domenica 16 ottobre 2022

fatevi i gatti vostri n. 1960 "Alla ricerca dell' uccellone....."

Pare che nei giorni intercorsi tra le votazioni e questi, in cui prencipia a presentassi in Parlamento, Giorgia fosse guasi sparita. I giornalisti che la volevano ntervistà doventavano matti a cercalla in giro pe Roma. Appostati sotto a casa sua giorno e notte s' empivano di dolori pel contrasto di temperatura  ma nisba. Poi grazie a uno di Pisa che lavora ne servizi segreti ma un gli riesce di tené segreto neppure quando scurreggia lui o quando piscia la su moglie, è arrivata la rivelazione. Giorgia era in giro pell' Italia in cerca d' un uccellone. "Chiamala stupita" direte voi mie maliziose amiche, ma un è affatto come potreste avé penzato: l' uccellone oggetto dele brame di giorgia un era roba pele terre der tinaledi ma  era un aquila viva per la quale pare che leilì abbi scomodato anche r vuvvueffe . Sempre a detta der Pisano, però, resulta che l' abbino mandata n culo. Perché,  a sentì lorolì, l' aquile  ar vuvvueffe le sarvano  mica le vendano. Ala fine  ne carteggi de servizzi, accui ha avuto accesso la nostra fonte si riporta che si sia  dovuta rivolge a talebani che in Affeganistann d' aquile ce n' hanno da buttà via. C'era però il problema che i Talebani cor una donna si rifiutavano di parlacci e gliene importava na sega se presto sarebbe doventata presidente del conziglio d' Itaglia. R capo tàleba pare abbi commentato: "in quer paese di merda pieno di donne maiale che girano cor culo e le poppe di fori, di finocchi, di lesbiche e di omini che si caano addosso quando Baide gli fa "Bù" era normale che facessero comandà sta mezzasega di donna". Ala fine la parentesi affegana è stata accantonata e  Giorgia, s'è diretta a dei partnerri europei che l' hanno ndirizzata  a un imbarzamatore di Amburgo.  L'omo che si chia Dieter Balzàmer  aveva n' aquila mbarzamata conzervata religiosamente  fra na busto  di Hitle e na foto  di Mussolini. La trattativa dapprima sembrava difficile pe l' affezzione ch l' omo dimostrava ne confronti di quer pennutone mpagliato ma quando Giorgia ha spiegato che lei l' aquila la vole per rievocare il famosso uccellone che Benito eresse a simbole der fascismo ner periodo mperiale 


il bon tedesco, guasi soggiogato dala logicità di cotanta argomentazione, s'è messo sull' attenti , ha arzato r baccio e ha vociato "ai itle". Un saluto che mplicava anche n' accettazione ncondizzionata dela richiesta. Ha domandato solo n' intercessione  perché r su figliolo  possa presentare ar ministro dela tranzizzione itagliano, n' invenzione der su figliolo. Detto bimbo, che si chiama Adorfe,  è ngegnere ed ha progettato un forno che invece che a gasse funziona con deli specchi solari. In pratica ha ricicciato li specchi ustori che Archimede addoprava pe  bruciacci le navi che assediavano Siracusa. La parte innovativa pare conzista ner fatto che la temperatura è regolabile come quella che si usa pe la cremazione de defunti e allargando li specchi e dirigendoli opportunamente ci si possano brucià anche na ventina di perzone ala volta e uné necessrio che sieno morte si possan brucià anche da vive, berciano un po' ma il resultato è il medesimo. La cosa c'è sembrata un po' nquietante ma r pisano è n pezzo grossettino laggiù a servizzi segreti e se un ci si fida di lui di chi ci si fida?

Certo se la Meloni avesse ritirato fòri direttamente  la simbologia dell' aquilotto a guisa d' emblema e guasi come dichiarazzione d' intenti, sarebbe stato difficile accettallo o per lo meno Letta avrebbe detto che stilisticamente si poteva fa di meglio e Calenda avrebbe sostenuto che era un plagio perché l' aquila era stata inventata dar su bisnonno e lui ne deteneva i diritti, ma sapete come vanno le cose: per ora s'è dovuto accettà La Russa a fa r presidente der Senato e Lorenzo Fontana quello dela camera, du stinchi di santo cola mente aperta e liberale tutti e due. 

Già questo mi pare dimolto peggio di quell' uccellone che la presidentessa der conziglio non potendosolo mètte davanti se lo metterà didietro, ale spalle voglio dì un penzate sempre male voialtri costì.

Ho chiesto a Dino:

"E ora che si fa Ciampino?"

"E che voi si faccia bimba?" M'ha replicato, come i gesuiti che a na domanda ripondan co nantra domanda

"Un hai nemmeno un'idea Dino?"

"Boh vole dì che si sonerà "bella ciao", armeno si farà contento Santoro".

"Ma orami mi sa che sta cosa di Bella Ciao è nflazionata di brutto, Netteflixe l' ha messa addirittura come sottofondo a na lotta di bande rivali di teppisti."

