domenica 26 giugno 2022

fatevi i gatti vostri n. 1942 .....Tra due mari

Anche oggi  domenica 26 giugno  gran sole e gran caldo. Perlomeno questo  han detto quelli che se ne ntendano. Dani e Holly hanno espresso la chiara volontà di dormire senza rotture di palle. Così io ale 4 e mezzo, quando Balena  ha lanciato il suo grido di guerra che umanizzato si traduce "ma non si mangia un cazzo in questa merda di trattoria?" mi sono alzato, ho pisciato mentre i tre postulanti mi guardavano di traverso come a voler dire "ma quanto ci metti a fare la pipì  rincoglionito che non sei altro?" Ovviamente,  a titolo di dimostrazione mentre io riponevo gli arnesi ne carzoni si sono fiondati nelle loro tre differenti toilettesse e hanno pisciato e cacato riempiendo la casa si miasmi che la palude delo Stige faceva ride ar confronto.

Così  ho pulito anche le cassette e cambiato la sabbia mentre Balena bestemmiava in gattese e Cice ed Emma mi maledivano con uno gnaulio straziante.

Ala fine i tre piatti per loro li ho preparati, mentre intanto avevo messo sur fornello la moka per me. Dall' odore che si sprigionava da scatolette vaschette e bustine varie, pur costosissime, ero  dubbioso se puzzassero di più i cibi per mici o le loro deiezioni. Ho aperto la finestra del salotto perché potessero osservare i primi saltellii dei merli e il tubio dele tortole. Poi mi sono infilato i bermuda  una camicia avaiana, ho preso dieci euri ela tessera del vaporetto r sono sceso.

La graziella pieghevole mia fedele compagna di scorribande ar mare, era digià  pronta e la borsa cor un telo i pantaloncini di ricambio, una bottiglia vota da empi ale cannelle der Lido e quarche altro ammennicolo che pole sempre servire: tipo le chiavi essenziali pe la bici, una pompa e na camera d aria di scorta. Ho passato, spingendo bici a mano, i pochi ponti che mi separano da Ple Roma e poi via di bona pedalata infine al Tronchetto. Cor un euro e mezzo pell' omo e un euro pe la bici si paga ir passaggio a patto di avé la tessera da residenti altrimenti si risparmia ad andare a prendere il caffe al Florian.

Finalmente il traghetto arriva e si parte 


Mezz'oretta e sono al Lido. Ore 7e 10 non c'è ancora nessuno e mi godo l' ariettina fresca che si diverte a passare dall' Adriatico alla Laguna sartando sopra le case del Lido e riempiendone le vie. Qui sono in bici, lo vedete dall' ombra, e ala mi destra l' acqua che si vede è quella dela laguna.




 Fatto ir pezzo che separa l' approdel ferry da quello de vaporetti normali, circa un chilometro, si riempe la bottiglia dell' acqua 

 Qui sto per imboccare il gran viale del lido che unisce la laguna colle spiagge dell' Adriatico. Molto bello e pieno di barri e negozzi che trovano posto nei controviali laterali tutti lastricati in marmo, ma a quest'ora un c'è ancora nessuno, solo qualche barre aperto.

 Poi una bella brioscia e un artro caffè e sono pronto pe raggiunge la spiaggia, libera s' intende.

 Un' c'è anima viva e mi accaparro un bel tronco d'albero sula spiaggia pe legacci la Graziella e mettimici a sedé


Ho subito fatto na notata di quelle robuste e mi so fermato solo quando ho visto na motovedetta dela Croazia. Scherzo ovviamente, mi so contentata d' una chilometrata che ala mi età basta e avanza. Sono andato avanti così a bagni e asciugate ar sole  e la spaiggia anche ale dieci è in questa maniera, la divido co pochi altri 

fino a che nell' ultimo bagno un tafano m'à pizzicato una palpebra proprio nel mentre tiravo su la testa di lato pe respirare durante la notata. Un male boia e una specie di gnocco sotto all' occhio sinistro ma passerà in uno o du giorni. Ar mare  ci so stato fine all' 11 perché all' 11 e 40 ho il ferribotte pel ritorno eccolo che sfreccia verso Venezia

