Vando n'ho chiesto se conosceva ir pezzo che Elenamaria ballava coll' Osso, un ragazzotto secco secco e pieno di brufoli ma che in quer momento a leilì la doveva ispirà armeno un po'ino, Dino ha fatto:
"Boia dé la mamma umana dela fidanzata di Balena eh ...tanto è un anno e via che ci legge!" Dandoci contezza der fatto che i ponci e r vino ancora un li hanno scancellato la ramme ar cervello.
Poi ha seguitato: "A leilì, che anzi mi pare dar vivo si chiami Cristina, (e qui m'ha stravolto perché io non me ne ricordavo proprio) ni faccio na 'osa particolare. Chiamo in soccorso Sciopèn e ni faccio sonà la roba di Giuliano".
"C'è r caso che Sciopèn rigetti ir cappuccino?" ni fa r mi babbo.
"No no era na bella musica o meglio na bella ossatura o canovaccio musicale se preferisci, sopra ci poi ricamà un tappeto persiano".
Mantiene la parola e trasforma il brano, se non in un notturno alla Sciopèn, armeno in un "serale"ala Ciampi che poi, del resto come nota la mi mamma a quell' epoca le pomiciate appiccicati in sala da ballo se andava bene si facevano di pomeriggio o di prima sera mica ale 3 di notte.
Un abbraccio da tutto il bar carissima AMICA.
Zanza
venerdì 8 dicembre 2017
1 commento:
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Oh Dino, grazie! Non credo che Sciopèn si sia poi così rivoltato nella tomba, forse Giuliano gli ha fatto arricciare un po' il naso ma la tua bravura lo ha certamente reso felice. Certo che ne son passati di anni, dai balli della domenica pomeriggio. Meglio non dire quanti. Li tengo per me, quei ricordi. A volte ne parliamo tra amiche, tra malinconie e rimpianti. A volte ci penso da sola, cercando nella memoria visi e nomi, luoghi e canzoni. Questa la ricordo perchè fu proprio la prima che ballai, era una festa di compleanno e mio cugino, che aveva cinque anni più di me, mi portò insieme a lui. Era il diciottesimo compleanno della sorella di Osso, per dire. Adesso sarà nonna. Lui non so, lo persi di vista dopo un paio d'anni. Grazie amici cari, nessuno mi aveva mai dedicato della musica. Non sto asviolinarci su, chè la vecchiaia rende fragili e rischierei qualche figura ridicola. Grazie a tutto il barre, al gruppo veneto, ai gatti. A tutti.
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