giovedì 13 agosto 2020

fatevi i gatti vostri n. 1575 "Tromba Marina intervista su un caso di stato"

Molti anni fa il Vernacoliere storica testata satirica labronica venne sequestrato perché a detta dell'allora pretore di Livorno nel periodico "era stato reiteratamente fatto cenno all' organo sessuale femminile associandolo a battute di dubbio gusto offensive della decenza e del comune senso del pudore"
Mario Cardinali che ha il pregio di aver risposta breve e ironica in qualsivoglia circostanza nella locandina che succedeva al periodo di sequestro durato non ricordo quanto, fece scrivere in caratteri normali a seguito dell' ordine del pretore relativo ecc ecc. prendiamo atto che:

TOPA   UN  SI     POLE    DI'

Che c'entra questo con Marina ed eventualmente con Bobby?  
"C'entra c'entra- bofonchia il Ciampi già mezzo briaco- c'è entrato e ci rientra avoglia te se c'entra!".

A Livorno va così si cerca d'essere seri seri ma ci scappa sempre la carnascialata.
 In realtà l' intervista c'è stata e l' ho fatta io a Marina iersera che era guasi l' undici  perché dopo le prime parole che s'erano scambiate noi due e qualche battutina di troppo dela mi mamma der mi babbo e di Dino era uscita impuzzolita dal barre e aveva dichiarato ala su sorella e a Samatta che in quer covo di guardoni bavosi un ' c'avrebbe messo più piede.

La reazione era forse un tantinello esagerata ma anche Bobby era rimasto visibilmente seccato dall' atteggiamento della platea e della sorella che lo aveva preso pel culo fin dal primo ingresso dopo la gita in Corsica. Così ho pensato di chiamare Marina e di chiederle di manifestare pubblicamente e ufficialmente i motivi del su risentimento attraverso un' intervista. M' ha mandato n culo du volte ma ala terza ho giocato la carta vincente dicendole:
"O a me bella un m' avete mai meleggiato te e la tu sorella? Un avevo ancora finito r lutto pel Cispia che mi avevate appioppato mezza Livorno come compagni di coscia e per di più sapendo bene che un era vero, in una terra che esporta tegami reali m'avete trasformata in un tegame virtuale! O che v'ho tolto r saluto e l' amicizia io?"
"Va bene hai ragione- ha detto- anche se noi si faceva per tiratti su, magari esagerando".
"Allora si fa così io te la metto n forma d' intervista e te spieghi tutte le tu ragioni e anche i tu diritti di un volé più rotture di palle sull' argomento. Stasera ci si vede davanti a du ceresse e io scrivo".
E la sera ale 10 e mezzo  è arrivata così attopata e così carina che ha fatto venì r torcicollo ai pochi avventori del barre ma Bobby era andato a letto da solo, a detta di Dani perché gli doleva ir capo.
"Boia Martina (la chiamo cor su nome vero nell' intervista) peccato un avé la televisione saresti da prima serata!
"Te continua a pigliammi pel culo poi vedrai ndo te la tiro la birra"
"OK OK allora: tu fai parte della compagine storica del barre ne conosci il gusto esagerato per la burla e lo scherzo, penza a quanto s'è pigliato pel culo il Ciampi che da giovane si faceva fa pompini cor guanciale sul viso e poi pela storia di Costanza e le prese pel culo che ha avuto Dante pe la musica pe le su nvenzioni e pe mille altre cazzate, com'è che di questa cosa ti ci arrabbi tanto?"

"Non è che non capisca lo spirito del barre ma fine da subito mi pare ci sia stata na punta d' invidia da parte di voi amiche"

"Va bene pole anche esse, era la seconda estate che s'era tutte attorno a Bobby e te all' imprivviso giochi l' asso di briscola senza avecci detto: ' o bimbe ci voglio provà io' comunque  almeno da parte mia era un commisto di ammirazione"  "e poi?"

"Poi l' occhi addosso e tutto r blogghe e perfino i lettori che aspettavano notizie nemmeno si fosse 
Kate e Williamme o Harry e Meganne capisci che pe na persona riservata come Bobby è stata na grossa rottura di coglioni."

"Che un gli ha fatto funzionà r giocattolo?

Ma no scema a quello c'ho penzato io".

"Boia mi dimenticavo che coli strumenti a bocca ti ci sei diplomata ar Mascagni".

"Merda te e chi la pensa come te".

"Ndiamo avanti, cosa t'ha  rotto di più le palle?"

"Ascorta Zanza questa un' è n' intervista! Mi pare na schermaglia di battute der cazzo".

"Forse hai ragione. Allora per benino dai te la faccio come prassi vole. Chi sei? Che fai? Quanto pesi? Quanto se arta? Come ti senti? Parlaci di te Marti."

"Mi chiamo Martina il cognome un serve, ho 27 anni, sono alta 168, peso 50 chili,  le mi misure sono 75   60  70,  ho partecipato a Miss Livorno sono arrivata 49a su 90 dunque un mi pare d'esse sta gran topa. Ho fatto r liceo classico parallelamente ai primi anni di conservatorio nel quale mi sono diplomata in tromba e trombone".

