mercoledì 21 novembre 2012

fatevi i gatti vostri n. 457 "il naufragio della provvidenza"

il naufragio della provvidenza


dev'essere stata una sorta di tabe letteraria del tipo teorizzato da Gozzano ad avermi appiccicato addosso questo strano intercalare degli eventi modulato da un momento di gioia e cinquanta rotture di palle per non parlar delle disgrazie
sulle quali non abbiamo potere alcuno.

Tanto per ritonare alla letteratura, quand'ero ragazzo mi appassionai all' opera del Verga, non sapevo ancora di verismo realismo e annessi vari ma il leggere delle esistenze tormentate dei suoi personaggi mi faceva pensare che Aci Trezza in fondo potesse essere come un pezzo di Livorno, quello in pratica dove si viveva noi. Lavoro e disoccupazione mare e pescatori, sogni e avventure che il più delle volte sfumavano nel nulla se non in vere e proprie catastrofi. I Malavoglia poi, si chiamava Toscano all' anagrafe e noi si aveva un ramo familiare dei Malfatti, " Mal " comune nessun gaudio.
E ieri, quando mi sono deciso ad andare a vedere la mia barca che, a differenza di quella di Holly che sta vicino a casa, tengo in un canale periferico vicino alla stupenda Villa di Malcontenta l' ho trovata sott' acqua. Non proprio naufragata ma affondata sì. Vittima delle grandi piogge e del fatto che, affaccendato in ben più pressanti problemi, non sono mai andato a controllare la tenuta della copertura. Piano piano l'acqua piovana appesantisce lo scafo fin quando le murate si abbassano a livello del canale, a quel punto l' acqua esterna entra rapidissimamente e la barca affonda o meglio rimane a galla ma parecchio sott' acqua. Per tirala fuori  ci voglio i pompieri, o delle ditte apposta oppure c'è da tirare delle belle madonne col rischi di non farcela  perchè pensate a quanto pesa un metro quadro con un livello d'acqua si 10 cm... Un quintale !Eh sì ci starebbero sopra 100 cubetti da un decimetro ognuno dei quali tiene un litro che pesa un chilo. Ora la mia barca è lunga 4 metri e mezzo e considerate le curve  sviluppa un fondo di circa 3,5 mq e un altezza di circa 40 cm. moltiplicando il quintale per 4 e per 3,5 abbiamo 1200 chiletti di acqua che riempiono la mia amata Gora Gora.

 I veneziani quando leggevano il nome  mi chiedevano se per caso ci fosse stato un errore di trascrizione da Bora Bora che evoca l' idea di isole sperdute nell' oceano o da Tora Tora che rimanda all' attacco dei Giapponesi a a Pearl Harbour. Nossignori in Toscana la gora è di solito un rigagnolo o un bacinetto di raccolta d'acque fognarie che che di lì sgrondavano piano piano in mare o in un fiume, e la mia Gora Gora viveva ormeggiata in un tal sito prima di assurgere ai fasti della sua esistenza veneziana. A Venezia lei, rotta alle insidie del Tirreno mutevole e incazzoso si era abituata bene, con chiglia forte e decisamente larga e corta rispetto alle barche da laguna  che son state concepite a fondo piatto e strette e lunghe per portar carico senza ingombrare troppo i canali.
La prua tagliente in basso e quasi a semicirconferenza in alto serviva a fornire un piano d'appoggio per i palamiti o per le ceste delle reti ma qui in laguna fungeva da prendisole per due creando una certa invidia in alcune signore a bordo di barche di certo più belle ma assai meno comode per sdraiarsi.
Ora è li sotto, con un centinaio d'euri potrei chiamare una gru e farla alzare di prua per sgrondare un po' d'acqua. poi da un fianco e dall' altro e, eliminato l'eccesso d'acqua che la tien sotto, ultimare lo svuotamento con una pompa idrovora. Ma cento euri che poi tra menate varie diventerebbero anche 150 non li ho proprio e allora stamattina si parte con secchi, cime robuste e cosciali. La vedo dubbia ma ci voglio provare prima di farla morire laggiù.

1 commento:

  1. Malissimo, davvero malissimo, ma spero con tutto il cuore che ce la facciate. Che a quel punto, da presagiodimerda diventerebbe un presagio favorevole assai.
    Il nome Gora Gora è semplicemente geniale, come tutto quello che vi riguarda.
    Che il Gato Eterno e lo Scualo Eterno vegliscano in su di voi!

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