sabato 5 aprile 2014

Fatevi i gatti vostri n.553 "roba vecchia riletta da me"









Sono dal patriarca. Purtroppo martedì gli è  impazzita la pompa e andava oltre 200  battiti al minuto. Pare che la vecchia scorza abbia retto ma ci ha fatto stringere il culo per la paura. Ancora non son potuto andare nemmeno da Ito.

Per l'impegno del sabato sera rimedio con un racconto tratto da vicenda vera che postai già su blogghespotte.

 

Stavolta aggiungo una lettura fatta da me.

L'immagine che accompagna la lettura è un mio cyberquadro e si chiama pentagor.

Pentagor è un'entità terrificante ma di fondo salvifica che accompagna i morti oltre l'arcobaleno nei prati dove regna il Gatto Eterno. Perché un demone? perché santi santerelli e angioletti mi stanno sulle palle e cercherebbero di dirottarmi verso i luoghi prescelti dai preti mentre io voglio andare tra i gatti e ci voglio trovare i miei amici, a costo di mangiare croccantini per l'eternità.

Un abbraccio da Dante



ecco il testo



Il Micio  era un soggetto bizzarro, nato una decina d'anni prima di me al secondo piano di una casa sulla cantonata dove la strada voltava repentinamente, aveva trascorso un' infanzia più o meno uguale a quella di tutti noi  e per quanto mi sovvenga alla mente le sue uniche peculiari caratteristiche eran quelle di chiamarsi come la sorella Licia detta la micia e di imitare benissimo il verso del gatto in amore. Io crebbi e andai via per studiare, lui rimase nell'area natìa, lavorava in fabbrica e appena usciva dal lavoro, si fermava da Nado senza nemmeno passare da casa. Tanto non aveva messo su famiglia e c'era molta più allegria al barre che a casa sua.   Cantava bene e si arrangiava con la chitarra sicché c'era sempre chi pagava un giro di vino per far capannello intorno a lui. Alle battute sui suoi rapporti con le donne rispondeva con una storiella che provocava ilarità tra gli avventori. "Sapete perché non ho moglie diceva?" e all' aria interrogativa degli astanti rispondeva: "perchè non ho la macchina".
"Dai micio cosa c'entra la macchina con la moglie?" chiedavan di rimando alcuni e lui
non m'avete capito proviamo a metterla così
"sapete perché non ho la macchina? Perché non voglio impegni e costi fissi quando mi serve chiamo un taxi svolge il sevizio che gli chiedo, lo pago e siamo tutti contenti."
qualcuno, più tardo chiedeva "e che c'entra con le donne?"
"colle donne fo uguale no?!" ribatteva il micio, "gli chiedo il servizio che mi necessita le pago e siamo tutti contenti". Si levavan le risa e forse nasceva anche un po' d'invidia in quelli che sapevano come, tornando a casa barcollanti, li aspettasse una di quelle tiritere che li facevan rimpiangere di averla presa la moglie.
Così quando tornai a visitare i miei, lo vidi una sera mentre teneva banco da Nado e rispondeva in rima a chi si metteva a tenzone con lui.
Poi lo persi di vista e fu forse un' anno dopo che il Tafàno (questo era Alvaro detto il tafano da cui ha preso il soprannome Riccardino detto il Tafanino e adesso Tafano anche lui, noto per aver fatto Livorno-Treviso inseguendo un perizoma intravisto sotto una gonna sventolante ai 4 Mori) che il Tafano,dicevo, mi raccontò dell' ultima impresa del micio.
"Pensa Dantino"* mi fa il Tafàno "che la mattina è passato davanti al barre e aveva una borsa di plastica cor un guanciale che sortìva di fòri. Nian chiesto:" 'O micio, ma che vai al lavoro cor guanciale?'.
"Boia dè" aveva fatto lui "io le cose le fo sur serio se mi trovano a dormì mica mi devan trovà nascosto, e allora mi porto anche ir  guanciale' perché un ci sian dubbi che dormo."
Nessuno si accorse, mi disse il Tafano,  che non s'era diretto alla fabbrica ma in fondo alla strada aveva voltato per la stazione. Il diretto delle 7 e venti per Grosseto separò la testa  dalla prigione del corpo e la fece volare via dove sempre aveva forse sognato di andare.

Difatti una sua canzone sentita spesso al barre faceva così

la testa vola via
dietro la fantasia
e sogna di castelli
di dame di cavalli
mentre lascia gli orpelli
del mondo ai pincopalli*
vola lontan la testa
e qui a Livorno resta
un nulla permanente
fatto di tanta gente.....


ndr.
per chi non mi conosce bene il mio nick a Livorno è Dantino perché son robusto
e vado giù benino di poesia tant'è che mi chiaman Dante Da' vini Diversi per non far casino con Dante da' versi  divini (in fondo io l'Alighieri si fanno due generi diversi).

Il micio è esistito davvero e la sua ultima impresa fu proprio quella narrata, la canzone l'ho scritta io.

pincopalli sarebbero le persone qualsiasi, viene da Pinco Pallino.

5 commenti:

  1. Madonna che pugno allo stomaco. Scrivi di vin/amente, Dante. E pure ascoltarti è un gran piacere. Grande. Se rinascerò verrò a cercarmi un moroso a Livorno, tanto si litiga comunque ma vuoi mettere sentir sbraitare con la vostra cadenza? Grazie a tutti voi, per questo ed altro e ci siamo capiti. Che cazzo, va a finire che oggi ci riesco, a piangere. Sarebbe ora.

    RispondiElimina
  2. Un abbraccio al Patriarca, dacci notizie.

    RispondiElimina
  3. Un saluto a te Dante e auguri al Patriarca!

    RispondiElimina
  4. E' una bella storia. Triste? Mah, non so se è triste. Forse no, in un certo suo modo modo. Finale a sorpresa, senza dubbio, però non triste.
    Saluti ^__^

    RispondiElimina

Il tuo commento è il benvenuto, ci fa sentire bene e ci incita a scrivere ancora GRAZIE
___________________________________________________
Se non hai un tuo profilo puoi commentare come ANONIMO scegliendo tale opzione dal menù a tendina (per conferirgli maggiore personalità puoi aggiungere la tua email)
Se non desideri comparire come ANONIMO hai a disposizione un altro modo semplice: apri una tua pagina qualsiasi su un host gratuito. Dopo aver scritto il commento seleziona la voce URL dal menù a tendina che ti viene proposto. Potrai inserire la tua firma o un tuo nickname e confermarlo scrivendo nella riga sotto l' indirizzo del tuo URL. I tuoi commenti saranno personalizzati e firmati. Un ulteriore modo, forse il più elegante di tutti, ma un po' più complesso è quello di aprire un blog, anche se non hai intenzione di pubblicare. Blogger ti guida passo passo alla creazione e ti farà aprire un account google. I passi sono parecchi ma se tu avessi difficoltà ti aiuteranno i nostri redattori o gli affezionati lettori.
_________________________________________________
COMMENTI PRIVATI: indirizzare a esserinoebalena@gmail.com
_________________________________________________