"Lo sapevo che vinceva r maiale" e disse r ciu'o nela gara di carnevale. E io che so ciu'o n politi'a e d'elezzioni un me ne ntendo punto, lo sapevo che vinceva r maiale. La mi 'onvinzione un era dettata solo dala pochezza dela parte avversaria, na pora marionetta che rideva tanto e diceva po'o. Neppure dar fatto che era lapalissiano chi fossero a tiragli i fili a leilì. Certo r maiale un aveva fatto niente pe smentissi, gli mancava solo di tirassi fori r pisello e sdindellallo come ha fatto cor microfono, così l repertorio sarebbe stato completo. Occhio tuttavia, perchè a tirà r cocchio del re porco e c'eran du cavalli di razza e facevano e fanno n accoppiata terribile: Ilonne e pole anche sta su 'oglioni ma un si pol dì che un sia n cavallo di razza. Vellaltro forze unnè l'eroe che l'ameri'ani sognano ma è uno che sa guardare nell'anima dela gente da cui egli stesso proviene. Avevo fenito da poco di ascortà la su "Elegia ameri'ana" n audiolibro. Unè un genio, lo dice anco lui n premessa, scrive benino ma unnè da Pulizze. Analizza bene però, capisce r malumore e l'anima dela classe media e mediobassa ed è pericoloso perchè sa suggerire ar maialone tutte le mosse che i democratici un vedano neppure 'ola situazione davanti all'occhi. Ntendo i demo di lì e anche quelli di qui che penzan che i favori dela gente si piglino mostrandogli che merde e siano i loro avversari. Porini pori mezzi cervelli “Chi merda sconca merda nconca” -diceva la mi nonna - e r su corollario recitava anche che l'adagio popolare vale altrettanto effi'acemente n senzo contrario . Per chi un intendesse r verna'olo mi spiego: la conca è quer mastellone indove si lavavano i panni na vorta. Nconcare vor dì, donque, mètte nela conca e sconcare vol dì tirà fori dala conca. Ovvio che se lavi cola merda ti ritrovi i panni merdosi e se esibisci un bu'ato merdoso vole dì che l'hai lavato cola merda. Ora se ci fosse r professor Martinelli ci renderebbe edotti sulla tipologia di quale figura retorica sia ma è tanto che un si sente e ci dispiace, parecchio.
Di seguito la sinossi dell'elegia di Vanze. La mi nipote l'ha digià messa n'audioteca da Esserino.
Pubbri'o oggi perché domattina vo a Livorno pe stacci npo' di giorni visto che Dino deve avé preso na varche forma di cimurro sto natodancane....
Statemi bene
Dante
I nonni di J.D. sono sporchi, poveri e innamorati quando emigrano giovanissimi dalle regioni dei monti Appalachi verso l’Ohio nella speranza di una vita migliore. Ma quel sogno di benessere e riscatto è solo sfiorato, perché prima di diventare uomo il loro nipote lotterà a lungo con la miseria e la violenza domestica: una madre tossicodipendente, patrigni nullafacenti che si susseguono uno dopo l’altro, vicini di casa alcolisti capaci solamente di sopravvivere con i sussidi e lamentarsi del governo, in una regione in cui i tassi di disoccupazione sono sempre più alti e l’abbandono scolastico è alle stelle. Eppure quella che J.D. Vance racconta senza indulgenza ma con un amorevole orgoglio di appartenenza non è l’eccezione ma è la storia, in filigrana, di un Paese intero, di quel proletariato bianco degli Stati Uniti che nelle recenti elezioni presidenziali ha espresso la sua frustrazione portando alla vittoria Donald Trump.
A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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Dante, Venezia, mai in linea, allineato co niente e nessuno
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RispondiEliminaHo sbagliato subito qualcosa, elimino e riscrivo, perdonatemi
RispondiEliminaUn bel po' che non ci sentiamo caro Dante e cari tutti Voi della redazione. Da quando avete ripreso con una buona regolarità vi ho sempre letti. apprezzando l'arguzia che vi contraddistingue e la generosità nel commentare uscite letterarie acquisendole, quando possibile per la vostra biblioteca. Concordo con questo post, anche con le virgole e le aspirate! I supporter di Kamala non erano mezzecartucce, tutt'altro ma la gente incazzata e impoverita li ha visti come fighetti da convention. Il sogno americano non sono l'uguaglianza e i valori morali mettiamocelo in testa. "Se sei intelligente e brava -mi chiedeva una amica di Denver- perché non hai mai un soldo?" . Posso assicurarvi che non era stupida, era una valente collega conosciuta a un congresso medico. Quindi quando mancano i soldi agli americani bisogna proporre immagini che li convincano che tu li farai stare meglio o addirittura benone "Make America great again".
Stendo un velo pietoso sul panorama italiano qui i contenuti mancano sia alla destra che alla sinistra. Bellissimo il proverbio. Ho faticato a capirlo ma rende così bene l'idea che si sente ancora l'odore. Proverò a leggere o ad ascoltare l'elegia. Grazie per l'invito
Un grande abbraccio
Anna
Bello il titolo. Passano gli anni ma Dante non perde il suo stile. Condivido quasi tutto ma il quasi sta nella mia colpa riconosciuta di non essermi mai aggiornata su Elon e su Vance. Auguro una buona rientrata a Livorno e, mi raccomando, sosyegno a Dino magari suonate qualcosa con lui e Ampelio. Ci mancate.
RispondiEliminaBacioni Patty