mercoledì 22 settembre 2021

fatevi i gatti vostri n. 1887 speciale settembre "na vorta ar mese e Mattia fece le spese"

Na cavarcata ar giorno, diceva la mi zia, ti caverà di torno 'gni malinconia

Bisse in Ebdomada dicevano i greci e da loro mutuò la scuola Salernitana co le su "due  ala settimana", ma quando Alvaro alla su sposa Agnese disse: na vorta ar mese armeno la vorrei, le pronta lo riprese, questi son cazzi miei, modera le pretese e datti na carmata cara la mi caata, te e la tu vorta ar mese.

Nzomma si parlava di frequenza dei post, come averete senza dubbio capito. E allora siccome l' autunno è arrivato e io. che dopo tanto sfoggio di ciccia ho riposto le cosce ne carzoni lunghi, alternandoli, quarche volta, ala sottana corta, mi faccio obbligo di raccontavvi varche cosellina di noialtri perché se è assiomaticamente vero che il nostro blogghe unnè morto, bisognerà anche tenello n vita! O no?

Eccovi allora le Bone Nove:

Coll' incassi dell' estate siamo riesciti a tené a galla il barre e si sono messi a recupero 15000 euri per ripianare i cinquantamila avuti dalla SA Svizzera. Che poi si farebbe prima a dì da Costanza ma lei s'offenderebbe di brutto se si mettesse anche menomamente  in discussione la su creatura gestionale.

Ir mi babbo è contento e mentre prima un faceva altro che parlà di riposassi e di andà in penzione ora ha cambiato musica e dice che tutto sommato stiantà ala macchina der caffè un gli dispiacerebbe punto. La mi mamma, quando lo sente dì così, di ribotta, lo manda n culo. Non perché gli piacerebbe stassene a casa ma una gita for d'Italia purché un sia a Lurdesse la farebbe volentieri, ma vorta ogni tanto. 

E ora eccovi le Nove così così ma abbastanza buffe da rideci:

Ir mi fratello Riccardo, ir Tafano, a seguito d' uno scazzo settembrino, proprio dei primi, s'è lasciato co Valentina e anche Il Mosca, r più piccino de due, ha leticato con Camilla, la sorellina di Samatta, ma in maniera meno grave mentre la rottura di Rik cola tatuata pare nsanabile anche perché su quer culo che ha fatto sognà Livorno per anni ci si so buttati tanti di que pretendenti che parevano mosche su na merda fresca e il rimpiazzo der fratellino è  stato così  rapido da farmi dubitare che ne fossero state gettate le fondamenta già  da tempo. Ora leilí sta co Mattia, che gestisce na palestra e sembra l' abbino gonfiato cor compressore da quanto è grosso. Nel su palmaresse sportivo brucia però una terribile doppia sconfitta a Braccio di Ferro subita proprio qui al barre. 


Ma mica co Dantino! Come potreste penzà voi tutti. Macchè....! E' co  George, il semi fidanzato di Daria, che ha perzo sto omaccione, che quando camina gli stanno i bracci arzati da quanto è pompato. Ora intendiamoci George un' è che sia proprio na mezza sega, a su tempi era n' istruttore de Marinze americani e faceva le flessioni cor una mano sola ma ora se gli fanno n' ecografia ar fegato  e si vedano l' etichette nere der Jek Danielse e paragonato a Dantino a Don Luigi e a Uliano un si pole di che a braccio di ferro sia il vessillifero der Bar Nado. Difatti il tórzolo, pe la vergogna, un' è più venuto neppure a beve ir caffe. L' episodio risale ala metà d'agosto quando il ragazzone venne ar barre nzieme ad amici e amiche fra le quali c'era anche la sorella maggiore di Valentina, belloccia e tatuata anche lei ma meno vampe dela sorella più piccina. Ir mi babbo, che per piglià pel culo la gente ha na predisposizione naturale, gli fece ir caffè nela tazza der cappuccino e gli disse " Bada Còcco te l' ho fatto in questa bella grossa come te, armeno un certo sforzo pe alzalla lo devi fa sennò co quella normale un ci trovi nemmeno gusto
".

Mattia (l' omone si chiama così) messe le mani sotto all' incavo der bancone e lo smosse in arto facendo trillare tutte le tazzine e aggiunse sogghignando: "Io le tu tazze l' arzo cor banco e tutto".

"Intanto, bischero che nsei altro, m' hai scollato la modanatura" replicò  Ampelio  " Eppoi- seguitò-  mi sarebbe garbato vedetti a fa braccio di ferro con Don Luigi o co Uliano."

"Siee o a fa la lotta coi leoni der Colosseo o a buttà giù r tempio come Sansone ma com'è che i vostri eroi so sempre tutti morti?"

"Ci fosse qui r su figliolo, d' Uliano, replicò r mi babbo abbasseresti la cresta ma se un avessi l' ernia ala cervicale ti darei del filo da torce anch'io".

"Du morti, un latitante e n' invalido hai qualche altro campione in questo cesso di barre?"

 "Ehi Palleii ci li hai ciento dolari da buttarei  via?" Si sentì dire da na voce n fondo al barre.

"Da buttà via? semmai da raddoppialli chi è che s' è fatto sta pera di coraggio, n mercenario straniero?"

S'alzo George, alto e robusto anche lui ma con una pancia in odore da ascite da arcole . In compenzo aveva  una manica tirata su che mostrava un braccio asciutto e nodoso come il tronco di un albero.

