Un uccellino cadde dal nido
aveva freddo e tremava tutto
proprio mentre dubitava di potersi salvare
una mucca gli fece la popò proprio addosso e quasi lo ricoprì
l' odore era nauseante ma la cacca era bella calda
e l' uccellino, ripreso animo, cinguettò forte
un gatto che passava lo sentì
e con la zampa lo trasse fuori
da quella poltiglia
l' uccellino pensò ad un miracolo
ma il gatto vinta la repulsione per il contorno
pensò che non mangiava da giorni e
ingoiò l' uccellino in un boccone
la morale è questa
non tutti quelli che ti mettono nella merda
lo fanno intenzionalmente o sono nemici
non tutti quelli che ti tirano fuori dalla merda
lo fanno per
buon cuore o sono amici
ma soprattutto
quando sei nella merda
che cazzo canti a fare?
Dante
sabato 14 marzo 2020
2 commenti:
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Questo post poteva anche essere intitolato "dell' ironia". Probabilmente la storiella afferisce a un bagaglio narrativo che trova in Dante un eccellente depositario e un brillantissimo divulgatore. Il recuperarla come favola ironica a proposito della situazione attuale rappresenta la sua tipica zampata da gatto. La tv ci mostra gente che canta dai balconi quasi ad esorcizzare i morti accatastati fuori dalle imprese di onoranze funebri,
RispondiElimina"Ci salveremo" si grida sperando di non finire tra gli accatastati. Capisco bene Dante
bisogna ridere e molto quando c' è da ridere e piangere quando c'è da piangere o almeno comprendere bene le situazioni senza lasciarci manipolare dai media, dai politici, dai tecnici. Qualcuno ci ha messo nella m, forse senza volerlo, qualcuno dichiara di volerci tirar fuori e non è detto che tutti parlino col cuore in mano (parlo di borse, banche, altri paesi ecc.) ma soprattutto c'è poco da cantare.
Giovanni Martinelli