Questo libro ce lo regala Amy, lo aveva in valigia ma l'ha finito di leggere ieri e me lo ha regalato ovviamente in inglese che io mastico piuttosto bene. E' una esperta del seicento inglese e mi racconta che questo è un libro illuminante sul periodo che staccandosi dal feudalesimo precorre l'età moderna. Vagabondando con lei per librerie l'ho portata all'acqua alta che, come sapete è la mia preferita anche perché ci sono i gatti tra i libri. Ho chiesto se ne avevano una edizione italiana e con 3 euri ne ho portata a casa una copia usata ma seminuova. Già messa in biblioteca.
Come avrete capito Amy e Booby non hanno gran voglia di tornare ai geli britannici, specie lei che a differenza di tutte le ex di Bobby (tranne Martina) ho sempre torvato piuttosto gelidine e antipatiche. Figuriamoci se Nara e Ampelio che si stanno godendo una vacanza che aspettavano da trent'anni hanno voglia di tornare Livorno.
Costanza forse vorrebbe tornare a casa in Svizzera (lei ha aziende importanti da tenere sotto controllo) ma a Dino piange il cuore al pensiero di lasciare il fratello di latte Dante e frena con tutte le sue forze.
Insomma siamo ancora tutti gli stessi della vigilia di Natale e arriveremo tutti insieme alla Befana. Il 7 sarà un triste giorno, abituati come siamo a stare tutti insieme. Ma appena si sentirà puzzo di Carnevale arriverà Zanza e poi... e poi l' inverno sarà quasi alla fine e cominceremo le prove costume. Il tempo corre di per se ma con l'immaginazione io riesco ad accelerarlo
Buona giornata
Dani
ecco copertina e sinossi del libro citato
Christopher Hill, uno dei maggiori storici del nostro tempo e il più acuto conoscitore del Seicento inglese, ci offre in questo volume un modello delle trasformazioni che hanno reso possibile il passaggio da una società tradizionale, per tanti aspetti legata al feudalesimo, a una fase ben più avanzata in cui è imminente la rivoluzione industriale. In un rapido, efficace scorcio ci viene mostrato come l’Inghilterra dei Tudor, retta da un’economia agricola spesso arretrata e dominata da un’aristocrazia fondiaria, conosca un processo di sviluppo economico- sociale che consente la formazione di un mercato nazionale e cambiamenti tanto radicali da farla balzare all’avanguardia dell’Europa moderna. Parallelamente un profondo rivolgimento ideale sovverte le convenzioni e i tradizionalismi medievali per affermare la nuova morale del “far da sè” e la filosofia di una borghesia imprenditoriale sicura nella sua marcia al potere. Il metodo di Hill consiste nel “mettere in evidenza l’interazione fra la politica e l’economia”, e in pari tempo mostrare i nessi con lo sviluppo della civiltà e della cultura moderna; “la poesia di Milton, l’astronomia di Newton, la filosofia di Locke, la macchina a vapore di Watt, la teoria economica di Adam Smith, tutto ciò senza dubbio scomparirebbe se riuscissimo a cancellare i rapporti tra le forze sociali che han fatto sì che la rivoluzione inglese si sviluppasse nella direzione che conosciamo”.