"Perche sti strumenti Marti?"

"Il nostro nonno sonava il trombone nell' orchestra della rai e c'ha messo la passione fin da piccine ha prencipiato Daria che ha 2 anni più di me e io gli sono andata dietro".

"Continua vai benone".

"Mi sono iscritta all' università a veterinaria ma ho dato solo 6 esami finora e non so se finirò mai".

"Parlaci della tua vita sentimentale".

"Inesistente. A parte i fidanzatini del liceo non ho mai avuto un ragazzo fisso".

"Tutti altalenanti? 

"Diciamo pochi altalenanti perché se dici che hai avuto una cinquantina di partners a Livorno sei come na troia di cartello e su questo voglio dilungammi, le mi amiche sposate o fidanzate dicano mediamente di trombà dalle 2 ale 4 volte ala settimana che fa dale cento ale dugento volte l' anno
ora na ragazza che non  è sposata o fidanzata perché dovrebbe avé delle esigenze diverse? Siamo sempre ar mondo che se tromba un omo è un ganzo e se tromba na donna è n tegame? Nel 2020?
Ammé la passione non m'è mai scattata come l' avevi te ad esempio pel Cispia o la mi sorella per quel briaco di George. Lei l' ammazzerebbe luilì ma però ha una tale attrazione che regge anche da un casino d'anni. Ammé per ora non m'è capitato d' innamorammi così, dovevo morì vergine? Ovvio che so attratta dall' intelligenza e anche dar fisico di certi maschi quindi quando è capitato ci sono andata nzieme, ho visto che une scattava nessun sentimento e ho smesso perche il sesso fine a se stesso mi pole piacé na vorta, due, dieci a esagerà, poi mi rompo le palle e mi chiedo 'ma che ci sto a fa io con questo?'  "

"Lecito dunque che noi si pensasse a qualcosa di diverso con Bobby"

"Lecito sì... magari c'ho pensato anche io. Bobby è bellino ha bone maniere, è colto e non lo fa pesare, è pieno di mille attenzioni.

"Ma a letto un è il tu tipo?"

"No no un gli manca propio niente e ci so stata bene anzi benone  e mi pareva anche lui con me".

"E allora?"

"E allora hai presente quando d'agosto vai a mangià il comero ala bancarella del cocomeraio che c'infili ir viso e ti gocciola tutto gù pele poppe, bene quella secondo me è passione".

"E nvece?"

"Hai presente nvece quando vai a beve un tè cor una amica e il tè è perfetto e i pasticcini eccellenti ma
ma un te ne versi addosso nemmeno na goccia e lo sorseggi con gusto e dici che è il miglior tè che hai bevuto. Spero di avetti fatto il paragone".

"Ho capito perfettamente, io sono una da cocomero"

"E anch'io".

"Ma allora con Bobby che farete?"

"Ognuno la su vita ma un' è mica detto che un tè perfetto si debba beve na vorta sola nela vita? Ci so momenti in cui lo desidera più d'ogni cosa al mondo e un aereo pe Londra si piglia anche co 50 euri".

"Posso scrivere L' amante elegante e distante?"

"Lo merita a pieno titolo e ne parlo solo perché non c'è una sola cosa che in Bobby sia sgradevole anzi è in assoluto il ragazzo che mi è piaciuto di più fra i pochi (scrivilo grosso POCHI) coi quali ho fatto l' amore".

"Non sarebbe meglio dire sesso?"

"No davvero io  non so fare sesso solo di per sé, per quello mi dissocio da quei commentatori che hanno parlato di una lavata ecc. Non è il mio caso. A me se non mi apri quello che ho tra le orecchie col cavolo che mi apri quello che ho tra le cosce. Con Bobby ho parlato a lungo, ho scherzato, abbiamo filosofeggiato sulla vita e sulla morte, sul senso dell' esistenza. Abbiamo cantato insieme, abbiamo fatto il bagno nudi di notte e ci siamo amati al meglio di quanto sapessimo fare. Ho un forte sentimento e una forte gratitudine per ogni momento passato insieme quindi il fatto che non si sia una coppia per me non vuol dire un cazzo".

"Ma se Bobby fosse stato a Livorno sempre disponibile?"

"De se e dei ma... lo sai Zanzina. Bobby è così perché è realizzato nella sua vita, a Livorno sarebbe un frustrato disoccupato ala fine doventerebbe come Dino"

"E allora perché un vai te a Londra?"
" Perché lì la disadattata sarei io".

"Quindi queste complicazioni di carattere geografico occupazionale possono limitare quella che potrebbe essere una bella storia d'amore?"

"Io non la vedo come una storia d'amore, se mi chiedi se desidero Bobby ti dico di sì. Se mi chiedi se lo vedo come l' uomo della mia vita ti dico di no, perché io non mi vedo accanto a un uomo seppure con le qualità di Bobby."

"Sai che Bobby leggerà. Preferisci che strappi questi appunti?"