 Dani m'aveva promesso di passami a prendere e portammi almeno fino a Piazzale Roma per risparmiammi un' ulteriore solata. Così è stato. Salvo che la macchina un gli andava e  m'è toccato sdraiammici sotto per aggeggià cor filtro del gasolio e guadagnammi a forza di bestemmie quer pezzettino d'inferno che ancora non avevo acquisito. Ala fine l' ho fatta riandà e bruciato dar sole unto di nafta e affamato so riescito a mettimi a tavola.

M'ero dimenticato questa. Un'era ar Lido, è quella ragazza diciamo cresciuta di cui ha chiacchierato Zanzina l' altra domenica. Zanza parlava di culo moscio e di cellulite e credo che bella soda com'è annaffiata ad acqua di Tirreno e salmastro abbia anche la facoltà di dillo. Di certo un sarà r culo di Valentina, l' ex der Tafanino, che se ne tatuaggi ci si fosse fatta fa li stati dela terra ir culo di lei  sarebbe sembrato un mappamondo  ma comunque anche queste  un mi sembran mele da buttà via. Ora proverò a vedé come le move, la signora, visto che da sta settimana Zanzina ha penzato di recenzì la serie come aveva fatto pe l' americanina a parigi. Qui un  siamo a Pigalle, ma ner Montana, tra cavalli e bovari e la protagonista è meno innocente di quella strullerella di Emily, che ha strappato tanti conzenzi anche tra voi. Tuttavia sempre di topa si tratta e io ho sempre penzato che a non apprezzalla si fa peccato mortale e con un peccato così grosso all' inferno indove s'anderà di sicuro c'è il rischio che ci buttino nela borgia di quelli che gli garbano le mele dell' omini . Ntendiamoci qui un si discrimina nessuno, anzi le differenze di idee e di gusti so sempre bene accette, è solo che a me e ar Ciampino ci hanno nzegnato a caminà cola testa arta e cole mele strette e ci siamo trovati tarmente bene che ci s'è presa l' abitudine. 

Oggi fritto e popone, vino bianco dell' Elba.

Spero v' abbiano dato da mangià anche a voi

Bona Domenica

Dante


10 commenti:

  1. Grande Dante sei riuscito a trasformare in una avventura quello che per tanti sarebbe stato un banale giro al mare
    Buona Domenica e grazie per la serie
    Lucy

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  2. Dalla mia città il mare è piuttosto lontano ma ci sono i laghi a offrire quel minimo di frescura che altrimenti renderebbe le estati novaresi praticamente insopportabili. Capisco il desiderio di Dante di avere l'acqua sottomano e immagino il supplizio di Tantalo di chi vive in mezzo ai canali e per fare una nuotata è costretto a organizzare trasferte di questo tipo. La bici Graziella mi pare ben efficiente e quanto si vede del Lido, attraverso il reportage, sicuramente invitante. Magari la riparazione della macchina è stato quel "di più" che nei tormenti danteschi pare non mancare mai. In ogni caso se la giornata si è conclusa a tavola e con quelle buone cose allora possiamo scrivere: domenica positiva. Grazie per la promessa serie che viene a rimpiazzare l'emiliana. Della signora Kelly mi interessano più le qualità di recitazione che le ostentate nudità ma in ogni caso mi pare una signora piuttosto avvenente.
    Buona settimana
    Giovanni Martinelli

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  3. Vi tranquillizzo sul fatto che riesco a seguire con diligenza le vostre cadenze settimanali anche se spesso non trovo l'attimo di ispirazione per testimoniarvi il mio affetto attraverso due righe di commento. Vi ringrazio per l' iniziativa della serie, mi interessano più i bei cowboys delle cowgirls ma immagino ci sia materia per ogni gusto. Bello il Giro di Dante, ne ricordo uno analogo raccontato l' estate scorsa ma con itinerario diverso sebbene sempre appartenente al Lido di Venezia. Un tempo era spiaggia blasonatissima, adesso la vedo un po' vuota ma ci sarebbero troppe variabili causali da considerare. Comunque Dante di ogni difficoltà riesce a fare una sfida e a trovare soluzioni ingegnose che non finiscono di stupirmi. Buona giornata
    Anna

