Se si pigliano i cani, in generale, si vede k' hanno un'abilità innata a notà.
Diverse razze possan trovà la cosa più compricata per come so fatti. Altri sembran nati a Livorno, capaci addirittura di tuffassi dali scogli. Andando ndietro ner tempo un mi resulta che ci sia un momento preciso dela su evoluzione in cui r cane abbia mparato a notà. Il su esse avvezzo all'acqua dovrebbe derivà dalla su storia evolutiva in quanto discendente d'un lupo. Lupo che magari une scendeva fino a Bibbona pe caccià ma di certo aveva bisogno di spostassi o di rincorre quarche bestia che aveva confidenza coll'acqua e che lui poteva mangià.
Ora se st'introduzione la leggesse Alberto Angela credo mi piglierebbe subito ner timme dell'etologi co cui si consurta.
Donque un cane nato acquatico un ci dovrebbe esse tra que "canisse psicolatranse" che vissero ner preistocene ner Norde America e che so detti "Cane d'Edoardo". Che un sarebbe poi ir fratello scemo di Carlo ovvero quer principino che unn era bono a reggesi r pisello da solo e si dilettava in quelli che pellui erano giochini ma pelle vittime erano violenze sessuali bellebbone.Del resto i su sodali erano Eppistain e quell'altro scemo che regna nela casa nverniciata di bianco. Tanto anche se mi legge un capisce. Eppoi è preso da conti pe fa di novo grande quella terra che s'è ricoperta di merda nel corso dell' urtimi sessantanni. Luilì a fa conti sule merci che arrivano, mi pare peggio der babbo di Melesecche. Si chiamava Buzzo e faceva l'ortolano. Un cocomero di dieci chili che dappertutto si trovava a 20 lire r chilo quando sortivi dala su bottega pareva tu l'avessi preso da Bulgari. Mi raccontava la mi mamma che r mi nonno Nado na vorta, ner lontano Settanta, era rimasto senza vino ar Barre e, mentre aspettava r camio cola botte, andette da Buzzo, che aveva bottega dirimpettaia a noi, per piglià du bottiglie di rosso. All'epoca l'ortolani potevano vende anche vini e oli e roba da mangiare in bussolotti di latta."Tremila lire m'ha chiesto quer pezzo di merda" vociava r mi nonno rientrando al Barre a mani vote. Pela cronaca l'Istatte, consurtato dal Ciampi propio du menuti fa, dice che in quell'anno na bottiglia di Chianti costava 770 lire e quello di Buzzo era n vinaccio quarsiasi.
Akabbe era zoppo da la zampa destra didietro pe na marformazione congenita dell'articolazzione e la teneva sempre n'estenzione che pareva una cavallo ar trotto. Nell' acqua,però, era come se di zampe n'avesse avute 5. A Calafuria lo portavi ali scogli e malfermo com'era, spesso, ruzzolava n mare. Allora era come se dicesse "qui comando io", un c'era più verzo di fallo risalì, notava infino a che un s'andava a pigliallo cola barca, un po perché gli scogli un gli garbavano punto, un po' perché nell' acqua si sentiva un campione. Conziderate che andà a piglia la barca un era cosa da du menuti e quer cane restava tranquillo a notà come se un avesse mai fatto altro. Na vorta a quelli der barre gli cascò dar terrazzo un vaso co na pianta d'alloro. Akabbe, forze pensando che gliela avessero tirata pe riportalla, la prese in bocca cor vaso attaccato e tutto e un la mollava. Il peso der vaso gli tirava ir capo sottacqua ma lui niente, tornava su cola pianta n bocca. Meno male che presto ir vaso si sfilò da solo per effetto dell'acqua che allentò il terriccio, senno sarebbe stiantato prima di cede per la tasta dura che aveva. Quando Dantino s'incaponiva d'una cosa e un c'era verzi di sviallo r mi nonno gli diceva, "co rispetto pe la tu mamma ma te devi esse fratello di Akabbe". Ovviamente avrete capito che Akabbe traeva r su nome dall'enimattico Capitano dela baleniera di cui Melville scrisse ner su Mobidicche.Sto immenzo amico visse 15 anni che pe un cane so na discreta età e come tutte le creature bone, ala fine, na sera, mangio, salutò tutti a testate, poi si sdraiò e la mattina era diaccio. Lo bruciarono dentro a un bidone e lle ceneri le buttarono in mare dal Romito, na sepoltura molto ambita da Livornesi (così dal racconto testimoniale dela mi mamma con contributi der mi babbo e der Ciampi che Akabbe lo conobbero perché io allora un ero nemmeno stata penzata.
