martedì 17 febbraio 2015

fatevi i gatti vostri n. 632 "17 dicembre 1928 17 febbraio 2015 "


Ciao Babbo
a modo tuo anche te sei stato un protagonista di questo blog. Ti sei alzato stamattina  presto come quando andavi al lavoro e hai fatto bene. Il Gatto Eterno alle 5.30 quando sei volato era già sveglio ad aspettarti e spero che vicino a lui ci sia don Luigi per la famosa rivincita a braccio di ferro. Adesso che eri 40 chili era quasi sicuro di farcela......ma avrà una bella sorpresa a vederTi giovane e aitante come quando eravate giovanotti. Già almeno questo di bello ci deve essere nel passaggio dall'arcobaleno, l'abbandono di un guscio ammalato che non funziona più e che ingabbia l'anima.
Ciao ancora,  a Venezia Ti salutano tutti e a Livorno al Bar Nado...che te lo dico a fare! Senza Te e Don Luigi sembra vòto. Quando arrivi salutami Gigi e Mamma digli che per fortuna ho retto ma son stanco di queste emozionacce e se ti riesce vieni in sogno a raccontammi come si sta da codesta parte, che con i casini del quotidiano me la cavo bene ma coi dubbi e la fede, come sai, sono sempre stato scarsino

Tuoi Dante Holly, Dani Bobby
Esserino e Balena



mercoledì 11 febbraio 2015

fatevi i gatti vostri n.631 " a punti di cucinassione venessiana "

Alora io ava da faciere una premisa che no ostante che io era Gato Dogie e Serenisimo anca deso che io e serino erimo in cuesta maravillosa cità da tantisimi ani e per percizione da 9 lani annoi ma anca se eso no si cuntca era la istesima annoi cuindi pe diciere ammé nisuno ava penzato di portammi in dun risturante venessiano che cienerino miga pochi di pusticini che il gato dogie ci si potrebe anca faciere del male da cuanto petito li mete allui cuindi ammé sulamente la lidea di saltare desenpio sula tabula del sinior Cipriani a maniare tuto cuelo che ciera.
Ora il sinior Cipriani che da da maniare ai richi si ciamava A rigo e cuesto che iscribe si chiama D'ino ma senpre di maniare parlavino.
Ed  unque sendo che in mancansa dela realità anca i sonni iutano a distar bene io avo truvato un ibro che apunto dicieva dela cucinazzione di Venessia e sendo che il pessie riale nu lo di vido nianca cun serino ma le fantasie io le divideva cu tuti vi ci metevo
un inke pe pilliallo anca voi. oviamente sendo gato suntetico basta stiacciare il botone pe pilliallo sensa cavare nisun sennio o antre iavulerie.

Vonstro Gato Balena


PILLIATELO DI CUì


un riasuntino picino che nun si pote iscribere sunti più grosi degli ibri

Una città come Venezia, che ha da sempre mantenuto contatti sia con l'entroterra, sia con paesi diversi e lontani, presenta nella sua tradizione culinaria una varietà di piatti legata alla diversa provenienza degli ingredienti.


domenica 8 febbraio 2015

fatevi i gatti vostri n. 630 " e allora anch'io"

Zio Dante è arrivato ma è così cotto come non lo avrebbero cotto neppure 10 ponci. E' arrivato col treno a mezzogiorno ha buttato giù un boccone e si è schiantato a letto. Pare che tra Ito e il suo babbo, si sia sottoposto a un tour in vespa, sotto la pioggia per quasi tutta la settimana. E' robusto ma da sempre soffre di dolori alle gambe e alla schiena e stavolta ha trovato pane per i suoi denti. E allora nch'io ho una piccola chicca, tanto per stare alla pari con mio fratello. Lui posta Gaber e io trovo questo specialissimo link a Guccini. Intendiamoci a me piacciono da matti tutti e due e non faccio paragoni che avrebbero poco senso. Di certo appartengono a un periodo di impegno che adesso ci sognamo.... un abbraccio a tutti Dani

 


Un viaggio in treno fino a Pavana, lungo la ferrovia Porrettana, per avvicinarsi nel modo più autentico allo spirito delle canzoni e dei luoghi di Francesco Guccini. È il viaggio, metaforico e reale, che intraprende l'antropologo Marco Aime, e insieme a lui ogni lettore, che ha con questo libro l'occasione di scoprire, attraverso la viva voce di Guccini, i ricordi più personali, insoliti e inaspettati attinti da una vita intera tra musica e poesia. Un viaggio emozionante e suggestivo, ma al contempo molto concreto, fatto di paesaggi aspri come i boschi dell'Appennino che Guccini ci invita da sempre, attraverso i suoi versi, a scoprire. E popolato di personaggi curiosi come la vecchia signora di Pavana che indica ad Aime - appena sbarcato nel borgo gucciniano per eccellenza - la casa del cantautore annunciando, con il tono fiero e rispettoso di chi segnala a un turista il museo del Louvre a Parigi, o il Colosseo a Roma: "Lì c'è Guccini".
scaricare da qui


