venerdì 3 aprile 2015

fatevi i gatti vostri n.633 "a rialzassi ci si fa... ma pianino"

E' guasi un mese e mezzo  che non scrivo, in realtà la ripresa dal dolore della perdita l'ho dovuta affrontare subito perché ironia della sorte, dopo anni di disoccupazione avevo da fare un lavoro a Roma e già dal venerdì ho dovuto riprendere la maschera dell' efficienza e della simpatia.
Poi però è arrivato il dolore più patinoso rinforzato dalle mille cose da sbrigare, fogli foglietti, pietre, fiori, lumini... che fior di industria quella che ruota intorno alle nostre povere spoglie! L'unica fase nella quale ho trovato modo di esprimere a modo mio l'amore pei miei genitori è statoo quando ho dovuto scegliere la foto pel mi babbo. Nessuna mi garbava, troppo serio, troppo magro, troppo malato....poi m'è venuta un'illuminazione o non è vero che sorella morete resetta tutto e che i seguaci del biondo dican che si ottiene la vita eterna? Allora questo Dio bono e misericordioso mi ca ci vorrà dare la vita eterna colla carrozzina e l' ossigeno o con ventri enfiati e membra che brulicano di bachi. Visto che la fame nel mondo e le guerre pare non siano cose meritevoli del su intervento almeno nel dopo morte ce la darà una giacchetta nova e un paio di pantaloni che non sfigurino coi mantelli azzurri e le penne dorate dell' arcangeli. Io comunque nel dubbio ho cercato di arrangiammi alla bona e ho preso la foto di lui da giovane che era parecchio bello e sembrava un attore e poi siccome quella che aveva mamma e che era stata messa 15 anni fa non mi piaceva punto n'ho presa anche una di lei da giovane. Quando erano ancora fidanzati e io non ero stao ancora nemmeno pensato. Il marmista ha fatto un bel lavoro






Eccoli lì e speriamo che di là sian ritornati così: un piacere a vedelli.
Poi da domani basta si parla d'ova di cioccolato e di gatti sennò ci si intristisce

DANTE

grazie dei gentili pensieri e dell'affetto che m'avete testimoniato ne commenti

3 commenti:

  1. Hai fatto proprio bene. Bello tuo padre e bella anche la tua mamma (le somigli, mi sa). Conosco certi momentie il dolore sfuma ma non passa e basta toccare la ferita per farla sanguinare. Pian piano diventa cicatrice ma come tutte le cicatrici in certi giorni duole. Dolore che non si vuole che passi, come è giusto, perchè ci aiuta ad andare avanti. Paradossale ma vero. Un abbraccio a tutti voi, umani e non.

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  2. Che belli!! E' così che vogliono essere ricordati!

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  3. Ottima idea, son sicura che hanno apprezzato entrambi. Anzi spero che passi a uso generalizzato.
    Felice di risentirti, e aspetto le uova di cioccolato e i gatti!

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