sabato 9 dicembre 2023

fatevi i gatti vostri 2029 "Si prencipia a sentì puzzo di Natale"

Il Natale s'avvicina a grandi passi. Che velocità! M' ero levato i calzoni corti a metà ottobre e mi pare ieri. Come d'abitudine ho lasciato crescere la barba, che di solito ritaglio a Pasqua o poco dopo. D'estate se mi ci va la rena dentro mi da noia. D'inverno invece mi salva da screpolature e coi maglioni a collo alto ermetizza la gola da fastidiose correnti d'aria, Ora la barba è bella bianca tipo babbo natale e Holly ha fatto l'albero pei nipotini, figlioli del su fratello maggiore. Le gattine stanno bene. Balena, a ennesima dimostrazione d'esse un grande gatto, s'è ripreso cola salute e ha rimesso su un poinino di grasso intorno  ale su ossa ottantaquattrenni. Salta ancora e riesce a fare la lotta cole du streghe che, in omaggio al gattarcato lo lasciano vincere anche co na zampata lo ruzzolerebbero facilmente giù dar letto. Ma d'un gatto che abbi ammazzato na gatta per ragioni similumane un ho ancora sentito dì. In casa è freddo ci s'hanno scarzi 14 gradi. La stufa s'accende solo la sera perché tutti i prezzi sono ale stelle e noi si cerca di contenere le spese visto che d'aumentà l'entrate un  c'è verzo. Per Natale un so se verranno Dino e Zanzara. Bobby di sicuro ariverà il 20. Forze in compagnia, perché pare che la coscia albionica abbia su di lui ancora un considerevole effetto. A me sarebbe piaciuto che avesse fatto coppia stabile cola tromba marina e m'avessero sfornato de bimbetti. Cor sangue di du genie di mare sarebban doventati come de personaggi di Salgari. E' andata differente ed è bene che ognuno di loro facci la su vita. Dani seguita a ciondolà qui a Venezia. E' na lavoratrice incredibile e oramai si accolla almeno il settanta per cento del lavoro dela barca. Holly infatti paga il rapporto col mare e la laguna co dolori diffusi che fanno pari coi mia. A volte li superano anche. Io male une starei ma ho le mani che un mi si chiudan guasi più e un posso fa forza co pollici nemmeno a bestemmià. Vedrò se sia il caso di fammeli taglià. Ma più avanti in primavera. Scrivo poco perché mi fa male anche règge r mausse e diteggià sula tastiera. In compenzo leggo parecchio e colgo l'occasione pe du recenzioni che Dani metterà in biblioteca di Esserino. Ho appena fenito l' ultimo romanzo di Marco Vichi che si chiama "Ombre" e qui anticipo quarcosina  dar sito dell' editore, invitandovi a questa interessante e avvincente lettura.

Il nuovo romanzo di Marco Vichi è anche una nuova, sorprendente avventura. Una storia che racconta come il passato non è qualcosa di immutabile e irrimediabilmente concluso, ma è anzi materia viva. Una dimensione in movimento, che chiede ancora di essere descritta, definita, capace ­com’è di ribaltarsi sul presente sgretolando convinzioni che si credevano immodificabili. A un tratto, nel modo più inatteso, tutto può cambiare: quando meno ce lo aspettiamo, una svolta improvvisa ci porta dove non avremmo mai immaginato di poterci spingere. È quello che accade a Luigi, un raffinato editore fiorentino, che un giorno si trova proprio in questa tempestosa situazione, carica di mistero. E diventa il primo attore di una trama che lo porterà sulle tracce di una donna mai dimenticata…



Anche se ero un affezionatissimo lettore delle avventure del su notissimo commissario Bordelli, grazie al quale Marco vinze anche il premio pel meglior nuarre italiano, devo dire che stavolta ha compiuto una operazione strutturale raffinatissima. Tanto di cappello!


Non è finita qui, leggendo il romanzo, come spesso accade con Vichi, ho trovato du riferimenti letterari che considero un regalo di Natale. Rammenta infatti Marco l'opera di Silvio D'Arzo, "Casa d'altri". Poi ci ricorda anche che esite un unico romanzo scritto da Cechov e che spicca tra la su sterminata produzione di racconti e opere teatrali. 