Messisi ar tavolino la pratica durò pochino, Mattia aveva il bicipite e l' avambraccio enormi e pintava che pareva si dovesse cacà addosso da un momento all' altro pelo sordo. George opponeva una resistenza all' apparenza passiva ma che non permetteva all' opponente di guadagnare un centimetro in più di quanto gli avesse concesso nella fase iniziale. Alla prima bestemmia di Mattia il buon Dalton prencipiò a recuperare la verticale e poi come una pressa stese l avambraccio dell' altro fino a fagli toccare il piano der tavolino.

Ormai stremato dalla prima prova e reso poco lucido dalla rabbia, il gigante non ebbe sorte  migliore nella rivincita. 

Signorilmente George evitò di sfotterlo e disse semplicemente: "whiskey per tutti Ampelio, il miglior bourbon che hai, paga il signorei."

Pare che ir mi fratello, sta storia l' abbia raccontata a Vale, irridendo il palestrato omaccione ma Vale, che ha una quota della palestra di Mattia, ha preso in maniera così decisa le difese del socio che alla fine ir mi fratello ci s' è incazzato. Non credo che scazzi simili guastino coppie solide a meno che un ci sian già segni di sgretolamento a monte. Non so il seguito, un se ne parla fatto sta che, lapidario, il Tafanino mi ha detto "Con Vale oramai pratica archiviata, tanto più che ora sorte co Mattia". Poi ha fatto la cosa più imbecille che poteva fare. Ricordandosi che Dani aveva un debole per lui, ha preso la macchina ed è andato a Venezia. Questa però è nantra storia e merita d'esse raccontata in altro poste.

Un abbraccio a Tutti

Zanza 

di seguito du note a proposito del somigliantissimo Popeye ritratto nella foto che ho inserito poco sopra, nel post.

Forse non tutti sanno che Popeye (Braccio di Ferro) è esistito veramente. Frank “Rocky” Fiegel, ispirò il personaggio di Popeye. Era un marinaio polacco, emigrato in Illinois negli Stati Uniti, che era sempre coinvolto in combattimenti e scorribande. Frank era anche noto per la sua forza fuori dal comune. Batteva avversari molto più grandi di lui al punto che a volte non si alzavano da terra quando li colpiva con un uppercut. Viene anche ricordato per il suo buon cuore e affetto verso i bambini. Il fumettista Elzie Crisler Segar era vicino a Frank e ha creato il personaggio Popeye nel 1919 per un fumetto comico del New York Journal ispirandosi al suo amico.  Frank aveva un occhio più grande dell’altro, quindi il fumettista battezzò il personaggio “Pop-Eye” che in inglese è il nome di una malattia che colpisce alcuni pesci lasciandoli con un occhio più grande dell’altro. La lattina di spinaci che dà forza al marinaio esisteva anche nella vita reale ed era lo spuntino di Frank durante la pausa di lavoro al porto. Olivia Oyl è stata ispirata a una vera donna di nome Dora Paskel, mentre Bruto è stato ispirato a un ragazzo molto forte che arrivò al porto dove si trovava Franz “Rocky” Fiegel e combatté contro di lui. Frank – Popeye, ovviamente, vinse l’incontro.




6 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Redazione: on line dalle ore 20:00 alle 22:00

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  2. Un ritorno delizioso con un raccontino all' altezza della vostra migliore produzione. Grazie a Zanza per far sentire la sua voce e un invito anche agli altri che ci mancano molto
    Un abbraccio

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  3. Piacevolissimo questo appuntamento che Zanza riesce a mantenere. Certo una pubblicazione al mese, pare attenuare il contatto col vostro piacevolissimo modo di raccontarVi ma sapete bene che avete un posto nel nostro cuore. Bello il resoconto di questo braccio di ferro dal sapore hemingwayano, George che finora, a parte il bel canto, si era sempre distinto in negativo trova posto tra gli eroici paladini del Bar Nado. Quanto al Tafano, similmente al moscone da cui mutua il nome son certo che non è incline a voli lunghi e solitari per cui si poserà presto a suggere altre pelli tatuate o anche no.
    Un caro saluto
    Giovanni Martinelli.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Ringrazio pubblicamnte il prof. che mi ha cortesemente avvisato della vostra pubblicazione. Di solito mi arriva una mail, in quanto iscritta al vostro blog ma devo averla cestinata, disavvedutamente, insieme al quintale di spam che ricevo quotidianamente.
    E veniamo a noi: Mi mancate e non sapete quanto. Ogni giorno eravate parte della mia giornata e mi domandavo, mentre mi pettinavo, "chissà cosa farà Holly per pranzo e Dante cosa avrà recuperato dai ferrivecchi?" Bis in ebdomada per me sarebbe fantastico e non solo a letto! Intendo che vi leggerei con grandissimo piacere ma anche con questi "speciali" vi sento vicini e vi ringrazio. Bello l' episodio. Ha ragione il prof. mi sono ricordata del Vecchio e il mare. Grande George! A me poi i palestrati fanno una certa repellenza, mi piacciono gli uomini forti ma asciutti. Alla Clint Eastwood per intenderci. Il Tafano a Venezia? Mi vengono in mente troppi adagi in merito ai ripieghi ma aspettiamo di conoscere come sono andate le cose. Baci immensi
    Patty

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  6. Davvero carino e ben scritto rendi l' idea della scena molto bene. Mi ė molto piaciuta anche l' introduzione in rima. Un abbraccio a tutti voi
    Lucy Milán

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