"No credo di aver detto solo del bene di lui e penso che qualora trovi una compagna per la vita lui possa essere quanto di meglio una donna possa desiderare".

"Una donna che non sei tu".

"Zanza io ho 27 anni non ho voglia di pensare a figli, casa e cazzi vari, voglio suonare in giro per il mondo voglio capire il senso della vita e non voglio dargliene uno preconfezionato che dovrebbe andar bene solo perché va bene a molte donne".

"Ok la penso come Te Marti  Grazie".

La birra è finita anzi ne abbiamo finite 3 a testa, la pagina del notes anche. Trascriverò domattina. Martina mi ha convinta può stare al bar Nado, covo di disperati, con pieno diritto.

Zanza










7 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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  2. Forse per un matusa come me potrebbe sembrar complicato comprendere le pur bene argomentate ragioni di Martina ma non lo è, nel 68 avevo 19 anni e ne fui investito in pieno. Fu conflitto fra l' educazione militare ricevuta in famiglia e le istanze libertarie che respiravo a pieni polmoni ma vinsero quest'ultime e ne sono felice. Poi incontrai l' unico e sfortunato vero amore della mia vita e in questo mi sento vicino a Zanza ma sono rimasto della convinzione che anche gli amori indissolubili sono stereotipi che fanno più male che bene. Se avessi avuto una figlia non mi sarebbe affatto dispiaciuto sentirla ragionare come Martina.
    Buona Giornata
    Giovanni Martinelli

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  3. Molto interessante questa intervista. Sono d'accordo sulla maggior parte delle osservazioni fatte da Smartynello sebbene io sia nata in epoca assi post sessantottina. Ogni volta che si parla di libertà e diritti delle donne ci sono e mi schiero. Le considerazioni che fa Martina sulle proprie esperienze e aspettative sono individuali e da rispettare. Il "grande amore" non deve necessariamente essere qualcosa di perfetto ma almeno quella gioia di intingere la faccia nella fetta di cocomero (quanto mi piace sto paragone) la deve dare. Poi nel lungo periodo è forse meglio un ottimo tè o forse una mezza cassetta ceres che si dice aiutino a buttar giù tutto. Anche le relazioni amorose compreso il matrimonio sono dei compromessi, non a caso si parla di contratto matrimoniale.
    Baci
    Patty

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  4. Ciao Zanza,
    Mi voglio scusare con Martina perché nei commenti di ieri ho quotato il proverbio meneghino riportato da Lucia ovviamente non pensavo neppure lontanamente che Martina fosse una ragazza di quel tipo ovvero il cui unico problema è la doccia dopo. Volevo rimarcare che alle storie di sesso che è bene ci siano non bisogna poi dare troppa importanza ma l' ho fatto malamente e non tenendo conto che c'era alta possibilità di essere fraintesa quindi faccio ciò che mi par giusto fare mi scuso col cuore con Martina che tra l' altro ha dimostrato con questa intervista di associare a un intermezzo piacevole anche molti altri fattori che riguardano lo spessore della percona con la quale ci si interfaccia, il modo di fare, la condivisione di momenti emozionali comuni come ascoltare il mare di sera e godere delle sue acque. Complimenti! Mi arrivano in pronto soccorso ragazzine che si sono fatte una decina di shottini verdi blu, rossi, poi hanno fatto sesso nei cessi della discoteca e non ricordano con chi e come, alla fine hanno collassato.
    Sentire invece la rivendicazione di libertà fatta in modo intelligente e di una donna a tutto tondo fa bene al cuore. Grazie
    Anna

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  5. @ smartynello
    @prencentrence
    @Anna Ferrari

    Grazie per le belle parole che avete speso in favore delle posizioni di Marina sono certà che le faranno piacere
    Zanza

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  6. PREMESSO
    che, come stabilisce il Primo Punto della carta de' diritti dell'Uomo e pure della Donna, ognuno in questo genere di questioni ha il pieno diritto di gestirsi come gli pare e piace e ci mancherebbe altro
    capisco benissimo il punto di vista di Marina, e pure quello di Zanza.
    "Ma come, io e te s'è condiviso tutto, anche i tamponi e gli assorbenti e la pillola del giorno dopo e ora improvvisamente non mi dici più niente e fai la ritrosa e la pudica?".
    Ebbene sì, qualche volta si preferisce chiudersi in dignitoso silenzio e si trova irritante qualsiasi domanda. Ci possono essere un sacco di motivi tutti validi, ma qui c'è anche il fatto che il Gruppo è coinvolto con ENTRAMBE le due persone: mettere il letto in piazza diventa un po' complicato e un sacco di battute e di commenti che in altre occasioni si sprecano e si condividono con gioia e con piacere improvvisamente diventano assolutamente fuor di luogo e anzi risultano assai indelicati.
    E allor conviene che ognuno si cucini delle gran teglie di cavoli suoi e sorvoli garbatamente. Cosa fare e cosa non fare lo decideranno i diretti interessati, e non è detto che gli serva il vostro aiuto.
    Ecco, io la riassumerei così: domandare non sempre è lecito, non rispondere non sempre è scortesia 😃

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