"Casa d'altri" l' ho prencipiato iersera e devo dire che mi sono stupito di come in settant'anni mi sia sfuggito questo autore. Del su "Casa d'altri", in particolare,  Montale ebbe a commentare "Un racconto perfetto". Boiadé non ne avevo mai avuto sentore. E di Cecovve, del quale conosco e ho letto parecchio non conoscevo affatto "Caccia Tragica". Non essendo presente in nessuna dele librerie virtuali cui beneficio, l'ho ordinato a 6 euro a na libreria d'usato. Stando a quanto ne dice Vichi dovrebbe esse n'altro bellissimo libro da lègge.

Basta pe oggi ho fenito.

Bon uicchende e bona settimana a tutti

Dante

12 commenti:

  1. on laine ci dovrebbe esse Zanzara da Livorno. Zanza per piacere conferma.

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  2. Si caata! So qui ar pezzo! Bella sta roba che hai messo lo voglio legge anch'io. Quanto a D'arzo un mi pare fosse neppure ne le storie dela letteratura su cui ho studiato io al Liceo. Love Zanza

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  3. Confesso che, pur conoscendo il nome, l'inserimento storico e anche il valore dell'opera di D'Arzo, pseudonimo di Ezio Comparoni, non ho mai letto questo suo bel libro di racconti e non conoscevo l'alta opinione di Montale su tale opera. Non si finisce mai di imparare, le cose ignote son tante e il tempo è poco. Visiterò la biblioteca del micio per gli approfondimenti promessi. Buon week end
    Giovanni Martinelli

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  4. Dimenticavo e mi scuso. Anche il romanzo di Vichi pare assai promettente. A sua firma avevo molto gradito gli audiolibri.
    giemme

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    1. Caro proffe è digià tutto diligentemente archiviato da Dani nell' "Esserinia". Io ho prencipiato l'Ombre, peccato un siano di vino come ho appreso nele mie frequentazioni culturali in quel di Venezia.
      Un abbraccio
      Zanza

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    2. Ovviamente ma credo Lei se lo ricordi, comunque ad uso di chi non ricordasse: nela Biblioteca ci so tante stanze e pe un perdessi il filo di Zanza è: biblioteca esserino Europa Italia Letteratura Italiana Lett. Italiana Contemporanea Silvio D'Arzo
      mentre per Vichi essendo comunque "Omre un giallo" il percorso sarà: biblioteca esserino Europa Italia Gialli Vichi Marco.
      zzzzzzzz

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  5. Qui si che ci si akkultura!!! Ignoravamo tutto tranne Vichi alla cui opera ci introduceste voi anni fa.
    Grazie vado a leggere
    Baci Patty e Valerio

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  6. Io sono Emiliana e come scrittore della mia terra conosco D'Arzo che purtroppo visse solo una trentina d'anni e non poté esprimere a lungo la gran de capacità nel descrivere la provincia emiliana. Grazie a Vichi e a voi che avete ricordato un autore che non si sente citare spesso.
    Ombre lo leggerò molto volentieri. E' periodo di strenne e voi siete puntuali all'appuntamento.
    Grazie di cuore
    Eliana

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  7. Grazie ai preziosi suggerimenti di Zanza ho superato lo smarrimento nel varcare la soglia della mitica biblio. Mi interessa tutto ciò di cui avete parlato. Sono all'oscuro di tutto sulle opere citate. Visto che le premesse sono interessanti, leggerò leggerò leggero
    Buona settimana
    Luci

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  8. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. I cretini un mancano mai e questo qui l'ho scancellato perché offensivo ne confronti di altri commentatori.
      Grazie a Tutti Voi per il riscontro dato a questo posterello. Il merito ovviamente è tutto dei maestri della penna che abbiamo recensiti. Bona Domenica Dante

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  9. Anche noi da bravi Emiliani, come Eliana, conoscevamo abbastanza bene la figura di Silvio D'Arzo; mio nipote, che sta a Montecchio (RE) frequenta il liceo scientifico intitolato a questo nostro scrittore. Dell'opera di lui ho forse letto qualcosina ma ricordo poco. Mi fa piacere che sia così ben considerato e approfitterò per riprendere contatto con i racconti della raccolta "Casa d'altri". I gialli di Vichi mi piacciono molto, specialmente per la attentissima ambientazione. Conosco benino Firenze e la descrive alla perfezione. Auguri a Dante e ad Holly per i dolori che penso in laguna affliggano i più.
    Buona Domenica
    Giacomo

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