Nella finestra che si apre togliete il segno di spunta nella scritta piccola che dice "Use our download manager and get recommended downloads" e poi cliccate sul bottone verde in alto

giovedì 5 febbraio 2015

fatevi i gatti vostri n.629 " una chicca "

Una chicca sarebbe un raccontino o meglio un interpretazione che zio Dante mi ha mandato ieri e che racconta il suo rapporto col gatto Ito. Forse gli è venuto in mente  traendo spunto dalla domanda che Murasaki aveva fatto nei commenti al post con le foto del micio ritornato: "forse siete gemelli?".
Si tratta di uno scritto  singolare che ha colpito molto me e mia sorella riportandoci a molti racconti fantastici ascoltati, accanto al fuoco, dalla sua  viva voce. Purtroppo grazie al modo  assai intuitivo  che ha  lo zio nel  buttar giù le cose, non riesco a comprendere appieno il tutto. Così aspetto il suo ritorno evitando di  postare una versione che non corrisponda pienamente alle intenzioni sue e...di Ito naturalmente! Ho trovato invece, tanto per ingannare l'attesa, un'altra chicca:
 "Vi racconto Gaber" di Sandro Luporini sono certo che molti lo compreranno anche volentieri ma ritenendo  che Luporini non  lo abbia scritto per soldi condivido il link trovato. Che sia dunque ebook per chi non può spendere e presentazione di un gran bello scritto  per tutti gli altri
Bobby



Questo libro è un evento. Una storia che aspettavamo ci venisse raccontata. Un tuffo in un mondo che suscita nostalgia anche in chi non l'ha vissuto. A dieci anni dalla scomparsa di Giorgio Gaber, il suo storico coautore e amico Sandro Luporini rompe l'ormai leggendario riserbo, e dal suo inviolabile rifugio viareggino apre le porte su uno dei più straordinari sodalizi artistici degli ultimi decenni. Svelando un tesoro di cui è il più autorevole custode. Racconta le discussioni, le idee, i dubbi, le storie, qualche volta le coincidenze che hanno dato origine ai loro capolavori: cosa intendevano veramente in certe canzoni troppo spesso fraintese, da dove è nata la battuta "quasi quasi mi faccio uno shampoo", o che "...volevamo dire 'libertà è spazio di incidenza', ma anche senza essere musicisti si capisce bene che una roba così non si poteva proprio cantare". Ma anche i particolari di un uomo fuori dall'ordinario, ironico e curioso di tutto, che lavorava anche quando sembrava fare altro e andava al mare con le Clark. Il bel pretesto narrativo è l'incontro tra Luporini e un ragazzo giovane, attento e appassionato che non ha avuto la fortuna di conoscere il Signor G e la sua epoca. Il risultato è puro Gaber: intelligenza, ironia, e una profondità che appena rischia di diventare pesantezza ha uno scarto, un guizzo, e ritorna meravigliosamente leggera. "G." è quanto di più vero e definitivo si potesse scrivere su Giorgio Gaber. Sandro Luporini riesce nel miracolo di restituirci quello stile...

scaricare file

 anche nella finestra che si aprirà dovete cliccare su "scaricare file" a fondo pagina e non sulle varie indicazioni download che vi riempirebbero di fastidiose ad.



  

lunedì 2 febbraio 2015

fatevi i gatti vostri n. 628 " ho vinto alla lotteria "

Eccola la mia lotteria,
sono appena arrivato 
e pare che appena sentito il rumore della vecchia vespa qualcuno sia balzato giù dalla sua cuccia e sia corso al cancello

testate alla gambe, arrampicata sui jeans, esibizioni da fare invidia a un gattino di pochi mesi eppure Ito di anni ne ha 11 o più.
A cercar di descrivere la gioia profonda che mi da questa amicizia rischierei d'essere sdolcinato o retorico.
Grazie Ito, in una mattina gelata anche se soleggiata e in  periodo di merda sei meglio di mille pònci fumanti.

Dante

si commentano da sole ma guardate l'ultima il gatto è vicino alla punta della mia scarpa, porto il 44
si vede che è il babbo di Esserino e Balena