domenica 5 febbraio 2012

fatevi i gatti vostri n. 417 "alla ricerca del caldo perduto"


Eccoci qua, la domenica polare è arrivata ma con pochissimi disagi a Venezia. Non fosse per il freddo bestiale e l'impossibilità di scaldarsi abbastanza, si potrebbe dire che splende un sole di primavera che dà gioia all'animo. Ma battiamo i denti dal freddo. La vecchia caldaia del condominio non riesce lavorare al 100 per 100 forse nemmeno al 60. Per di più la tengono spenta per moltissime ore.La nostra mitica stufa è a corto di combustibile, in particolare da quando zio Dante ha smesso di fare l'arrotino per dedicarsi al greco. Come ricorderete, agli inizi della nostra saga, la prevalente attività di zio Dante era quella di pescatore e arrotino ambulante, attività, quest'ultima, ereditata da suo zio Aldemaro (coi nomi in toscana ci giocano a scarabeo). Ci faceva la fame e ci si è anche incasinato con le tasse che adesso stanno lievitando come il pane che zia ha gia preparato per la tavola domenicale. Nonostante gli introiti miseri però, amava quel lavoro nel quale aveva assistito lo zio, dedicandogli fin da piccolo buona parte del suo tempo libero. Ha costruito coltelli e pugnali piuttosto belli ma poi ha dovuto svenderli per far fronte ai guai. Nei suoi giri aveva trovato da affilare le lame a un signore proprietario di una fabbrichetta di pallets e ne portava sembre una bella scorta che riceveva come baratto del proprio lavoro. Poi ha diradato le visite dovendo fare le ripetizioni. Tre giorni fa, visto che la riserva era finita ha telefonato per passare a dare una controllata alle macchine e ricevere l' agognato combustibile ma il piccolo artigiano, nel frattempo, aveva chiuso e tra bruciare il Rocci e il Calonghi o patire il freddo abbiamo scelto la seconda soluzione.
La legna qui ha un costo proibitivo, la vendono come oggetto di culto per chi ha il caminetto in un salone sul Canal Grande. Così Dante ha deciso di andare oggi pomeriggio a tagliarne un po'. Perché la cosa abbia un senso ne deve tagliare molta. Infatti per raggiungere una area dove sia consentito il taglia deve muovere sia la barca sia il vecchio camper che bevono gasolio come spugne e qui il gasolio sfora 1 euro e 70. La barca fa 3 km con 1 litro e il camper 10 scarsi, a far fuori trenta o più euri è come ridere. Resterebbe la soluzione della catalitica ma una bombola qui costa 45 euri + 8 di trasporto e se vai da solo spendi poco meno.
Le pallets industriali forse sono la soluzione migliore ma anche quelle tocca andarle a comprare in terraferma, sono care e poi bisogna trasportarle. A conti fatti forse è meglio che lo si lasci partire con l'accetta e il pennato (così lui chiama un orrendo machete col quale sa fare dei giochi quasi da circo ai quali la zia e i gatti assistono con terrore). Già i gatti...loro hanno come sempre la meglio, la zia possiede una piccola borsa dell' acqua calda che funziona a elettricità.Nella la si vede come rigonfio sotto la coperta dei mici. Non consuma molto perché ha il termostato, la notte la usa per scaldare il letto. Adesso è tra le zampe di Balena e il fratellino gli sta ben addossato.
Buona Domenica da
Dani e dagli sconvolti  

2 commenti:

  1. qui la funzione di scaldino la svolgo io con un totale di 16 chili e 'n'anticchia addosso.
    e quando sono in posizione eretta i 16 chili divisi variamente per tre mi girano intorno alle caviglie, implorando che mi sdrai o almeno mi sieda.
    ben ritrovati.

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  2. Pensavo che voi vi sareste scaldati con Balena e Esserino, almeno avrebbero una funzione sociale :)

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