domenica 23 gennaio 2022

fatevi i gatti vostri 1918 " Il grande freddo " (cineteca emilia 3)

Sono le 14 e sto cercando di assorbire tutti i raggi di sole che passano dalla finestra accanto al pc. Da quando sono ritornata a casa, dopo la vacanza extra passata a Livorno, il freddo mi entrato dentro e non riesco più a scacciarlo. Abituata come tutti i nativi all' umidità, terribile per la respirazione e i dolori che apporta, non riesco invece a convivere col freddo secco e sanissimo  che in questi giorni caratterizza la mia città. Questa sensazione in dialetto si definisce miseria, quasi a voler fornire l' analogia con una condizione economica difficile anch'essa da scrollarsi da dosso. "Sto freddo bécco- dice zia Holly- go na miseria indoso che no se cava via gnanca a darse fogo".  Dar del cornuto a chi ci mette in difficoltà, sia esso una condizione atmosferica o un arbitro penso rientri nel comune diritto alla sfogo. Il fatto poi che neppure dandosi fuoco riusciremmo a toglierci quella sensazione di infreddolimento è l' adeguato termine di paragone che rende l' idea di come ci si senta. Specie quando si lavora in barca e il moto stesso del mezzo di trasporto aumenta il disagio per il vento che si crea contrastando col corpo l' aria di per sé già gelida.

Il  lavoro va male, direi molto male. Il costo del gasolio sta toccando livelli incredibili e rosicchia i già esigui margini di guadagno. Tutti i generei di sussistenza stanno aumentando. Ritoccare i prezzi è, per noi, cosa complessa perché ci si basa su contrattazioni vecchie e complicate e soprattutto perché si offre il fianco ad una concorrenza formata da lavoratori provenienti  dall' est Europa, dal  Bangladesh e da vari paesi africani. I primi, che talvolta hanno anche permessi da pilota, sarebbero restii ad accettare compensi ridicoli ma alla fine cedono per fame. Gli altri vedono 4 euro l' ora come una manna dal cielo e si organizzano vivendo fino a 14 in un bilocale, che molti riescono anche a comperare in comproprietà a prezzo di disagi incredibili.

"Cosa cazzo vuoi integrare in questo modo?" Tuona lo zio ogniqualvolta si torna sull' argomento. "Ovvio che si scatenano le guerre fra poveri! E da  chi si vede levare il pane di bocca cosa t' aspetti te costì? La fratellanza e la comprenzione? Pora Te!  Anche se uno penza che l' omini sian tutti eguali e rifugge il razzismo, fenisce col maledire loro e chi ce li fa venì, compresa la sinistra r Papa e chi la penza 'ome loro. Infatti a Venezia di sinistra ci so rimasti solo un po' di dipendenti pubblici nzieme a chi campa di sussidi e simili. Tutti quell' altri inneggiano a Sarvini e ancora di più ala Meloni che ala fine glielo metteranno ner culo come quell' altri. sta pur sicura ma per ora soffiano sule braci dell' odio e le braci s'attizzano"

Lui dal canto suo si dedica ai suoi mille restauri e a procurare la legna per la stufa perché il riscaldamento lo abbiamo dovuto spegnere  insieme alla rinuncia alla lavatrice e al forno perché la zia ha deciso così e non posso darle torto. Lo zio ha anche installato sul suo box di lamiera due grandi pannelli solari coi quali ricarica delle batterie da auto e da motorino. Ha poi procurato lunghissime striscie di luci a led che assorbono pochissimo e danno tanta luce. In tutti i posti dove lavora usa quelle e anche a casa, quando non ci siamo noi, usa solo quelle e spesso anche noi la sera se ci tratteniamo a guardare la tv o un film  spengiamo tutto. In pratica   usiamo la corrente solo per i pc per il frigo e per l' asciugacapelli. Purtroppo, anche riducendo ai minimi il consumo, su ogni bolletta gravano oneri assurdi, addizionali per la cui comprensione serve un fiscalista e insomma lo sforzo è notevole ma non riusciamo a risparmiare più del 35 %. 

In casa mia ho spento tutto e ci vado solo a dormire. Siccome in una stanza passano i tubi del camino ho spostato il letto lì accanto e il tepore aiuta un po' insieme, naturalmente, al piumino doppio alla calzamaglia con la quale dormo e a due borse dell' acqua calda che riempio con l' acqua che sta sempre a temperatura elevata nella vasca che ha la sua base all' interno della cucina economica a legna sulla quale cuciniamo la maggior parte del cibo, usando anche il comodissimo forno. La vecchia stufa che avevamo cominciava a dare problemi e lo zio l' ha portata nel box vicino alla barca sostituendola con questà, funzionalissima e assai bella da vedere.  

Ovvio che serve molta legna e lo zio riesce a procurarne diversi quintali a settimana tagliando ramaglie sulla riva del fiume, segando alberi che sono stati rimossi da cantieri edili o caduti per vecchiaia o per il maltempo. Accatasta la legna vicino al camper  e poi una volta alla settimana facciamo il carico col barcone cercando di inserire il viaggio in qualche itinerario di consegna.