Seguita ala prossima colta storia d'altri cani che andettero al mare e si parlerà anche d'Ombra di Dante che a notà sembrava la Pellegrini ma parecchio più nteressante di fattezze.
Baci
zzzzz
Riservato ai redattori pe comunicazioni interne, I nostri lettori possano commentà normalmente dopo questo.
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Zanza, on line tutta la mattina
Mi è piaciuto molto il post, veritiero sulla evoluzione del cane descritta con simpatica comcità. Notevole il ricordo del cane Akabbe.Aspetto con ansia le puntate successive
RispondiEliminaEli
Mi piacciono queste storie, continua sono bellissime e lo era anche Akabbe
RispondiEliminaBuona settimana
Luci
Dopo un excursus tanto, ti verranno a cercare da Nado, sempre se dalla Garbatella lo consentono perché ala Rai non si muove foglia che A non voglia e A sta a G come Io sto a mia sorella! Bello il ricordo di quel grande spinone, nemmeno troppo meticciato a vederlo in foto. La zampa al trotto poi appare elegantissima, mi organizzerò ad imitarlo nella mia vecchiaia. Scrivi ancora di queste creature
RispondiEliminaBaci
Patty
A me e a Giacomo, un tempo, non sarebbe dispiaciuta l'idea di prendere un cane, magari adottandolo. Poi sono sopravvenuti i deliri del covid e ancora ci dobbiamo riprendere. Un cane in acqua dev'essere bello anche se Parma è un po' lontanina dal mare. Bello il post e anche lo spinone.
RispondiEliminaUn caro saluto
Anna
Ma se vieni giù pella Cisa ci metti tanto? Laghi ne avete? Comunque una volta rimessa in sesto la baracca un bel cane che sia da acqua o no ci starebbe. Il gatto non ricordo se lo hai. Bona giornata
Eliminazzzz
Anna ormai è in partenza per il lavoro. Ti rispondo io e approfitto per un caro saluto atutti voi. Hai perfettamente ragione. Facendo la Cisa autostradale da giovane io arrivavo al Forte dei Marmi in meno di un'ora e mezza. Ci vuole qualcosa in più ma poco per le spiagge liguri, gli abitanti di Parma,tuttavia, sono più propensi a questa seconda scelta. Forse i prezzi decisamente alti di Viareggio e Forte dei marmi fanno preferire le opzioni liguri. Livorno com'è a prezzi?. Qui vicino poi abbiamo bei fiumi dove si può nuotare e anche il parco dei laghi. Non è l'acqua che manca, sono il tempo e i soldi.
EliminaUn caro saluto
Giacomo
Dé ti ho letto ar volo tra un caffè e un aperitivo. Sì la Versilia è cara e fa abbastanza caà.
RispondiEliminaIo un son da spiaggia, so di scoglio e per me la costa Livornese è dimorto meglio dela costa azzurra. Solo un bisogna avé paura di sbucciassi e avé un po' di pelo sur buzzo pe tuffassi ma dali scogli si pole anche calassi piano piano. Notà bene nvece è ndispenzabile. C'è dela gente che, cola risacca forte, so dovuti anda quelli dela capitaneria a ripiglialli. Il costo è economicissimo, se uno vole. Du panini fatti a casa, n'izalata di riso, un cacciucchino, bono anche diaccio, costan davvero poco se ti li fai da te, il vino e l'acqua da casa, il caffè magari dopo, se proprio uno vole strafà, si pole piglià da noi, da Nado, ancora a un euro. Per dormì ci so tante opzioni, siccome Livorno un'è propio pe vacanzieri si trovano dei BB anche a na sessantina d'euro a notte, magari no propio pe Ferragosto. Sennò camperi e furgoni possan sta pella strada e le tende ar campeggio. Al Miramare camping, che ha anche appartamenti, sul littorale, na camera, ieri, na mi amica l'ha pagata 57 euri a notte cor parcheggio gratisse. Nzomma se si vole andà ar Trillionaire si spende e si trovano quelli che gli garba quell'ambiente di merda. Se nvece voi fa na settimana stando dentro a 500 euri, in due, Livorno ha dele belle opzioni, certo e bisogna arrangiassi.
Un abbraccio zzzzz