Oggi vogliamo ricordare quello che a buon diritto viene ritenuto il padre del "giallo" all'italiana,si chiama Augusto De Angelis, nato nel 1888 a Roma, ma poi trasferitosi a Milano, dove era approdato al romanzo poliziesco nel 1935 con «Il banchiere assassino». La maggior parte dei suoi gialli hanno come protagonista il commisario della Mobile milanese Carlo De Vincenzi.
Nella sua breve carriera scrisse poco meno di una ventina di romanzi polizieschi, nella maggior parte dei quali è protagonista il commissario De Vincenzi, capo della squadra mobile di Milano (cui la Rai, fra il 1974 e il 1977, ha dedicato, con il titolo Il commissario De Vincenzi, due serie televisive con l'attore Paolo Stoppa nei panni dell'investigatore), un personaggio arguto ma molto umano, attraverso il quale l'autore si svincolò presto dai cliché dell'investigatore di stampo anglosassone, creando una sorta di Commissario Maigret italiano ante litteram
Tuttavia De Angelis non poté godere a lungo del buon successo dei suoi scritti perché la censura del regime fascista impose il sequestro dei romanzi polizieschi nonché la chiusura della famosa collana dei gialli Mondadori, sia perché vedeva con sospetto il genere letterario noir cosiddetto d'élite, considerato come un prodotto della cultura anglosassone, sia perché, per motivi propagandistici e di ordine pubblico, tendeva a far scomparire la categoria del crimine dalle cronache e dalla letteratura..A causa dei suoi articoli pubblicati sulla "Gazzetta del Popolo", scritti dal 25 luglio all'8 settembre 1943,De Angelis viene arrestato con l'accusa di antifascismo e portato nel carcere di Como, da dove esce solo dopo alcuni mesi, fortemente debilitato. Tornato a Bellagio, dove risiede, ha la sfortuna di incontrare la donna che lo aveva accusato di antifascismo. Vedendolo in salute così precaria e sentendosi responsabile, tenta di scusarsi. La reazione, non certo entusiasta, dello scrittore non piace all'accompagnatore della signora, un repubblichino dai modi bruschi, che si sente in dovere di vendicare l'oltraggio, aggredendo De Angelis con pugni e calci, tanto da causarne la morte.
A lungo dimenticati, i suoi romanzi sono stati riscoperti nel 1963 da Oreste Del Buono che cura la ristampa di De Angelis presso Feltrinelli e ne scrive: "Dunque, un romanzo poliziesco italiano non esiste, ma almeno un romanziere poliziesco italiano è esistito. Ne derivano gli sceneggiati televisivi del 1974-1977, resi popolari anche grazie alla riuscita interpretazione di Paolo Stoppa. Più recentemente, dal 2001 al 2014 la casa editrice Sellerio ne ha riproposto nove titoli, a cura di Beppe Benvenuto e dal 2017 i Gialli Mondadori hanno pubblicato sette romanzi.
Nel 2018 il commissario De Vincenzi torna in scena nel romanzo L'ombra del campione di Luca Crovi, redattore alla Sergio Bonelli Editore, a cui fa seguito nel 2020 L'ultima canzone del Naviglio, entrambi editi da Rizzoli. Infine, nel 2022, il commissario compare nella raccolta di scritti Il mistero della Torre del Parco e altre storie, editore SEM, autore lo stesso Luca Crovi.
Nell'ottobre 2024 Augusto De Angelis è al centro del romanzo Le verità spezzate di Alessandro Robecchi nel quale un regista indaga sulla sua tragica scomparsa.
ndr: notizie biografiche e sull'attività letteraria del De Angelis sono mutuate da Wikipedia e dall'articolo su di lui "Il padre dei gialli italiani colpito a morte a Bellagio" comparso su "La Provincia" di Como, venerdì 13 agosto 2010, a firma di Fulvio Panzeri.
Oggi aggiungiamo in biblioteca questo giallo di Augusto De Angelis ripromettendoci di reperirne altri, ove possibile in versione cartacea come questo.
Buon week end
Bobby
Pubblicato nel 1936, L’Albergo delle Tre Rose di Augusto De Angelis è considerato un caposaldo del giallo italiano. L’autore ci conduce attraverso una storia ricca di colpi di scena, atmosfere cupe e tensioni psicologiche, coniugando elementi classici del giallo con un’ambientazione fortemente caratterizzata.
E mi pare che non abbiano perso il vizio. E non mi riferisco solo ai gusti cromatici.
RispondiEliminaUn caro saluto a tutti e grazie per l'impegno culturale
Giacomo
Ma guarda un po' chi si risente! Grazie per l'intervento Bobby. A Valerio piacciono i gialli italiani.
RispondiEliminaSu De Angelis vedo ricercare il materiale audiovisivo che hai citato. Un saluto anche ad Amy, se fa sempre parte della compagnia....
Buona dom
Patty