mercoledì 4 ottobre 2023

fatevi i gatti vostri n. 2019 "Che banalità!"

Non ci siamo con i tempi, barca in avaria, zia malaticcia io e lo zio a cerca di fare le consegne usando la sua che è agilissima ma troppo piccola per questo lavoro e oltretutto passibile di multa perché non omologata allo scopo. Per fare un giro che col mototopo della zia prende un'ora, adesso ne servono 2 e mezzo perché non c'è spazio per caricare più di tanto. La colpa è mia che manovrando,  con l' elica ho urtato uno scalino in pietra immerso in acqua. Non ho scuse, ci sono passata mille volte da quel rio e so che la scala entra in acqua per un buon metro,


quindi in quel passaggio bisogna tenersi  al centro e non rasentare la riva e se si incroci un'altra barca fermarsi un bel po' prima e lasciarla passare ma non c'ero con la testa. Lo zio ha già smontato l'elica e la sta raddrizzando ma è un lavoro di estrema precisione perché basta che una pala sia leggermente squilibrata per produrre vibrazioni poco sopportabili, peggiorare l'andatura della barca  e soprattutto incidere su linea d'asse e motore. Sono certa che riuscirà a mettere a posto tutto ma ci vuole un po' di tempo e pazienza.

Nel frattempo mentre mi aspettava in barca di ritorno dalle consegne ha scritto questi strani versi su un cartone

auguro a tutti voi  buone giornate

Dani


Che Banalità


Se la sorella morte corporale

colpisse solo menti senza eguale

o conducesse seco all'aldilà

i pochi eroi di questa umanità

confesso che mi sentirei onorato

nell'andar via 

vedendomi accorpato

a tanta prestigiosa compagnia

Ma inversamente a quanto io vagheggio

di sua ragion nello stilar la lista

non riesco a riscontrar nulla di peggio

sol ne ravviso la natura trista

con la sua falce abbatte  re e  pezzenti

uomini retti ed anche  delinquenti

non concepisce la diversità

ed io sospiro: "che banalità".

1 commento:

  1. Il verso è scherzoso e, per essere stato stilato tra una consegna e l'altra, appare anche assai ben costruito. Certo che per uno che ha i Diversi nel doppio patronimico, questa falce che pareggia le sorti per tutti deve apparire veramente come una banalità. Mi permetto tuttavia di osservare che se la morte non differenzia troppo gli uomini (e anche qui ci sarebbero dei casi particolari da osservare) certamente li differenzia la vita che hanno fatto. Dante sarà sicuramente ricordato da chi gli ha voluto bene e da tutti quelli che lo hanno conosciuto anche solo attraverso questo blog.
    Con affetto
    Giovani Martinelli

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