Speriamo nella primavera, lo zio dice che quest'anno avremo la classica primavera a mare ovvero col suo inizio il 21 febbraio invece del 21 marzo. Speriamo abbia ragione

In cineteca c'è  Emily che aspetta me e gli estimatori.  Indosso il giaccone a piumino, i pantaloni imbottiti, due paia di calzettoni e mi sdraio sul divano del salotto in mezzo a chi ha pelliccia naturale.

Buon pomeriggio.

Dani





4 commenti:

  1. Ti assicuro che a questi provvedimenti ho pensato anche io ma poi ho lasciato tutto come stava, per pigrizia, scoraggiamento e perché sono a Roma ed è tutto così complicato da fare. Dante si è organizzato saggiamente e quella stufa è un capolavoro ma quanto si può pagare una tale bellezza?
    Tutta la mia solidarietà a te e a Holly, non oso immaginare il gelo su quel barcone. Non mi abituerei nemmeno in due vite.
    Mi astengo da commenti sulle lotte tra poveri da sempre sostengo l' idea dell' accoglienza per tutti ma se esistono le condizioni per far vivere bene le persone e se ci sono regole chiare specifiche e si fanno rispettare altrimenti si tratta di buonismo del cazzo o di fare i principi lasciando che le spese le facciano gli operai.
    Grazie per la terza puntata.
    Bacioni
    Patty

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  2. Descrivi bene molte cose che osservo e sulle quali rifletto. Casa mia non è particolarmente fredda ma la sensazione di gelo me la regala l' osservazione di tutto ciò che è al di fuori di essa. Politica, Covid, disastro ecologico, tensioni sociali. Molti anni fa, ottimisticamente speravo che il tempo potesse cambiare in meglio tante cose che non funzionavano e immaginavo che da vecchio avrei guardato compiaciuto tante migliorie che magari avrebbero messo in difficoltà me ma non certo i protagonisti di quella nuova stagione. Non è stato così, le cose cambiano sì ma in peggio. Per scaldare il gelo che mi assedia non so se basterebbe quella splendida stufa e tutto l' ingegno di Dante. Per non vedere tante cose brutte non so se dovermi augurare che da lassù mi stacchino la luce.
    Buona serata a tutti
    Giovanni Martinelli

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  3. Capisco bene il tema, e quasi quasi Giacomo è contento di aver chiuso il suo capannone per tempo altrimenti adesso saremmo indebitati fino al collo e senza speranza di sostenere gli aumenti. Le soluzioni di Dante sono sensatissime e sebbene io non l' abbia conosciuta in casa dei miei, quel tipo di cucina economica a legna l' ho sempre vista in casa dei miei nonni ed è stato il loro unico tipo di riscaldamento per tutta la vita. A me piaceva tantissimo vedere i pentoloni che la nonna metteva su quei cerchi arroventati e sentire il profumo delle cotture che si mescolava con l' odore tipico della legna bruciata. Giacomo sostiene che si potrebbe recuperare corrente da ogni cosa che si muove, ad esempio dal cestello della lavatrice e perfino un orologio a pendolo potrebbe tenere acceso un led piccolo ma di buona intensità. Il problema è che per creare questi dispositivi serve tempo, progettazione e creazione dei prototipi. In pratica ciò che faceva lui nella sua azienda. Resta il fatto che quando le spese fisse superano di gran lunga la potenza impiegata non ci sono accumulatori che tengano bisogna che il governo capisca quanto sia iniquo il meccanismo di queste gabelle indirette che poi vanno sempre a colpire i più deboli che non possono rifarsi sul mercato. Intendo, i fornai hanno aumento di gas e corrente ma hanno già aumentato il pane e la gente non può rinunciare al pane ma un pensionato con la minima che si vede una bolletta col 35 % in più cosa può vendere con prezzo aumentato? Un bel nulla è la sua miseria che aumenta. Ci pensi Draghi che coi numeri dovrebbe avere una certa dimestichezza almeno da quanto si evince dal curriculum.
    Un caro saluto
    Anna

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  4. Chì a Milan frègg e giàss e col virus nun femm minga un ca...
    credo che si capisca il meneghino senza bisogno di google translate. Attenzione che nun significa noi e non "NON" il minga regge di per sé la negazione ed è tipicamente milansese anche se alternativa si può usare "no" o anche mia che però è leggermente più provincialotto. Io vorrei tanto adottare soluzioni ecologiche e in tempi migliori e quindi con migliori entrate, ho fatto di tutto: isolamenti, super finestre , coibentazioni. Tanto che senza riscaldamento riesco a tenere 18-19 gradi in un appartamento di 130 mq. A 18 gradi però devo stare in pelliccia (ecologica naturalmente) e con il body in microfibra termica, un po' come fa la Dani. Dicevo appunto che vorrei ancora armeggiare (in dialetto machinà) con lampadine, forni e tutto ciò che usa corrente e gas anche se temo che farlo individualmente possa condure a quello che a Milano chiamiamo il guadagno del Isacco e che, vado a memoria perché l' ho appreso dagli avi: Fa tème l’Isaach cha l'ghà strasciá ‘na camísa per giüstá ‘l sách.
    E con queste spigolature di dialetto milanese vi lascio al caldo della vostra stupenda stufa
    che verrei a rubarvi di notte per quanto è bella.
    Un abbraccio
    Lucy Milàn

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