lunedì 20 maggio 2024

fatevi i gatti vostri n.2044 "le mi malefiche cugine"

Tranquilli non di umane parlo. Tra di esse le malefiche ci sono, eccome. Se ne potrebbe fare l'esportazione. Per fortuna però non ho cugine di questa fatta e nemmeno amiche. Parlo dunque di omina e di omonima ovvero delle zanzare come me che hanno iniziato a fare le loro vaccinazioni. Poco male per le nostrali. Per tenere a bada quelle a me è sempre bastato il bagno di mare e lasciare la pelle un po' salata. Non voglio dire di rinunciare alla doccia come predica Mauro Corona da quel patetico vis a vis con la Bianchina. Povero Enrico non bastasse vedere l' Italia in mano ai fasci gli tocca anche sopportare la su bimba a chaperoneggiare  nel salotto dei Berluschi. Nzomma pe l'italica  zanzara, riconoscibile per la scritta dux tatuata tra le ali, r mi conziglio è: 

fate un paio di tuffi a Calafuria, asciugatevi ar sole e la doccia fatela a tarda sera tanto perché un vi brucino la topa er culo di notte. Otterrete in questo modo un effetto prosciutto che ala zanzara non piace. 

Ovvio che sta mi perzonalissima teoria si basa sur fatto che ammé mi funziona. E  per di più le zanzare sula spiaggia e sule scogliere un ce l'ho mai viste. Samatta che è rossa di pelo e bianca caciata di pelle non registra grandissime migliorie cor mi sistema. Ma ale Trombanti, Marina e Daria, funziona. Mi pare anche  che, quando glielo nzegnai, Dani ne avesse trovato beneficio. Non bisogna lavassi subito pero. Propio pe da tempo ar sale di entrare un poinino affondo e permetteci di ottenere la famosa pelle ar sapore di sale. Vella che, secondo Paoli fa un tale effetto arrapante che se lo vengano a sapé velli che fanno le pasticche der  Viagra spostan subito la fabbrica all'Ardenza. 

Ora ecco i piani di guerra. Siccome  ar mi giornale è arrivato no stralcio der terzo libro di Vannacci che sarà ntitolato "un so solo i ghei a  pigliallo n culo", da quer poco che ho scorzo mi so resa conto che r generale farnetica sula  sostituzione ettinica prodotta dala migrazione dele zanzare affricane e asiatiche che nzidiano la nostra zanzara dux .Mi corre dunque l'obbrigo   di rendevi  edotti su du moniti che Vannacci dispenza a tutti i lettori cola generosità che lo contraddistingue, ovvero:  bisogna conosce r nemico pe potessi difende meglio. Seguito dar più greve ma decentemente efficace: pe un pigliallo mai nel culo, mele strette e spalle ar muro.

E allora bagnamoci sì coll'acqua di mare, teniamo le mele strette, che un fa mai male ma cerchiamo di mette in atto tutte le strategie difenzive contro le mi  cugine maggiormente malefiche e pericolose. 

E così direi che qui vi posso abbraccià e salutà augurandovi bona settimana.

Zanza

Di segito vi presento na zanzara tremenda e n'infezione che si pole prende da arcuni tipi dele nostre zanzare comuni. Al termine di queste du presentazioni le norme pe la prevenzione.

La Giapponese (aedes japonicus)



a zanzare giapponesi stanno invadendo la nostra penisola. Scoperte in Friuli, sono una delle tre specie di insetti più invasive al mondo. "Il timore è che dall'area orientale del Nord Italia si trasferisca nella parte occidentale", ha  spiegato a Repubblica il medico veterinario Annapaola Rizzoli. Ma ora il rischio è anche che queste zanzare diventino un vettore virale per alcune malattie infettive come la febbre del Dengue o la Chikungunya, con febbre e forti dolori.


La zanzara giapponese nasce e vive principalmente nei boschi ma si diffonde rapidamente anche nei centri urbani umidi e freddi. Simile alla zanzara Tigre è molto aggressiva e molesta e agisce soprattutto di giorno. Questo insetto di origine asiatica è responsabile della "encefalite giapponese", caratterizzata da mal di testa, febbre e disturbi gastrointestinali.  questa è la foto ma un penziate di potelle riconosce scanzà perché fa prima lei a pungevi quindi valgono le precauzioni che scrivo in fondo.



L'infezzione  west nile e la zanzara culex

sfatiamo subito un logo comune che si va diffondendo

La wsat nile unnè na specie di zanzara ma un virusse

virus West Nile (WNV), appartenente alla famiglia dei Flaviviridae. L'agente patogeno della West Nile disease si mantiene nell'ambiente attraverso il continuo passaggio fra i vettori artropodi ematofagi (soprattutto zanzare del genere Culex) e gli uccelli selvatici, che fungono da serbatoio di infezione. Altri vertebrati sono, invece, ospiti occasionali, nei quali il ciclo biologico del virus West Nile tende ad interrompersi, poiché il grado di viremia risulta insufficiente per il mantenimento dell'infezione in natura.

