domenica 26 agosto 2012

fatevi i gatti vostri n. 445 "la danza della pioggia"


Incredibile! Quando ormai erano giunti al limite dello sfinimento, esattamente come noi, Esserino e Balena hanno deciso il ricorso alle arti magiche. Non ci saremmo accorti di nulla se Dani, che abita sopra di noi non fosse scesa ad avvertirci che forse c'erano dei ladri sul terrazzo. Che i ladri possan visitare le nostre case è improbabile, di certo avrebbero compassione e ci lascerebbero loro qualche spicciolo. Ma Dani non la pensa così e forse ha ragione. Io conoscevo dei ladri professionisti e semiprofessionisti che prima di entrare in una casa sapevano vita morte e miracoli di chi l'abitava. Nostra nipote, che frequenta gente più giovane, riferisce che ormai il mercato pullula di sprovveduti che  ti distruggono tutto anche per pochi euri. Io credo, comunque, che la sua paura sia dovuta alla presenza della tesi in casa. Non è cosi scema da averne una sola copia, è ovvio, ma ha in copia unica migliaia di fotocopie in cartaceo dalle quali deve trarre note e bibliografia. Da qui a pensare che i ladri ti portino via le fotocopie è tutto un altro discorso. Comunque dietro la porta ho il manico di un piccone  bello robusto e con quello come conforto per la mano, che in questi giorni mi fa un po' male, sono andato a vedere.
Già dalle scale si sentiva un tramestio anomalo, come se qualcuno saltellasse qua è là oppure se venissero rotolati dei bussolotti.
Piano piano ho aperto la porta e ho sentito che i rumori provenivano dall' altra estremità del terrazzo. Come ho avuto modo di scrivere in post passati, la nostra casa, pur essendo a Venezia fa parte di quelle orrende che vennero ricostruite dopo la guerra, quindi ha la medesima struttura che ha ogni casa a parallelepipedo coperta con terrazzo, sia essa a Roma, Milano o Firenze. Con l'aggravante che a Venezia con una struttura così ci si stianta di freddo d' inverno e di caldo d' estate.  Il palazzo è molto grande e forma una sorta di lettera L  di circa 90 metri per 50 nei lati esterni, ed occupa ben 4 numeri civici con rispettive entrate indipendenti . Noi abitiamo nella parte d'angolo e entriamo da una scala con poca gente, per fortuna.
L' ultimo piano è tutto occupato da soffitte dall' atrio delle quali gli abitanti di ogni n. civico possono salire sul terrazzo. Questo spiega come il pericolo per i gatti sia costituito da inquilini che lascino aperta la porta del terrazzo e il portone di fondo. Bisogna essere parecchio idioti ma non c'è limite alle risorse umane. Il terrazzo ha un area vastissima, oltre 300 mq. suddivisi in un livello inferiore di circa 200 e uno superiore dove ci sono i torrini degli ascensori e le parabole TV e dove Dani ha fatto il proprio solarium. Nel senso che quando vuole abbronzarsi stende un asciugamano tra i fili delle antenne e si addormenta lì. Il risultato è identico a quello ottenibile a Jesolo, il contesto  un po' meno anche se lei lo preferisce.
I gatti sono i signori incontrastati di questa estensione di cemento coperta in parte da grandi lastroni di graniglia, in parte da guaina impermeabile. Il loro accesso avviene o dalla porta o dalla nostra soffitta, alla cui finestra ho segato mezza sbarra creando un passaggio per loro che, in caso di pioggia o troppo sole rientrano in questo vano dove hanno sempre acqua fresca, sabbietta pulita e qualche croccantino (pochi sennò Balena mangia due volte).
Dopo questa lunga descrizione, per la complessità della quale mi sono consultato per telefono con Umberto Eco,
torniamo al fatto. Dato che il livello due del terrazzo poggia sui tetti delle soffitte è ovvio che la struttura delle medesime impedisce che con un uno sguardo si possa abbracciare tutto il livello uno che si articola in due grandi terrazza quadrate (una più grande dell'altra)  e una sorta di stretto corridoio che le collega e che ha una balaustra lunga quanto il lato della L. Non vedevo niente ma sentivo parecchio, così in una sera buia rischiarata solo da uno spicchiolino di luna crescente mi sono fatto avanti  strisciando lungo il muro col bastone saldamente impugnato. Arrivato nell' altra terrazza mi si è presanto uno spettacolo cui è difficile credere senza averlo visto di persona. I Gatti ballavano! Prendevano una breve rincorsa, si alzavano sulle zampe di dietro e lanciavano in aria una serie di zampate che li mantenevano in equilibrio. Ho pensato che tentassero di abbattere un pipistrello o una falena ma non v'era traccia di alcuna preda. Ovviamente le ipotesi possono essere disparate ma, secondo me, quella più accreditabile è che, stanchi per il caldo, abbiano deciso di dar vita a un loro rito propiziatorio che con ogni probabilità doveva avere per destinatario il Signor Gatto Eternissimo.
Il Rotolo poi, nella performance suddetta, pareva un orso di quelli che fanno vedere ai documentari. Li ho lasciati lì e sono andato a letto. 
Difatti mentre scrivo, sta piovendo anche se, purtroppo, non abbastanza.

Dante

5 commenti:

  1. ahahhahah ho troppo riso alla fine!!!! ma sai che con sto caldo anche loro soffrono è??? la mia Kim l'altra notte alle 3.30 è entrata nella sua piramidina (si insomma è una cuccia a forma di piramide sai com'è...) e si è messa a scavare scavare che ha sfondato il cuscino interno estraendo l ovatta.....:-)
    cmq sto divagando pure io e volevo solo dire ciao e miao, ho messo il link nella colonna laterale cosi quando aggiornate vi leggo che sto perdendo di vista molti amici che non voglio perdere ecco.....baci baci

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  2. Da noi per oggi davano pioggia, ma c'è un bellissimo sole e fa caldo come sempre.

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  3. I gatti di casa si spadellano dove sperano di trovare un po' di fresco. Tentativi vani. Vi abbraccio. Grazie.

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  4. Corre voce che i ladri di tesi siano moooolto meno rari di quanto gli ansiosi laureandi tendano a credere...

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  5. I vostri gatti non smettono mai di rivelare aspetti straordinari e utili...redcats

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