirò amareggiata per sempre. Grazie degli audio. Ma chi siete, i miei angeli, i miei magi, i miei amici sconosciuti. Mi state facendo piangere cavolo

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