Tra i mammiferi, solo l'uomo e gli equini sviluppano la malattia, anche se una transitoria viremia può essere riscontrata in diversi altri animali (tra cui cani, gatti e conigli).

In generale, nei serbatoi di infezione, uccelli migratori e animali domestici, il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese.

Dove è diffuso il virus West Nile?

Attualmente, il virus West Nile è diffuso nelle regioni temperate e subtropicali di Africa, Asia occidentale, Europa, Australia ed America.

In Italia, il primo focolaio di febbre del Nilo è stato confermato nella tarda estate del 1998 in Toscana; dal 2008, la circolazione del virus West Nile è stata segnalata ogni anno nelle persone, negli animali e nelle zanzare, in diversi territori italiani.


Come si prende la Febbre del Nilo?

La febbre del Nilo viene trasmessa alle persone e agli animali, generalmente equini e uccelli, attraverso la puntura di zanzare infette. L'infezione non si trasmette, invece, da persona a persona.

Modalità di contagio più rare comprendono:

Contatto con animali infetti o con il loro sangue e tessuti;

Trasfusioni di sangue e trapianti di organi;

Trasmissione verticale, cioè da madre a feto durante la gravidanza.

Ruolo delle zanzare

Le zanzare s'infettano quando pungono gli animali infetti. Il virus West Nile arriva alle ghiandole salivari e, a sua volta, può essere trasmesso con la puntura alle persone o ad altri animali, nell'organismo dei quali può causare la malattia.

In Italia, le specie di zanzare che più frequentemente possono trasmettere il virus responsabile della febbre del Nilo sono Culex pipiens s.l.


, Culex modestus 



e Ochlerotatus caspius



 mentre, come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, per lo più passeriformi e corvidi. Ma questi un so granché pericolosi perché difficile che vi vengano a beccà.  Possano però diffonde il virusse So più pericolosi l'uccelli dell' omini perché possano fa gonfià r buzzo ale donne. 

Cosa accade nell’uomo dopo la trasmissione del virus West Nile?

Subito dopo essere stato inoculato nell'uomo, il virus West Nile inizia a moltiplicare nelle cellule di Langerhans del derma, quindi si diffonde attraverso il circolo ematico a tutti gli organi del sistema linfatico. La viremia dura circa 10 giorni, con un picco a 4-8 giorni dalla puntura del vettore.

Il superamento della barriera ematoencefalica da parte del virus West Nile, determina l'evoluzione del quadro clinico verso gravi forme di meningite o encefalite.

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Cosa si pole fa noi pe proteggessi


Ogni anno la maggior parte de comuni italiani intervengano per contenere la proliferazione delle zanzare con trattamenti nelle aree pubbliche eseguiti a cadenza mensile da aprile fino a ottobre.

L’obiettivo è quello di ridurre la presenza di zanzare con interventi di prevenzione, che siano efficaci e a basso impatto ambientale, promuovendo nello stesso tempo la partecipazione dei cittadini.

Cosa dobbiamo fare tutti

Dall'inizio di aprile alla fine di ottobre bisogna:

non abbandonare all’aperto contenitori che possano raccogliere acqua (sottovasi, annaffiatoi, recipienti ecc.) oppure svuotarli dopo l’uso e rovesciarli in modo che non raccolgano acqua piovana

proteggere con una rete zanzariera a maglie fitte i contenitori che non possono essere svuotati e rovesciati (es.: i bidoni degli orti) oppure chiuderli ermeticamente

trattare con prodotti larvicidi l’acqua dei tombini e delle caditoie nel periodo da aprile a ottobre

non abbandonare all’aperto rifiuti

Inoltre si raccomanda di:

svuotare fontane o laghetti ornamentali oppure effettuare gli interventi larvicidi con gli appositi prodotti a basso impatto ambientale, adatti agli ambienti acquatici. In alternativa si possono introdurre pesci rossi, che si nutrono di larve di zanzara

non conservare i copertoni all'aperto, oppure coprirli con un telo ben teso, da svuotare dopo ogni pioggia. In ogni caso, assicurarsi sempre che non vi sia acqua al loro interno

falciare regolarmente l’erba e le siepi, in modo che le zanzare adulte non vi si annidino.

Ove previsto dai comuni si possano andà a prende gratuitamente dele pasticche da sciogli ne tombini interni a condomini, giardini privati e altre aree accessibili solo dai propietari.


1 commento:

  1. Grazie per la ricca disquisizione.
    Zanzare a parte è sempre un piacre leggerti!

    RispondiElimina

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