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  4. Una giornata al mare co.e tante resa interessante grazie a come la si racconta. Bello poter avere la serie
    Inizialmente le puntate trasmesse il lunedi da la7 non mi facevano impazzire ma poi mi è piaciuta. Quante stagioni hanno fatto fino ad oggi? Grazie
    Ely

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  5. E così tra covid che riprende e guerre che non finiscono che possiamo fare in questo giugno canicolare? "Annamo ar mare speranno de daje na romanella de melanina a ste povere chiappe chiare" (ndr la cosidetta "romanella" è una passata di pittura data alla svelta per rinfrescare una stanza senza ricorrere a tutti i preparativi e all' esecuzione che richiederebbe una pitturata seria).
    Lieta per yellow.
    Baci Patty

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    1. Se le porti fino a Calafuria per quanto chiare possano essere mi metto in cima agli scogli a fare i biglietti per gli estimatori.....Zanza

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  6. Scusate i refusi, scrivo di solito i messaggi su un blocco note prima di copiarli e incollarli e continuava a incollarmi un messaggio mandato poco prima a mia moglie.
    Caro Dante
    voglio commentare per mio conto e ringraziarti per questa gita al Lido che ci hai fatto fare insieme a te. Le cose che da tanti anni ci hai raccontato assumono sempre un aspetto di insospettabile semplicità ma io, che ho dimestichezza con le attrezzature meccaniche, so che perfino smontare e rimontare una vecchia Graziella presenta alcune criticità che, se ignorate, possono produrre danni alle mani e rovinare una giornata iniziata bene. Dalle foto vedo che hai messo una zeppa o uno spessore semicircolare, penso in lamiera, sul tubo sella e credo tu sia arrivato a questa soluzione perchè la sella possa essere tolta e inserita in un attimo ma una volta serrata non possa muoversi dalla posizione scelta. Se il tubo venisse stretto semplicemente serrando il telaio con la leva di sblocco, al momento dell'estrazione bisognerebbe fare una forza della madonna e ruotare il tubo avanti e indietro agendo sulla sella che inevitabilmente con tali torsioni si smolla e inizia a non essere stabile. Molto ingegnoso. E hai perfino legato quella zeppa al telaio per non perderla in caso l'operazione si debba fare in fretta, complimenti. Hai eliminato il freno posteriore la cui guaina può facilmente impigliarsi. Al cavalletto hai aggiunto un piedino di tenuta fatto probabilmente in alluminio e credo sia per garantire maggiore stabilità quando hai la borsa e altri pesi sopra, altrimenti la bici cadrebbe continuamente. E sicuramente avrai escogitato altre diavolerie per rendere il più semplice possibile l'uso di questo mezzo vintage ma ricco di fascino.
    Ogni cosa è bella e semplice a patto che la si sappia fare
    buona settimana e grazie per la serie
    Giacomo

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    1. Ho rimosso le tue rimozioni. Se lo sapesse Freud.....
      un abbraccio
      Zanza

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  7. Come sempre riesci a rendere piacevole quello che per gli altri sarebbe stressante. Complimenti
    grazie per le recensioni a venire
    Eliana

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  8. Cari tutti, sono stata un paio di giorni a Venezia da mio figlio (vi avevo già detto che vive lì da tre anni) e son tornata distrutta. Una città bellissima ma faticosa. Al mattino presto, mentre tutti dormivano, me ne andavo a camminare alle Zattere. Poca gente e fresco. Scrutavo le barche, anche dal traghetto, immaginandovi a navigare.
    Vi ho pensato tanto.
    Non so quando tornerò, sono montanara e solitaria, Venezia non fa per me (scusate) ma quando accadrà, dove sarà bene andare in alternativa alle calli invase da turisti vocianti e accaldati?
    Baci

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