Sono ancora quassù. Complici la mi mamma, Dani e appunto il sole del nordeste. La mi mamma sentendomi finalmente serena e gioiosa mi ha detto " O Zanzina resta costassú finché ti pare. Ci sto io al barre co tu fratelli e anche r tu babbo. Luilì, e lo sai anche te, un è bono a sta senza fa na sega nulla. Così se io devo sta a fa la massaia, che un l'ho mai fatta e luili a rompimi le palle girando a voto per casa, è meglio si stia al barre come s' è fatto per na vita".
Un sarebbe propio così. Io il loro ritiro dal lavoro lo immaginavo ricco di viaggi in posti che un hanno mai visto. Di crocere su lussuosi tranzatrantici ollinclusivve e così via.
Un escludo che lo faccino prima o poi ma per ora nisba.
La seconda motivazione a sta qui a Venezia di più der programmato me l' ha regalata Dani. Noi due siamo legatissime da quando s'era ragazzotte d' una quattordicina d'anni e Dante la portò al nostro barre, a Livorno, nzieme co Bobby, r su fratello maggiore. Da allora il nostro sodalizio di amiche, confidenti e compagne d avventure ha resistito conzolidandosi e rinnovandosi ad ogni occasione. Dante che in questo periodo è in eccellente forma fisica l' ha sostituita nella equipaggio della barca della zia Holly. Così lei è stata libra di venire al mare commé e lui ha cercato di mitigare coll' ergo terapia i recenti dolori che si è trovato a dover fronteggiare.
Infine il Sole . Chi l' avrebbe mai detto? Un settembre recorde! Co temperature agostinee e un venticello di grecale, che qui è nomato bora e che spira tutti i giorni con velocità che spaziano dai 12 ai 24 km orari, è come avere il condizionatore sula spiaggia. Il Lido di Venezia ha spiaggioni enormi e dala strada ala battigia ci son sempre distanze dai dugento ai quattrocento metri. I bagni, che qui chiamano stabilimenti, forse in omaggio ala vocazione industriale del Veneto, cessano la loro estensione a una settantina di metri da riva. Bona parte deli stabilimenti hanno nome Venezia Spiagge e credo ci sia dietro qualche partecipata comunale, molto efficenti i servizi, comodità ampie anche se non si pole parlà di ambienti di lusso diciamo che sono per un popolo che pole spende na quarantina d'euri al giorno per tené r bellico ar sole. Pur rientrando parecchia parte di quella settantina di metri nella loro concessione demaniale. La direzione rinuncia (per modo di dì) a quello spazio in favore delle persone che affittano na cabina, qui detta capanna, presso lo stabilimento e la usano, oltre che per passare dale mutande al costume, anche per ricoverare un ombrellone e una sdraia personale
Ne resulta che davanti a ogni bagno pare di vedere una spiaggia libera che tuttavia libera non è perché se uno dei numerosi guardaspiaggia di colore assoldato per l' occasione ti viene a chiedere il tu numero di cabina glielo devi dare oppure rimuovere la tu installazione da spiaggia
Qualche volta ci siamo messe lì usufruendo dell' abbonamento della nonna di Dani o a quella più prestigiosa del De Bain.
Baci a tutti
Zanza & Dani
Conosco il Lido e riconosco che in confronto alle spiagge chioggiotte e dell'area polesana ha tutt'altro fascino, non fosse altro per la storia e per essere il prestigioso luogo che ospita la mostra del Cinema. La nostra Cannes insomma. Peccato che i francesi valorizzino sempre meglio di noi quel che hanno. Siete due ragazze copertina entrambe, possibile che tutti i timidi siano là? Venite da noi se volete essere assediate, garantisco.
RispondiEliminaEli
Restiamo ammirati di fronte al vostro giovanile splendore. Buon proseguimento di vacanze
RispondiEliminaGiovanni e Maria Anna Martinelli
Banali o no che sian le foto, siete davvero due belle ragazze e non sono convintissima che la cellulite sia poi un problema così grave per voi. Grazie del reportage e di queste belle panoramiche 💙
RispondiEliminaL'anonima di prima sono io, e come sempre ho dimenticato di firmare. Ma... Dante sta attraversando un periodo di buona forma fisica e nessuno ci dice niente? Ho perso qualche post?
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