mercoledì 22 gennaio 2020

Fatevi i gatti vostri n. 1420 " La riesumazione di un poste."

Ieri sera il Prof. Martinelli ci ha messo in crisi. Me per primo. Mi chiedeva infatti conto di un vecchissimo post, secondo lui poteva forse appartenere al protozoico splinderiano, nel quale riportavo una novella nordica nella quale il protagonista impegnato in un arduo esame di latino traduceva malamente dall' italiano un moto a luogo con in + ablativo anziché con in (o ad) + accusativo. Non che il buon giovine ignorasse la costruzione giusta ma scordava una "emme" e lasciava su carta la bestialità . Per chi non lo ricordasse non sciupo il finale che aveva del magico. Comunque dopo un primo vuoto totale, messaggiando con Martinelli avevo ricostruito la frase ed era  In Asia/m profecturus est. Bobby sollecitato ha rinvenuto il post che era indietro di ben 1100 pubblicazioni.
Il racconto era in una antologia che mi regalò don Luigi. Di seguito il post. Siccome promettevo di pubblicare il racconto a puntate lo feci e lo rifarò, anche in ricordo di Don Luigi, ma in una botta sola perché non voglio tediare chi avesse memoria migliore della mia e di quella di Martinelli.
Buona Giornata Dante
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 qui sotto ecco quanto recuperato
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fatevi i gatti vostri n. 379 "il dono di Don Luigi"

Quand'ero un  bimbetto piccino piccino   e l'unico interesse mio pareva quello di bisticciarmi coi miei cotanei  e far dispetti alle bimbeaccadde che Don Luigi (proprio quello che compare ogni tanto nei nostri post) venne chiamato a sostituite il parroco del nostro rione. Di fama lo conoscevo perché il mi' babbo mi aveva parlato spesso di questo tipo che era stato partigiano e che era stato l'unico ad impegnarlo seriamente a braccio di ferro. Don Luigi mi insegno a scrivere e a leggere, e, quando passati diversi anni, mi ritrovai alle medie, divenne il mio mentore per l' italiano. Il periodo che ha bisogno d'esser corretto mi ammoniva, è nato male in partenza, nella testa. Le parole che usi devono essere le più semplici ma le piò efficaci. Fai conto di doverla chiedere a una ragazza che ti piace...sbagli una parola e ti tocca arrangiarti da te. Parlava per massime, il caro Don, ma non ce n'era una che non fosse adatta alla situazione. L'unica cosa in cui non ci si trovava era il discorso sulla fede. Uliano negava Dio e chi gli stava dintorno, la mi mamma diceva: favole per far ballare di paura i poveri ignoranti. Insomma per quanto Don Luigi fosse di casa da noi nessuno sapeva dire se la fede l'avesse e, in tal caso, visto che l'uomo era di gran lunga uno dei più accorti della zona, cosa mai  gli avesse fuso il cervello per portarlo a credere in Dio.
Ierlaltro sera, vigilia di Natale, tutto m'aspettavo meno che Don Luigi portasse al barre dei pacchetti. Ci fa: "questo è probabilmente il mio ultimo natale e non me ne frega un cazzo. Può darsi anche che non moia ma in tal caso vorrei togliermi dalle palle e andare ad aspettare di schiantare in un paese diverso, così ho portato dei regali importanti a tutti".

Per Uliano c'era una pipa fatta a coltello che Don luigi  fumava quando erano partigiani insieme e che il mi babbo gli invidiava dato che si doveva fare le sigarette colla carta di giornale. A Dino è arrivato un metodo per Harmonium  sul quale il ciampino aveva cominciato a studiare musica da ragazzetto adoprando l'armonium e, talvolta l'organo  di chiesa. Ad Ampelio ha regalato un ombrello di tela cerata verde per pararsi il culo dalle tasse e ala su moglie una  videocassetta  di gola profonda con Linda Lovelace pe' riaccende' la passione coniugale. Al che tutti sono stiantati dal ridere. A me ha dato un un libro verde, rilegato bene con un segnalkibro d'argento con una lettera "n"



e mi ha detto: ti ricordi Dantino che una volta, avevi dodici o 13 anni e mi chiedesti in cosa consistesse la mia fede?
"Boia dè se me lo riordo!" n'ho fatto.
"E la mi risposta te la riordi?"
"Mi dicesti: Nella più bella e  dolce illusione che esista."
"E io ti detti a leggere un raccontino da questo libro" - ha proseguito.
"E' vero mi dicesti: 'Dantino leggiti vesto racconto. Te sei sveglio e capirai. E' tradotto un po' alla bona e alcune locuzioni sanno dell' italiano del duce, ma la storia è quel che conta'.

Il racconto di Amalia Alver Skram si chiamava "per un emme" e me lo ricordo, tuttora, quasi a memoria.






Non mi aspettavo questo regalo e voglio estenderlo pubblicando il racconto.
Mi ci vorranno due o tre puntate ma pazientate, è bellino e dentro ci si legge la risposta di Don Luigi ovvero quella che io ancora non sono riuscito a darmi.
Ecco il dono.
Da domani comincio a postare le puntate.

3 commenti:

  1. A R E A __ C O M U N I C A Z I O N E__ R E D A T T O R I __B L O G
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    Dante Venezia on line dalle ore 19:00 alle 20:00

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  2. Grazie a Bobby sempre vessillifero di una trmprstività che lascia sbalorditi. E grazie a Te che hai voluto dare alla mia richiesta l' onore di uno o più post.
    Siete preziosi
    Giovanni Martinelli

    RispondiElimina
  3. Ciao Dante ho avuto problemi con gli occhi in questi giorni e mi sono fatta leggere i vostri post dal figlio più grandicello. Molto bello questo post vorrei chiederti se tu potessi leggere il racconto. Il tuo giallo ha una ambientazione bellissima. Sappi che per me che sono ipovedente il tuo lavoro rappresenta una grande gioia. Spero che vi torni indietro tutto il bene possibile. Ho letto un pio' la questione che aveva sollevato Giacomo di Parma in effetti io Bonaccini lo sosterrò ma è come quando si porta avnti un matrimonio per tenere insieme la famiglia. Se parliamo di far tornare i conti abbiamo gente brava di prim'ordine ma se poi nel dettaglio una siringa che costa 15 20 centesimi me la paghi un euro avrai anche i conti in ordine
    ma o non sai comperare o favorisci qualcuno. Non dico teli metti in tasca ma devi fare così perchè lui poi fa colà e il suo amico smuove di qua. Insomma le solite storie anche la storia dei bambini minimizzano. D'accordo infami gli assistenti e gli psicologi ma lavoravano per la nostra perfetta regione Dio bono. E nessuno controllava e l' affido meraviglioso funzionava.....Questo non mi spingerà mai a votare Salvini che tanto farebbe peggio e ruberebbe di più ma son piena....piena...piena...e molti pieni...come me votano a destra.
    Così adesso sai di Parma e di Ferrara. Non so se hai altri lettori Emiliani o Romagnoli.
    Un abbraccio
    Eliana Bonora

    RispondiElimina

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