"Stai bona bimba- m'ha ridetto- ora bevo, poi mi metto lì   cor pentagramma e  la rscrivo co tempi cambiati come se fosse na danza ungherese. Gosì garberà anche a Orbanne e se Dantino un mi fa bestemmià troppo si fa così:  io faccio tutto r contorno, r tu babbo ci fa la batteria poi si manda sta base a quelk popò di duro lassùe  e lui, forze dopo dugento, tentativi riescirà a fa la parte  solista coll' armonica, poi ir mixaggio e la ripulitura  le devi fa te nzieme a Samatta.


Nzomma credetemi ci s'è lavorato anche di notte ma il resultato c'è stato, armeno ar Ciampi gli è garbata tanto che ha detto: "Senti sto nato dancane sona meglio ora che è rincoglionito che quand'era pieno di fiato e poi volevo che l' armonica qui resultasse davvero r violino de poveri e devo dì che Dantino c'è riescito abbastanza". E allora  speriamo garbi anche a voi tanto più che se un dovessite avé l' occasione di cantalla in parecchi la potete ballà in due o anche da soli.

Bona Domenica

Zanza

8 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  2. Ho fatto casino, scusatemi elimino e riscrivo
    Ecco che Vi leggo freschi di stampa e sicuramente più vivaci dei giornali del mattino che continuano a inondare la casa di negativismo. Per carità credo raccontino il vero o per lo meno l'abbastanza vero ma non ne posso più. Quando ho letto il titolo pensavo che foste tu e Dani a programmare qualche gita a sfondo edonistico ed ho sorriso con complicità. Ma c'era di meglio e di più gustoso. Un post divertentissimo articolato su una ricerca spasmodica che alla fine deve accontentarsi di un aquilotto impagliato. Il Ciampi ha rivisitato Bella Ciao in maniera magistrale e Dante ha fatto dei miracoli. Io non so come si ballino le danze ungheresi ma ho già scritto a Victor Orbàn che mi venga in soccorso con una documentazione sul tema.
    Buona Domenica
    Patty

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Contagiato forse, da chi mi ha preceduto sono incappato in una serie di disgrafie che mi costringono a eliminare il commento e riscriverlo. Perdonatemi.
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    Confesso di esser diventato matto con questa storia del simbolo fascista. Ricordavo o almeno mi pareva di ricordare che nel periodo della vanità imperiale e della malcelata invidia per Hitler, il duce avesse introdotto quest'aquila sui cappelli dei gerarchi. Ne sarebbe tuttavia risultata un'aquila piuttosto goffa e con la testa grossa tanto che i romani ebbero a dire che si erano messi l'uccellone sul berretto. Bene pur con meticolosa ricerca non sono riuscito a trovare, in rete, alcun riferimento a questo fatto. Tu come sapevi di questa cosa? Mi interesserebbe molto trovare qualche pubblicazione in merito. Il post è condotto con rara maestria, efficacissime le creazioni dell' agente segreto pisano, del capo tàleba e di Dieter Balsàmer & son. Degna del miglior Vernacoliere la nota finale con accenno all'alternativa sul dove mettersi l' aquila. Bravissima. Il Ciampi è supremo nel rivisitare pezzi musicali ben noti dandone una restituzione innovativa e gradevolissima. Credo che Dante abbia superato sé stesso nella esecuzione.
    Buona Domenica a Voi tutti
    Giovanni Martinelli

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  5. Spiacente di non poter dare ragguagli in merito alla questione dell' aquila fascista. A lume di naso penso si trattasse dell'aquila dei Savoia ma non ne sono certo, quanto poi all'ironico appellativo di "uccellone" lo trovo assai coerente con le varie forme di dissidenza del periodo.
    Uno di questi episodi sono in grado di raccontarlo grazie a una testimonianza familiare: La mia nonna materna era di Saronno, patria dei biscotti Lazzaroni e mi narrava che in alcune pasticcerie o alimentari, su una pila di biscotti Lazzaroni si appoggiava la foto dell'incontro tra Hitler e Mussolini. Il post è divertentissimo e ben scritto. La rivisitazione del Ciampi un capolavoro e non posso, sapendo quanto difficile sia il piccolo strumento, non dire altrettanto della esecuzione di Dante. Notevolissimo anche il contributo di Ampelio alla batteria.
    Un caro saluto
    Giacomo

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  6. Un gran piacere leggervi e altrettanto ascoltarvi
    un abbraccio da
    Eliana

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  7. Bella ciao in versione ungherese è deliziosa, par di vedere le coppie che saltellano e giravoltano. Ci tengo però a precisare che l'aquila fascista è prima di tutto un'aquila imperiale, come quella che parla a Dante, per intendersi; e son sicura che la Giorgia, quando la cercava, proprio a quella dantesca faceva riferimento. Giusto? (uccelli di tutto il mondo, unitevi: non avete da perdere che le vostre catenelle)

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    1. Tanto per cambiare ho dimenticato di firmarmi, così faccio anch'io il commento doppio per dirvi che sono Murasaki ^_^

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